la denuncia

Un milione senza Green pass, ma vanno lo stesso a lavorare

In tanti senza certificato, ma non ci sono stati problemi. La Cgia di Mestre ha una risposta...

Un milione senza Green pass, ma vanno lo stesso a lavorare
Pubblicato:
Aggiornato:

I lavoratori senza Green pass sarebbero scesi da due a un milione in pochi giorni, ma c'è ancora un problema enorme. E cioè che in tanti si recherebbero comunque sul posto di lavoro alla faccia delle norme. Lo sostiene - tra le righe, ma non troppo - la Cgia di Mestre nel suo ultimo report.

Un milione di lavoratori senza Green pass

Secondo i dati dell'Ufficio Studi della Cgia, nell'ultima settimana i lavoratori italiani senza alcun vaccino sarebbero scesi a poco meno di 2,7 milioni (pari al 12,2 per cento del totale occupati). Se a questi ultimi si tolgono le 350 mila persone che per ragioni di salute sono esenti dal possesso del certificato verde e 1,3 milioni di addetti che regolarmente si sono sottoposti al tampone durante la settimana, rimarrebbero “scoperti”, ovvero senza Green pass, circa un milione di occupati.

IL VIDEO SERVIZIO:


Una situazione che avrebbe dovuto creare più di un problema. E invece la Cgia si pone una domanda importante:

"Come mai, nonostante tutte queste assenze, gli imprenditori non hanno denunciato alcun problema organizzativo ? Forse perché le cose sono andate diversamente. Infatti, la sensazione è che molti dipendenti senza Green pass abbiano “aggirato” le disposizioni previste dal decreto legge, recandosi comunque in fabbrica o in ufficio. I controlli, così come previsti dalla norma, non sarebbero particolarmente stringenti".

LEGGI ANCHE: Il profilo più richiesto al momento? Il controllore di Green pass

Tamponi insufficienti

Sebbene in questa ultima settimana ci sia stato una forte impennata, risulta evidente a tutti che il numero dei tamponi eseguibili ogni giorno dalle farmacie e dalle strutture pubbliche e private presenti nel Paese è inferiore alle richieste avanzate dai lavoratori. Per fronteggiare questa situazione è intervenuto anche il Commissario straordinario per l’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo che nei giorni scorsi  ha chiesto alle Regioni di consentire alle farmacie la realizzazione dei tamponi oltre l’orario di apertura e anche nei giorni di chiusura di queste attività.

Ma intanto il dubbio che i controlli non siano così ferrei c'è...

 

 

Seguici sui nostri canali