Bimbo di 5 anni a spasso con la madre: rottweiler scavalca una recinzione e gli si avventa contro
Istanti di terrore a Foligno, l'animale ha scavalcato una recinzione e si è avventato sul piccolo in bicicletta
Un bambino di 5 anni, nella serata di sabato 27 luglio 2024, a Foligno, in provincia di Perugia, stava passeggiando con la madre in sella alla sua piccola bicicletta quando un rottweiler l'ha aggredito. Diverse le ferite riportate, il minore è stato ricoverato in gravi condizioni in ospedale, con prognosi riservata. Non sarebbe in pericolo di vita.
Bimbo di 5 anni a spasso con la mamma aggredito da rottweiler
Il piccolo era con la madre nella zona di Bevagna e, secondo le ricostruzioni dei carabinieri, l'animale si è avventato contro di lui dopo aver scavalcato la recinzione del luogo in cui era custodito.
Il bimbo è stato morso in più parti dal corpo dal rottweiler, subito allontanato dai vicini, richiamati dalle urla della madre.
La corsa in ospedale
Il bambino è stato portato in ospedale a bordo di un'ambulanza e i carabinieri di Foligno hanno eseguito i primi accertamenti sul luogo dell'aggressione. Sono in corso le indagini per ricostruire l'accaduto attraverso alcuni testimoni, così da individuare il proprietario dell'animale e stabilire le eventuali responsabilità sulla mancata custodia.
Un fascicolo è stato aperto dalla procura di Spoleto. Secondo quanto risulta all'Ansa, il reato ipotizzato è lesioni colpose.
Precedenti analoghi
Soltanto poche settimane fa, si sono consumate due gravi aggressioni da parte di cani di famiglia, entrambi di razza pitbull: una in Abruzzo, in cui è stata ferita la padrona che lotta per la vita, l'altra in Sicilia, in cui l'obiettivo dell'animale è stata una bimba.
Non ce l'ha fatta, invece, la donna aggredita dal cane del nipote giovedì 6 giugno 2024 nel Leccese. A lanciare l'allarme sono stati i vicini di casa, che hanno sentito le urla strazianti della donna, prontamente soccorsa l'anziana, 97 anni, è morta a seguito delle ferite riportate.
Difficile dimenticare, poi, i recenti drammi che hanno visto protagonisti dei neonati. A Palazzolo Vercellese, in provincia di Vercelli, Piemonte, un bambino di soli cinque mesi è morto dopo essere stato azzannato da un pitbull. Al momento dell'aggressione era in braccio alla nonna nel cortile di casa. Dramma fotocopia, pochi mesi prima, ad Eboli, che ha spezzato la vita del piccolo Francesco Pio, di 13 mesi.
Il 22 aprile 2024 il bambino era stato aggredito mortalmente da due pitbull di un'amica della mamma, che da qualche tempo vivevano con la famiglia.
Ma la lista di precedenti è purtroppo lunghissima. A fine marzo una bambina di 5 anni era stata azzannata alla testa, al viso e agli arti dal cane di famiglia - un pitbull- mentre dormiva in casa a Cutrofiano, nel Salento, in provincia di Lecce.
Un evento fotocopia si era verificato soltanto poche settimane prima: una bimba di 4 anni di San Cataldo, in provincia di Caltanissetta, era stata azzannata da un pitbull di proprietà della sua famiglia, nella giornata di domenica 18 febbraio 2024. L'animale l'ha morsa alla testa, alle braccia e ai glutei provocando ferite profonde: la bimba è stata trasportata in gravi condizioni al pronto soccorso, dove è stata sedata e sottoposta a intervento chirurgico. E' sopravvissuta.
Domenica 11 febbraio 2024, Paolo Pasqualini, 39 anni, è stato sbranato da tre rottweiler mentre faceva jogging nel parco cittadino di Manziana, alle porte di Roma.
Tragedia con medesimo esito ad Imperia, nella primavera del 2023. Stava dando da mangiare al cane del fratello, un rottweiler, che a un certo punto l'ha assalita e letteralmente sbranata, provocandole lesioni gravissime a testa, gambe, addome, spalle e braccia.
Patrizia La Marca, 53 anni, è morta così, dopo una breve agonia, nonostante i disperati tentativi di salvarla dei soccorritori, ai quali aveva lanciato un disperato appello: "Aiutatemi, ho paura di morire".
Mariangela Zaffino, 74 anni, era stata sbranata in casa a Grugliasco, nell'hinterland torinese, dove risiedeva con la figlia, la 48enne Simona Spataro, dai 5 lupi cecoslovacchi che vivevano con loro. Una morte che aveva portato a un seguito giudiziario, dove Simona, accusata di omicidio colposo, è stata assolta, mentre l'accusa attraverso il Pubblico ministero aveva chiesto una condanna di otto anni.
L'esperto: non umanizzate i cani
A ridosso dei recenti gravi eventi, Davide Cardia, istruttore Csen ed esperto in comportamento, intervistato dal Tgr Piemonte, ha dato alcune indicazioni preziose.
"Tutti i cani sono potenzialmente pericolosi, anche se alcuni per mole o indole possono esserlo più di altri".
La gestione e la socializzazione sono fattori fondamentali.
"Servono senso di responsabilità e competenza: il comportamento del cane è sempre frutto di una serie di concause, e la gestione è fondamentale per far sì che le sue doti naturali vengano canalizzate nel modo corretto".
Infine:
"Spesso i padroni considerano il cane una sorta di 'cerotto emotivo' e vanno a riversare su di lui una serie di affetti arrivando fino a umanizzare l'animale. Bisogna invece ricordarsi che il cane è un cane e come tale va trattato, rispettando il suo essere animale".