Aggredita dal cane del nipote, 97enne muore dopo una settimana
E' successo ad Alessano, in provincia di Lecce. Vista la gravità della situazione i Carabinieri sono stati costretti a sparare un colpo di pistola
Recentemente si è molto parlato di aggressioni domestiche da parte di cani. E da Alessano, in provincia di Lecce, arriva l'ennesimo caso. Una donna di 97 anni è stata azzannata dal cane di famiglia, di proprietà del nipote, che le ha dilaniato il volto. E' morta dopo una settimana di agonia in ospedale.
(immagine copertina repertorio)
Aggredita dal cane di famiglia a 97 anni
Non ce l'ha fatta la donna aggredita dal cane del nipote giovedì 6 giugno 2024 A lanciare l'allarme sono stati i vicini di casa, che hanno sentito le urla strazianti della donna.
Al loro arrivo, i Carabinieri, hanno trovato il cane ancora attaccato all'anziana, mentre il nipote cercava invano di allontanarlo con un bastone. Sono stati momenti drammatici e i militari sono stati costretti a sparare per allontanare l'animale, che si è così rifugiato in un'altra stanza venendo poi preso in custodia dagli operatori del servizio veterinario dell'Asl.
Morta in ospedale
I sanitari del 118 hanno invece prestato immediatamente soccorso all'anziana, in gravi condizioni, con il volto dilaniato e ferite alle braccia. La 97enne è stata trasportata in ospedale a Tricase dove è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico.
Purtroppo però dopo quasi una settimana la donna è deceduta. Troppo gravi le ferite riportate.
I precedenti
Ancora una disgrazia con protagonista un cane. A Palazzolo Vercellese, in provincia di Vercelli, Piemonte, un bambino di soli cinque mesi è morto dopo essere stato azzannato da un pitbull. Al momento dell'aggressione era in braccio alla nonna nel cortile di casa.
Vercelli, bimbo di 5 mesi morto azzannato da un pitbull
Come racconta il nostro portale Prima Vercelli, la tragedia è avvenuta venerdì 17 maggio 2024 in un'abitazione nel centro del paese (solo mille abitanti), non lontano dall'asilo.
Secondo le prime ricostruzioni, il piccolo Michele era a casa con la nonna, dato che i genitori erano a fare la spesa. La nonna lo ha preso in braccio perché il piccolo piangeva. A quel punto, all'improvviso, il cane ha aggredito il bambino e lo ha azzannato, buttando a terra la donna.
Inutili i soccorsi
L'anziana non ha potuto far nulla per difendere il nipote dall'animale, che non aveva mai dato segni di aggressività, prima (ora è stato sequestrato dai Carabinieri della Forestale).
A chiamare i soccorsi sarebbero stati i genitori. Sul posto è arrivata l'ambulanza, insieme all'elisoccorso, ma purtroppo per il piccolo non c'è stato nulla da fare: è morto a seguito delle ferite riportate.
Una lunga fila di precedenti
Ancora una volta, dunque, un cane è protagonista di una tragedia (o di una tragedia sfiorata). Il caso più recente è avvenuto a metà maggio a Palazzolo Vercellese, dove il piccolo Michele, 5 mesi, è stato dilaniato dal pitbull di famiglia.
Mamma e papà erano usciti per fare la spesa e avevano affidato il bimbo alla nonna che lo teneva in braccio in giardino, quando il cane si è avventato contro di loro, aggredendoli entrambi. Purtroppo per il piccolo non c'è stato nulla da fare.
Pochi giorni prima, domenica 12 maggio 2024 a Rozzano (Milano), due operatori del 118 sono stati aggrediti da un cane mentre intervenivano per soccorrere il padrone nel suo appartamento. I soccorritori sono entrati nella casa per valutare le condizioni di salute della persona che aveva bisogno di aiuto, quando sono stati aggrediti dal cane, che era nell’appartamento.
Uno dei due volontari è stato azzannato alla gamba, mentre l’altro ha riportato serie ferite alla mano. Sono stati portati entrambi al pronto soccorso per tutti gli accertamenti: il primo è stato dimesso dopo i controlli e le cure prescritte, il secondo risulta ancora ricoverato in ospedale.
Poche ore prima il caso della bimba azzannata dal pitbull di famiglia
Altro caso con protagonista un cane della stessa razza era accaduto quasi nelle medesime ore, sempre nel Milanese. Lunedì 13 maggio 2024, un pitbull di famiglia ha improvvisamente azzannato una bimba che aveva riportato vari traumi e ferite sul viso e agli arti. Il grave episodio è accaduto all'interno di un'abitazione di Sesto San Giovanni, il cane viveva in famiglia con due bimbe, gemelle, di soli 2 anni e i genitori.
