i provvedimenti del governo

Nessuna regione in zona gialla settimana prossima. Green pass verso la riduzione a 9 mesi

Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha indicato quali sono le regioni attualmente più a rischio: "Il Friuli, il Veneto, le Marche vanno un po' attenzionate."

Nessuna regione in zona gialla settimana prossima. Green pass verso la riduzione a 9 mesi
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Nonostante i dati in peggioramento, nessuna regione italiana rischia di entrare in zona gialla dalla prossima settimana. Ad allontanare i fantasmi delle restrizioni alla vigilia del classico monitoraggio del venerdì è stato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa:

"Dai dati al momento la situazione è sotto controllo, non ci dovrebbero esser cambiamenti".

Niente zone gialle (per il momento)

Possono tirare, per il momento, un respiro di sollievo le regioni a rischio sotto il fronte di contagi e pressione sul sistema sanitario come Friuli, Veneto, Liguria e Val D'Aosta dove il rischio concreto di finire in giallo, soprattutto per i friulani (che hanno grossi problemi soprattutto per quanto riguarda la percentuale di occupazione delle terapie intensive), si prospettava già dalla prossima settimana.4

Ma in Sicilia il presidente della Regione Nello Musumeci ha emanato un'ordinanza che impone la mascherina anche nei luoghi all'aperto sino a fine dicembre.

I governatori vogliono un Green pass rafforzato

La situazione però spaventa molte regioni, e per questo i governatori non cambiano idea: chiedono restrizioni per chi non è vaccinato, correggendo il tiro rispetto a  un vero e proprio lockdown.

"In un momento in cui i contagi stanno crescendo è importante avviare in tempi rapidi, entro 72 ore, un confronto con il Governo. In Conferenza delle Regioni ho chiesto che la divisione del Paese in zona gialla, arancione o rossa, valga soltanto per i non vaccinati".

Lo afferma il presidente della Liguria Giovanni Toti a proposito della possibilità di una nuova attuazione del Green Pass. "Il 90% degli italiani non può essere tenuto in scacco da un 10% che non comprende l'importanza del vaccino. I vaccinati invece potranno continuare ad organizzare la propria vita, il lavoro, la socialità".

Probabile piuttosto che si passi a una durata limitata nel tempo, scendendo dagli attuali 12 a 9 mesi. Una decisione dovrebbe arrivare settimana prossima in Consiglio dei ministri, contestualmente all'obbligo di terza dose per il personale sanitario.

Chi è a rischio

A Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha indicato quali sono le regioni attualmente più a rischio:

"Quelle più a rischio? Ci sono alcune regioni, come il Friuli, il Veneto, le Marche vanno un po' attenzionate. La zona gialla, a livello di restrizioni, ha solo l'uso della mascherina all'aperto".

L'ipotesi di Sileri

Intanto, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ipotizza in caso di aggravamento della situazione lockdown per i non vaccinati in zona arancione.

"Lockdown per non vaccinati? Non è la strategia da attuare con i numeri odierni, può essere valutata in caso di passaggio in zona arancione. C'è qualche area del Paese che rischia di finire in zona gialla, ma questa non prevede grosse restrizioni, quindi al momento non vi è motivo di fare restrizioni per i non vaccinati. Va tenuta sul tavolo, come tante altre opzioni, ma la situazione, è sotto controllo".

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