La polemica del giorno

Il freestyle di Fedez a Sanremo e la foto del viceministro Bignami con la svastica

Il rapper milanese, sul palco della Costa Smeralda, ha attaccato anche il Codacons e la ministra alla Famiglia Eugenia Roccella

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Quando Fedez passa in Rai sappiamo già che non finirà bene. Dopo il putiferio saltato fuori durante e dopo il concerto del Primo Maggio 2021, il rapper milanese ha approfittato dell'esibizione sul palco della nave Costa Smeralda a Sanremo 2023, senza dire niente a nessuno, per proporre un freestyle decisamente sopra le righe. Fedez non si è risparmiato e, prendendosi tutta la responsabilità delle sue parole, si è tolto qualche sassolino dalle scarpe, lanciando delle vere e proprie staffilate contro il Codacons, la ministra Eugenia Roccella e il viceministro Galeazzo Bignami, mostrando una foto di quest'ultimo con la svastica.

Il freestyle di Fedez e la foto del viceministro Bignami con la svastica

Dopo le polemiche del giorno precedente, anche la seconda serata del 73esimo Festival di Sanremo non è stata da meno. Se prima era stato Blanco a finire nell'occhio del ciclone, ieri sera, mercoledì 8 febbraio, l'attenzione mediatica si è focalizzata, ancora una volta, tutta su un altro ospite della kermesse musicale, più che sui cantanti in gara. Stiamo parlando di Fedez, uno che nelle critiche e nelle contestazioni ci sguazza da diversi anni.

Il rapper milanese, come detto, ospitato sul palco della nave Costa Smeralda al largo di Sanremo, ha approfittato dello spazio concessogli per rispondere ad alcuni suoi haters. Prima di cantare il brano Problemi con tutti, infatti, Fedez si è esibito con un freestyle inedito, prodotto da Salmo, nel quale, senza che la RAI ne sapesse nulla, si è voluto togliere qualche sassolino dalle scarpe.

Ed ecco quindi l'affondo contro il Codacons, citando un celebre motivetto di Jovanotti ("Ciao Codacons guarda come mi diverto"), contro la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella ("Purtroppo l'aborto è un diritto sì, ma non l'ho detto io, l'ha detto un ministro") e contro il viceministro delle Infrastrutture Galeazzo Bignami mostrato sul palco in una sua foto vestito come Hitler con la svastica al braccio ("Se va a Sanremo Rosa Chemical scoppia la lite, forse è meglio il viceministro vestito da Hitler").

Nelle sue rime, poi, Fedez ha toccato anche il tema del suo cancro al pancreas e di tutto il polverone mediatico emerso circa una possibile strumentalizzazione della malattia. L'artista però ha spento le critiche ricordando chi gli ha dato la forza per superare quel momento difficile e cioè Gianluca Vialli, recentemente scomparso proprio per lo stesso tumore che ha colpito il rapper milanese.

Alla fine di tutto, comunque, Fedez ha preso parola per scusarsi con Amadeus e prendersi la responsabilità delle parole proferite in diretta tv.

"Il testo di questa canzone non era stato enunciato allo staff Rai qui presente e quindi voglio prendermi la piena responsabilità di quello che ho detto".

Chi è il viceministro Galeazzo Bignami

Tra tutti i nomi fatti, il dissing (termine gergale del rap per indicare una canzone di critica e scherno verso un personaggio specifico) nei confronti del viceministro Galeazzo Bignami è stato quello che ha fatto più scena considerato il fatto che Fedez ha mostrato e poi strappato un'immagine di ciò a cui si stava riferendo.

Quella foto, nello specifico, risalirebbe al 2005 e il politico, a riguardo, già in passato aveva lasciato un suo commento, parlando di una goliardata fatta durante un addio al celibato.

Per chi non lo conoscesse, Galeazzo Bignami è nato a Bologna il 25 ottobre 1975 ed è figlio di Marcello Bignami, volto storico della destra bolognese. Il padre è stato nella direzione nazionale dell'MSI e successivamente di AN, e ha ricoperto la carica di consigliere comunale e regionale fra la metà degli anni Ottanta e i primi Duemila.

Dopo una gioventù passata alla direzione di svariati gruppi della destra bolognese, nel 1999 diventa consigliere comunale a Bologna. Dal 2001 al 2004 è alla guida del Gruppo di Alleanza Nazionale al Comune di Bologna e proprio nel 2004 viene eletto Presidente della Commissione Bilancio, oltre che riconfermato consigliere comunale.

Nel 2009 Bignami aderisce al Popolo della Libertà e l’anno successivo viene eletto consigliere regionale. Scioltosi il PdL, nel 2013 aderisce a Forza Italia, e nel 2014 viene riconfermato consigliere regionale.

