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Scoperta "stupefacente"
Nelle scatole di prodotti per cani ci sono... 100 chili di droga
I dipendenti del centro di stoccaggio hanno sentito un odore strano e hanno aperto le scatole. Dentro c'era più di un quintale di marijuana
Doveva essere un bancale di prodotti per cani, ma aveva un odore decisamente strano. Immaginate la sorpresa dei dipendenti della ditta che ha stoccato il carico quando, aprendo le scatole, hanno trovato oltre cento chilogrammi di marijuana. Una scoperta - passateci il gioco di parole - "stupefacente" avvenuta a Settala, alle porte di Milano.
Nelle scatole di prodotti per cani ci sono... 100 chili di droga
Una scoperta davvero incredibile avvenuta mercoledì 22 febbraio 2023 in un magazzino del centro di smistamento postale e di stoccaggio di Settala. I dipendenti stavano trattando vari pacchi da spedire quando sono stati insospettiti dal forte e particolare odore che proveniva da un bancale carico di quelle che in teoria avrebbero dovuto essere confezioni di prodotti per cani, tappetini assorbenti per la maggior parte.
Il bancale proveniva dal Canada ed era diretto in Lazio. I dipendenti dell'azienda hanno chiamato immediatamente i Carabinieri, che hanno messo sotto sequestro il carico in attesa di svolgere tutti gli accertamenti necessari. Nessun provvedimento è stato naturalmente preso nei confronti dell'azienda milanese.
Dalle scarpe alle banane, quando la droga arriva... per sbaglio
Non è certo la prima volta che i trafficanti di stupefacenti "manomettono" un carico per trasportare droga. Un caso clamoroso era avvenuto la scorsa estate in Repubblica Ceca. Immaginate la faccia dei dipendenti di un supermercato quando hanno scoperto che tra i caschi di banane erano nascosti addirittura 840 chili di cocaina del valore totale intorno agli 80 milioni di euro.
Più di recente, sotto Natale, un uomo di San Giorgio a Cremano (Napoli) aveva acquistato online delle statuine del Presepe. Beh, a casa gli è arrivato un pacco decisamente più pesante: dieci chili di marijuana.
La stessa cosa era accaduta un paio di mesi prima a un giovane di Bologna, che aveva acquistato delle scarpe online e si era visto recapitare a casa sette chilogrammi di "erba".
