i numeri della pandemia

Record di positivi e tamponi da inizio pandemia. Il Governo corre ai ripari: terza dose anticipata a 4 mesi

Variante Omicron e boom di tamponi producono dati impressionanti. Nel Decreto Festività anche l'anticipo della somministrazione del booster.

Record di positivi e tamponi da inizio pandemia. Il Governo corre ai ripari: terza dose anticipata a 4 mesi
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Mercoledì 23 dicembre 2021 in Italia è stato segnato il record di test  positivi da inizio pandemia: 44.595. Tutta colpa della variante Omicron, che abbiamo visto essere più contagiosa? Forse, ma il risultato è anche figlio di un altro record, quello dei tamponi, che nelle scorse 24 ore si è avvicinato al milione: solo due giorni fa erano stati 852 mila ma ieri hanno fatto un altro balzo in avanti raggiugendo quota 901.450. E visto l'andazzo è ipotizzabile che i numeri crescano ancora.

Record di positivi da inizio pandemia

Detta così la cosa spaventa: pensare che nemmeno nelle fasi più acute ci siano stati così tanti positivi fa indubbiamente paura. Ma guardando la questione in un'ottica più ampia vediamo che il tasso di positività è al 4,9%, in lieve aumento rispetto al 4,6% delle 24 ore precedenti. Una percentuale alta, ma ancora non drammatica. E anche se in crescita le terapie intensive non si riempiono proporzionalmente al numero dei casi: sono 1.023 i pazienti in rianimazione, 13 in più di ieri nel saldo tra entrate e uscite, con 93 ingressi giornalieri. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 8.722,  in crescita di 178 unità.

A far segnare il numero più alto  è la Lombardia, con 12.955 test  positivi (anche qui parliamo di record da inizio pandemia) e un tasso di positività del 6,2%. La regione - in cui il 40% dei nuovi casi è dovuto alla variante sudafricana - però rimarrà con ogni probabilità zona bianca, come annunciato dal governatore Attilio Fontana.

Il Governo anticipa la terza dose a quattro mesi

Per correre ai ripari il Governo ha inserito nel Decreto Festività anche l'anticipo della terza dose, che passa da cinque a quattro mesi.

E' arrivato in merito anche il parere positivo dell'Aifa.  La data di avvio della nuova modalità sarà indicata dal commissario Francesco Paolo Figliuolo dopo un confronto con le Regioni che avverrà nei prossimi giorni.

La dose booster inizialmente era stata programmata a sei mesi dalla seconda, ma era stata già anticipata a cinque a fine novembre. Ora una nuova riduzione delle tempistiche, sul modello britannico. Nella speranza che sia la soluzione, anche se l'Oms nei giorni scorsi ha ammonito: "Non si può pensare di combattere una pandemia a colpi di booster".

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