da prima milano

Entrano in casa per soccorrere una persona: operatori del 118 aggrediti da un pitbull, finiscono loro in ospedale

E' accaduto a Milano: uno dei due volontari è stato azzannato alla gamba, mentre l’altro ha riportato serie ferite alla mano

Entrano in casa per soccorrere una persona: operatori del 118 aggrediti da un pitbull, finiscono loro in ospedale
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Due soccorritori della Croce Viola Rozzano, in provincia di Milano, durante un'operazione di soccorso, sono stati aggrediti da un cane di razza pitbull, all’interno di un appartamento. Entrambi sono finiti in ospedale.

Pitbull ferisce due soccorritori della Croce Viola

E' avvenuto domenica 12 maggio 2024, quando la squadra dell’associazione di emergenza e urgenza ha risposto alla chiamata della centrale operativa, indirizzando i volontari per un intervento all’interno di un appartamento. I soccorritori sono entrati nella casa per valutare le condizioni di salute della persona che aveva bisogno di aiuto, quando sono stati aggrediti dal cane, che era nell’appartamento.

Come spiega Prima Milano, uno dei due volontari è stato azzannato alla gamba, mentre l’altro ha riportato serie ferite alla mano. Sono stati portati entrambi al pronto soccorso per tutti gli accertamenti: il primo è stato dimesso dopo i controlli e le cure prescritte, il secondo risulta ancora ricoverato in ospedale.

Poche ore prima il caso della bimba azzannata dal pitbull di famiglia

Altro caso con protagonista un cane della stessa razza è accaduto quasi nelle medesime ore, sempre nel milanese. Lunedì 13 maggio 2024, un pitbull di famiglia ha improvvisamente azzannato una bimba che aveva riportato vari traumi e ferite sul viso e agli arti. Il grave episodio è accaduto all'interno di un'abitazione di Sesto San Giovanni, il cane viveva in famiglia con due bimbe, gemelle, di soli 2 anni e i genitori.

In casa, in quel momento c'erano la bambina, la sorella gemella e la zia, che stava curando le piccole. All'improvviso, mentre le gemelline stavano giocando, il pitbull di famiglia ha azzannato una delle due bimbe, che ha riportato vari traumi e ferite sul viso e agli arti.

Quando la furia del pitbull si è scatenata contro di loro, la zia ha tentato di rifugiarsi in bagno con le bimbe, ma purtroppo una di loro è finita nelle grinfie dell'animale fuori controllo. L'altra gemellina invece non ha riportato contusioni. La stessa parente, invece, nel tentativo di sottrarre le nipotine dall'aggressione del cane, ha riportato ferite profonde ed è stata trasferita in codice giallo al Niguarda.

Il bimbo di 13 mesi ucciso da due pitbull

L'argomento è purtroppo di strettissima attualità, anche perché è ancora viva nella memoria di tutti la morte del piccolo Francesco Pio D'Amaro, 13 mesi, di Eboli.

Francesco Pio D'Amaro

Il 22 aprile 2024 il bambino era stato aggredito da due pitbull di un'amica della mamma, che da qualche tempo vivevano con la famiglia. Nei giorni scorsi è arrivata la decisione della Procura di Salerno: niente abbattimento, ma un percorso riabilitativo per i due cani.

Il luogo della tragedia (Eboli)

Tanti casi analoghi

Ma la lista di precedenti è purtroppo lunghissima. A fine marzo una bambina di 5 anni era stata azzannata alla testa, al viso e agli arti dal cane di famiglia - un pitbull- mentre dormiva in casa a Cutrofiano, nel Salento, in provincia di Lecce.

Pitbull

L'animale sarebbe entrato in casa approfittando del fatto che la porta era stata, accidentalmente, lasciata aperta. L’animale ha morso la piccola, che stava dormendo, oltre che alla testa anche a un polpaccio. I genitori della bambina, sentite le urla, sono immediatamente intervenuti in suo soccorso trasportandola in ospedale a Tricase. La bimba è stata sottoposta ad un delicato intervento alla testa.

Un evento fotocopia si era verificato soltanto poche settimane prima: una bimba di 4 anni di San Cataldo, in provincia di Caltanissetta, era stata azzannata da un pitbull di proprietà della sua famiglia, nella giornata di domenica 18 febbraio 2024.

Pitbull

L'animale l'ha morsa alla testa, alle braccia e ai glutei provocando ferite profonde: la bimba è stata trasportata in gravi condizioni al pronto soccorso, dove è stata sedata e sottoposta a intervento chirurgico. E' sopravvissuta.

Runner ucciso da 3 rottweiler

Domenica 11 febbraio 2024, Paolo Pasqualini, 39 anni, è stato sbranato da tre rottweiler mentre faceva jogging nel parco cittadino di Manziana, alle porte di Roma.

Paolo Pasqualini

Tragedia con medesimo esito ad Imperia, nella primavera del 2023. Stava dando da mangiare al cane del fratello, un rottweiler, che a un certo punto l'ha assalita e letteralmente sbranata, provocandole lesioni gravissime a testa, gambe, addome, spalle e braccia. 

Patrizia La Marca, 53 anni, è morta così, dopo una breve agonia, nonostante i disperati tentativi di salvarla dei soccorritori, ai quali aveva lanciato un disperato appello: "Aiutatemi, ho paura di morire".

Nell'ottobre 2023, nella frazione Ghiaie di Corana, nell'Oltrepò Pavese, Enrica Bensi, di 86 anni è stata aggredita in strada da un pitbull che l'ha sbranata fino ad ucciderla. L'anziana stava passeggiando a pochi metri da casa, quando il cane, di proprietà di un vicino, è riuscito a sfuggire alla custodia e si è avventato sulla signora, senza lasciarle scampo.

Nonna sbranata da 5 lupi cecoslovacchi

Mariangela Zaffino, 74 anni, era stata sbranata in casa a Grugliasco, nell'hinterland torinese, dove risiedeva con la figlia, la 48enne Simona Spataro, dai 5 lupi cecoslovacchi che vivevano con loro. Una morte che aveva portato a un seguito giudiziario, dove Simona, accusata di omicidio colposo, è stata assolta, mentre l'accusa attraverso il Pubblico ministero aveva chiesto una condanna di otto anni.

Anziana sbranata dai 5 lupi cecoslovacchi della figlia assolta
I 5 lupi cecoslovacchi

La tragedia si era consumata nel dicembre 2020: la vittima viveva con gli animali. Una tragedia quindi non prevedibile secondo la difesa, una tesi difensiva che è stata poi evidentemente seguita anche dai giudici al momento della sentenza. Attualmente i cinque cani si trovano nelle Marche, in una struttura cinofila per la rieducazione di animali domestici con un trascorso difficile.

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