Da Prima Biella

Cacciatore si arrampica sull'albero col fucile, ma precipita: è in fin di vita

E' successo nei boschi sulle alture di Masserano

Cacciatore si arrampica sull'albero col fucile, ma precipita: è in fin di vita
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La notizia l'ha data Prima Biella, quotidiano online del nostro groppo editoriale Netweek: alle prime ore di questa mattina, domenica 6 ottobre 2024, un cacciatore di 36 anni è caduto dall'albero su cui si era posizionato per mirare alle sue prede.

Cacciatore in fin di vita a Biella

E' successo nei boschi sulle alture di Masserano, Comune a Nord del capoluogo di provincia piemontese.

Il 36enne ha riportato gravi fratture in seguito alla caduta: soccorso dai sanitari del 118, è stato portato all'ospedale di Novara in elicottero, dove lotta fra la vita e la morte.

Altro cacciatore su un albero per sfuggire a un'ora

Era andata meglio a fine luglio a un altro cacciatore che aveva deciso di salire su un albero, ma per ragione del tutto diversa: salvarsi dall'attacco di un'orsa.

Era successo in provincia di Trento, lungo il sentiero Mandrel che porta alla malga Avalina, a 1.970 metri sopra Roncone: due cacciatori si sono inaspettatamente trovati davanti un'orsa con il suo cucciolo, che ha deciso di lanciarsi al loro inseguimento.

Uno dei due si è arrampicato su un albero, ma l'animale, lo ha rapidamente raggiunto e con una zampata ha agganciato una delle sue ghette con gli artigli.

Il cacciatore è precipitato dall'albero, ma proprio quando era alla mercè del predatore, mamma orso e il suo cucciolo si sono improvvisamente allontanati. Completamente sotto choc, il cacciatore ha riportato solo una forte contusione al costato dovuta alla caduta dall'albero.

Tocca l'alta tensione: cacciatore morto folgorato

Ma i cacciatori sono spesso protagonisti della cronaca (gli animalisti probabilmente invocherebbero il karma): l'ultimo due settimane fa era morto folgorato dopo aver urtato inavvertitamente con un'asta un cavo dell'asta tensione.

Fausto Ceccarelli era nella campagna di Cetona (Siena) con un amico. Aveva portato l'asta telescopica come richiamo per i volatili. La sfortuna ha voluto che quella pertica alta oltre 10 metri toccasse il filo della medio-alta tensione.

Una forte scossa elettrica che al 47enne non ha lasciato scampo. Al momento dell'arrivo dei soccorsi non c'era già più niente da fare.

Cacciatore lascia intero Comune senza corrente

Sempre nelle stesse ore in Toscana un altro cacciatore ha avuto un problema sempre con l'alta tensione.

Avrà certamente avvistato un volatile e avrà cercato di prenderlo, ma ha evidentemente sbagliato mira e ha colpito involontariamente  i cavi dell'alta tensione a Foiano della Chiana (in provincia di Arezzo) togliendo di fatto la corrente elettrica a una parte delle frazioni di Pozzo della Chiana e di Ponte al Ramo.

Sul posto sono intervenuti i tecnici dell'Enel, che a metà pomeriggio sono riusciti a risolvere il problema grazie a un gruppo elettrogeno in attesa di sistemare definitivamente la situazione il giorno dopo.

Grave cacciatore aggredito da un cinghiale

Questi erano gli episodi più recenti, ma il binomio caccia e cronaca ha un lungo e variegato storico.

Per esempio, rimanendo nell'alveo dei rischi che corrono in primis i cacciatori stessi, nel novembre dello scorso anno, ancora in Toscana, un cacciatore di 65 anni era stato aggredito da un cinghiale: si trovava in una battuta di caccia quando è stato attaccato da un grosso ungulato nei boschi tra Giuncarico e Ribolla, in provincia di Grosseto, dove era in corso la battuta della squadra dei "Puntonai". Se l'è vista brutta, è stato ricoverato in gravi condizioni in ospedale, ma alla fine se l'è cavata.

Un bimbo e un ciclista colpiti da cacciatori

Poi ci sono invece i casi in cui i cacciatori diventano un pericolo per gli altri, in genere ignari del rischio che stavano per correre.

Impossibile dimenticare quanto accaduto nell'ottobre di due anni fa in provincia di Trento. Quella che doveva essere una gita domenicale da trascorrere in famiglia si è improvvisamente trasformata in un incubo, perché un bimbo è stato ferito di striscio dal colpo di un fucile a pallini mentre si trovava coi genitori e il fratellino su una pista ciclabile che costeggia il fiume Adige.

E un mese prima a Castelcucco, in provincia di Treviso (Veneto), un altro incidente di caccia poteva finire in tragedia. Un ciclista è stato colpito in fronte da un pallino di piombo sparato da un cacciatore che si è dato poi alla fuga facendo perdere le proprie tracce. Il ciclista stava percorrendo un tratto di aperta campagna, quando è stato colpito. Per fortuna è riuscito da solo a chiamare i soccorsi e ad allertare un'ambulanza.

Spara a un cervo ma colpisce un cacciatore svizzero

Infine, non si contano naturalmente gli episodi di varia gravità che vedono protagonisti cacciatori che si sparano fra loro per sbaglio.

Spostandoci in Lombardia, sempre nel settembre 2022, un cacciatore è stato ferito dal colpo sparato da un altro appassionato. L'incidente è avvenuto sui monti di Frontelone di Villa di Tirano (Sondrio), a pochissima distanza tra il confine tra Italia e Svizzera.

I due protagonisti della vicenda non si conoscevano ed erano impegnati  in battute di caccia autonome. A un certo punto uno dei due, italiano, ha sparato colpendo il collega, svizzero, poi sottoposto a un delicatissimo intervento chirurgico a un polmone.

Nell'ottobre 2021, in provincia di Treviso, a Meduna di Livenza, un cacciatore ha perso improvvisamente l'equilibrio, ha  fatto partire due colpi di fucile che hanno ferito un compagno di caccia a  un gluteo. Il ferito per fortuna se l'è  cavata.

Non ce l'aveva fatta invece Luca Osella, 33enne di Carmagnola (Torino), che nel febbraio 2022 era stato ucciso durante una battuta di caccia Un incidente, il suo, simile a quello avvenuto tra Italia e Svizzera: un altro cacciatore aveva visto un movimento strano e aveva sparato, scambiando Luca per un capriolo. Il giovane - che sarebbe da lì a poco diventato papà - ha perso la vita.

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