Bonus carburante dipendenti: a chi spettano i 200 euro
Sono esentasse e non contribuiscono al conteggio del reddito. Probabile si proceda con accordi sindacali.
Tra i vari aspetti del Decreto energia approvato venerdì 18 marzo 2022 c'è anche il bonus carburante dipendenti. Duecento euro che le aziende potranno dare ai propri lavoratori per sostenerli in un momento complicato come quello attuale. Ma a chi spettano?
A chi spettano i 200 euro di Bonus carburante dipendenti
Si tratta di una possibilità (non di un obbligo, dunque, è bene chiarirlo) che hanno le aziende private, che nell'arco del 2022 potranno concedere buoni benzina esentasse ai propri dipendenti sino a un massimo di 200 euro. A fornirlo deve essere l'azienda e dunque non può essere richiesto direttamente dal lavoratore.
Una specifica importante è che il valore dei buoni benzina - o di titoli analoghi per l'acquisto di carburante - non concorre alla formazione del reddito del lavoratore. Dunque senza l'obbligo di sottoporlo a tassazione o contribuzione.
Non ci sono poi limiti di reddito o Isee per l'assegnazione: il voucher potrà essere concesso al di là della retribuzione del lavoratore.
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Accordi coi sindacati?
Il meccanismo di erogazione è simile a quello di tutti i benefit di welfare aziendale. Sono dunque 200 euro (o meno, a seconda degli accorsi) netti sia per l’azienda sia per il lavoratore.
Non sono ancora state fornite specifiche sull'assegnazione, ma è altamente probabile che l'assegnazione sarà stabilita mediante accordi singoli tra le aziende e i sindacati. Non è da escludere, però che le imprese decidano per l'erogazione in maniera unilaterale soprattutto per quei lavoratori che abitano a maggiore distanza dal luogo di lavoro o che per esigenze aziendali debbano utilizzare in maniera costante l'automobile.
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