Nel 2018 alle elezioni politiche viene eletto alla Camera nella lista di Forza Italia, nel collegio plurinominale Emilia-Romagna - 01. A Montecitorio diventa componente della Commissione speciale per l'esame degli atti urgenti presentati dal Governo e a giugno passa alla 6ª Commissione Finanze.

Nel settembre 2018 diventa coordinatore regionale di Forza Italia in Emilia-Romagna e da novembre è componente della Commissione permanente per la semplificazione. Nell’agosto 2019 però si dimette da coordinatore e passa a Fratelli d’Italia.

Alle elezioni del 25 settembre 2022, Bignami viene ricandidato ed eletto alla Camera come capolista di Fratelli d'Italia nel collegio plurinominale Emilia-Romagna - 02. Il 31 ottobre viene indicato dal Consiglio dei Ministri come viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Testo e video del freestyle di Fedez a Sanremo

Uno sciacallo, un avvoltoio e un egocentrico entrano in un bar e il barista chiede: Ciao Fedez che cosa ti preparo?

Ah, è il ritorno del coglione sulla traccia,
ma quello a cui nessuno l'ha detto in faccia.
Che non è un fake, e non fa i video con la scaccia,
vieni a prenderti il perdono dalle mie braccia.

Scendo dal catamarano con la carta in mano,
Sono Napoleone con la sindrome del nano,
decido io quando venire, bro, me lo preparo
come Matteo Messina Denaro.

Secondo a Sanremo con la vittoria dei Maneskin,
free the nipples come Victoria dei Maneskin.
Frate, non sei primo in niente se sei primo in Fimi,
che nella vita tutto ha un prezzo pure gli streaming.

Se va a Sanremo Rosa Chemical scoppia la lite,
forse è meglio il viceministro vestito da Hitler.
Purtroppo l'aborto è un diritto sì,
ma non l'ho detto io, l'ha detto un ministro.

A volte anche io sparo cazzate ai quattro venti,
ma non lo faccio a spese dei contribuenti,
perché a pestarne di merde sono un esperto.
Ciao Codacons, guardo come mi diverto.

Vabbè sdrammatizziamo,
avuto il cancro e come un vero duro sono andato in tele e ho pianto.
Se penso a chi mi ha dato la forza guardo in alto
il ricordo di Gianluca che porto su questo palco.

La polemica del Primo Maggio

Non è la prima volta che Fedez sfrutta la visibilità dei palchi concessi dalla RAI per esprimere pareri personali o portare avanti lotte sociali di cui si è fatto paladino. Due anni fa, infatti, durante il concerto del Primo Maggio, il marito di Chiara Ferragni ha preso parola per affrontare il tema, al tempo divisivo nell'opinione pubblica, ma ancora oggi attualismo, del DDL Zan e dei diritti della comunità LGBTQIA+.

Nel suo discorso, però, Fedez ha posto l'accento anche sul tentativo da parte dei vertici RAI di censurare in qualche modo quanto volesse dire, soprattutto in riferimento al fatto di citare i nomi di determinati esponenti politici che erano contro il DDL Zan.

 

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Un post condiviso da FEDEZ (@fedez)

A seguito di ciò, l'artista meneghino ha voluto pubblicare sui social media un lungo filmato nel quale litiga animatamente con la vice-direttrice di Rai3 Ilaria Capitani. La vicenda, ovviamente, ha avuto dei risvolti giudiziari, con la RAI che ha deciso di querelarlo per diffamazione:

"Apprendiamo che la Rai ha conferito mandato ai propri legali di procedere in sede penale nei confronti di Federico Leonardo Lucia, in arte 'Fedez', in relazione all'illecita diffusione dei contenuti dell'audio e alla diffamazione aggravata in danno della società e di una sua dipendente avvenuti in occasione del concerto del Primo Maggio. Si tratta di un atto dovuto e doveroso perché su temi fondanti della nostra democrazia, come la libertà di espressione e il rispetto della persona, non è possibile scherzare né tantomeno organizzare show per un pugno di like. Noi speriamo solamente che emerga la verità: non abbiamo sete di vendetta e ci siamo già dichiarati disponibili ad accogliere la richiesta di Fedez di venire in audizione in Vigilanza. Quella sera sono state fatte e dette cose troppo gravi, sarebbe offensivo del nostro ruolo fare finta di niente".

Il rapper, affidandosi ai suoi canali social, ha quindi replicato:

"Sono orgogliosissimo a maggior ragione di quello che ho fatto, lo rifarei altre mille volte. Mi assumo le responsabilità di ciò che ho detto e ho fatto e quindi affronto le conseguenze. Trasmette infinita tristezza il fatto che sia stato un leghista della commissione di Vigilanza Rai a comunicare della decisione della querela. Amico della Lega, le cose che ho detto sono parole di gente del tuo partito che ancora sta lì a fare carriera".

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