In casa, in quel momento c'erano la bambina, la sorella gemella e la zia, che stava curando le piccole. All'improvviso, mentre le gemelline stavano giocando, il pitbull di famiglia ha azzannato una delle due bimbe, che ha riportato vari traumi e ferite sul viso e agli arti.
Quando la furia del pitbull si è scatenata contro di loro, la zia ha tentato di rifugiarsi in bagno con le bimbe, ma purtroppo una di loro è finita nelle grinfie dell'animale fuori controllo. L'altra gemellina invece non ha riportato contusioni. La stessa parente, invece, nel tentativo di sottrarre le nipotine dall'aggressione del cane, ha riportato ferite profonde ed è stata trasferita in codice giallo al Niguarda.
Il bimbo di 13 mesi ucciso da due pitbull
L'argomento è purtroppo di strettissima attualità, anche perché è ancora viva nella memoria di tutti la morte del piccolo Francesco Pio D'Amaro, 13 mesi, di Eboli.
Il 22 aprile 2024 il bambino era stato aggredito da due pitbull di un'amica della mamma, che da qualche tempo vivevano con la famiglia. Nei giorni scorsi è arrivata la decisione della Procura di Salerno: niente abbattimento, ma un percorso riabilitativo per i due cani.
Tanti casi analoghi
Ma la lista di precedenti è purtroppo lunghissima. A fine marzo una bambina di 5 anni era stata azzannata alla testa, al viso e agli arti dal cane di famiglia - un pitbull- mentre dormiva in casa a Cutrofiano, nel Salento, in provincia di Lecce.
L'animale sarebbe entrato in casa approfittando del fatto che la porta era stata, accidentalmente, lasciata aperta. L’animale ha morso la piccola, che stava dormendo, oltre che alla testa anche a un polpaccio. I genitori della bambina, sentite le urla, sono immediatamente intervenuti in suo soccorso trasportandola in ospedale a Tricase. La bimba è stata sottoposta ad un delicato intervento alla testa.
Un evento fotocopia si era verificato soltanto poche settimane prima: una bimba di 4 anni di San Cataldo, in provincia di Caltanissetta, era stata azzannata da un pitbull di proprietà della sua famiglia, nella giornata di domenica 18 febbraio 2024.
L'animale l'ha morsa alla testa, alle braccia e ai glutei provocando ferite profonde: la bimba è stata trasportata in gravi condizioni al pronto soccorso, dove è stata sedata e sottoposta a intervento chirurgico. E' sopravvissuta.
Runner ucciso da 3 rottweiler
Domenica 11 febbraio 2024, Paolo Pasqualini, 39 anni, è stato sbranato da tre rottweiler mentre faceva jogging nel parco cittadino di Manziana, alle porte di Roma.
Tragedia con medesimo esito ad Imperia, nella primavera del 2023. Stava dando da mangiare al cane del fratello, un rottweiler, che a un certo punto l'ha assalita e letteralmente sbranata, provocandole lesioni gravissime a testa, gambe, addome, spalle e braccia.
Patrizia La Marca, 53 anni, è morta così, dopo una breve agonia, nonostante i disperati tentativi di salvarla dei soccorritori, ai quali aveva lanciato un disperato appello: "Aiutatemi, ho paura di morire".
Nell'ottobre 2023, nella frazione Ghiaie di Corana, nell'Oltrepò Pavese, Enrica Bensi, di 86 anni è stata aggredita in strada da un pitbull che l'ha sbranata fino ad ucciderla. L'anziana stava passeggiando a pochi metri da casa, quando il cane, di proprietà di un vicino, è riuscito a sfuggire alla custodia e si è avventato sulla signora, senza lasciarle scampo.
Nonna sbranata da 5 lupi cecoslovacchi
Mariangela Zaffino, 74 anni, era stata sbranata in casa a Grugliasco, nell'hinterland torinese, dove risiedeva con la figlia, la 48enne Simona Spataro, dai 5 lupi cecoslovacchi che vivevano con loro. Una morte che aveva portato a un seguito giudiziario, dove Simona, accusata di omicidio colposo, è stata assolta, mentre l'accusa attraverso il Pubblico ministero aveva chiesto una condanna di otto anni.
La tragedia si era consumata nel dicembre 2020: la vittima viveva con gli animali. Una tragedia quindi non prevedibile secondo la difesa, una tesi difensiva che è stata poi evidentemente seguita anche dai giudici al momento della sentenza. Attualmente i cinque cani si trovano nelle Marche, in una struttura cinofila per la rieducazione di animali domestici con un trascorso difficile.