tra le pieghe del decreto

Green pass, Super Green pass e obbligo vaccinale: chi può richiedere l'esenzione dal vaccino Covid

Soltanto chi è allergico ha diritto all'esenzione. Il vaccino va bene anche per le donne in gravidanza.

Green pass, Super Green pass e obbligo vaccinale: chi può richiedere l'esenzione dal vaccino Covid
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L'obbligatorietà del Green pass anche sui luoghi di lavoro a partire dal 15 ottobre   ha dato  una spinta  alla campagna vaccinale, ma non quella prevista dal Governo. Tanto che nei mesi successivi sono arrivati prima il Super Green pass, e poi una serie di decreti che ne ampliavano l'utilizzo. Ultimo, quello del 5 gennaio 2022 che prevede l'obbligo vaccinale per gli over 50. Anche in quest'ultimo si fa riferimento a coloro che non possono sottoporsi alla somministrazione.

Il tema delle esenzioni è tornato di grande attualità anche grazie alla vicenda Djokovic. Il campione No vax ha annunciato che avrebbe partecipato agli Australian Open grazie a un'esenzione dal vaccino, ma è stato bloccato in aeroporto e sino a lunedì - giorno in cui verrà discusso il suo ricorso - rimarrà in un hotel di Melbourne.

Ma chi sono coloro che hanno diritto all'esenzione vaccino Covid? Facciamo un po' di chiarezza.

Esenzione vaccino Covid: chi ne ha diritto

La questione principale è quella delle allergie. Lo ha spiegato anche Mario Di Gioacchino, presidente eletto della Società italiana di Allergologia, Asma e  Immunologia clinica, ospite qualche tempo fa a Effetto giorno, su Radio 24.

"C'è una sola controindicazione assoluta, che è quella di una reazione allergica a una componente dei vaccini. Per quelli a mRna (Pfizer e Moderna) al Peg o macrogol, mentre per quelli ad azione virale (AstraZeneca e Jannsen) al polisorbato. Se c'è una situazione di allergia a entrambi i componenti, allora il soggetto non può essere vaccinato, altrimenti può esserlo utilizzando il siero che non contiene la sostanza in questione".

Esenzione vaccino Covid, le linee guida del Ministero

La posizione è la stessa del Ministero della Salute, che in una recente circolare ha illustrato le controindicazioni alla somministrazione dei vaccini. Per tutti e quattro i tipi (Pfizer, Moderna, AstraZeneca e Jannsen) la controindicazione è "ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti". Nel caso di AstraZeneca si aggiunge chi ha manifestato sindrome trombotica in seguito alla prima somministrazione. Per AstraZeneca e Janssen, poi, è da evitare la somministrazione nei soggetti che in precedenza hanno manifestato episodi di perdita capillare.

QUI LA CIRCOLARE DEL MINISTERO DELLA SALUTE

I pazienti con malattie autoimmuni

Per quanto riguarda i pazienti che hanno malattie autoimmuni, l'allergologo esclude complicazioni con il vaccino.

"Per chi sta facendo terapie con uno di alcuni immunosoppressori che riducono in modo significativo l'attività del sistema immunitario allora è possibile un'inibizione temporanea. Ad ogni modo, nelle immunodeficienze non ci sono problemi coi vaccini, soprattutto con quelli a mRna perché non c'è rischio di indurre infezioni".

Le donne in gravidanza

Da tempo si discute sull'eventualità di sottoporre a vaccinazione le donne in gravidanza. Per Di Gioacchino non ci sono grosse controindicazioni. Anche in questo caso si tratta di una situazione temporanea. Anche nelle linee guida del Ministero si parla di certificazione temporanea solo in caso di valutazione medica precedente. L'allattamento non è poi una controindicazione alla vaccinazione.

 LEGGI ANCHE: Vaccino in gravidanza e durante l'allattamento: è sicuro?

Negli ultimi mesi si sono poi susseguiti casi di donne che hanno partorito in condizioni di positività, con effetti importanti anche sui neonati, alle volte finiti subito in Terapia intensiva

Miocardite e pericardite

In alcuni casi dopo la vaccinazione sono stati osservati casi di miocardite e pericardite. Di questo ne parla anche il Ministero:

"La decisione di somministrare la seconda dose di vaccino Pfizer o Moderna in persone che hanno sviluppato una miocardite/pericardite dopo la prima dose deve tenere conto delle condizioni cliniche dell'individuo e deve essere presa dopo consulenza cardiologica e un’attenta valutazione del rischio/beneficio.
In tale situazione, laddove sia stato valutato di non procedere con la seconda dose di vaccino Covid-19  a mRNA, va considerato l’utilizzo di un vaccino di tipo diverso per completare l’immunizzazione".

Chi deve sottoscrivere l'esenzione

Ma chi nel caso deve sottoscrivere l'esenzione? In linea di massima dovrebbe essere uno specialista (un allergologo, dunque, nel caso specifico). Lo stesso compito però può essere assolto anche dal medico curante - nel caso abbia una sufficiente conoscenza della storia clinica del paziente - o anche il professionista del centro vaccinale. Tendenzialmente, però, entrambi invitano a rivolgersi a uno specialista.

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