C'è l'ok dell'Ema sul vaccino Pfizer per i bambini dai 5 agli 11 anni
Negli Stati Uniti e in Israele la somministrazione per quelle fasce d'età è già partita.
La notizia era nell'aria, ma soltanto oggi, giovedì 25 novembre 2021, è arrivato l'ok ufficiale dell'Agenzia europea per i medicinali che ha raccomandato di concedere un'estensione dell'indicazione per il vaccino Covid di Pfizer-BioNtech finalizzata a includere l'uso per i bambini di età compresa tra 5 e 11 anni. Il vaccino è già approvato per l'uso in adulti e bambini di età 12 e oltre. Negli Stati Uniti e in Israele la somministrazione per quelle fasce d'età è già partita, si attendeva il via libera anche in Europa.
La Commissione tecnico scientifica dell'Agenzia italiana del farmaco è stata convocata la prossima settimana, dall'1 al 3 dicembre, con all'ordine del giorno anche la valutazione della pronuncia dell'Ema sulla vaccinazione anti-Covid per la fascia pediatrica 5-11 anni.
Sì al vaccino anti Covid per i bambini dai 5 agli 11 anni
Oltre all'ok per il vaccino anti Covid ai più piccoli, una circolare del Ministero della Salute pubblicata oggi, ha chiarito che a partire dal primo dicembre 2021:
"E' raccomandata la somministrazione di una dose di vaccino a mRNA, come richiamo (booster) di un ciclo vaccinale primario, anche ai soggetti di età pari o superiore a 18 anni, nei dosaggi allo scopo autorizzati, indipendentemente dal vaccino utilizzato per il ciclo primario e purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno cinque mesi (150 giorni) dal completamento dello stesso".
Secondo studi clinici condotti da Pfizer su migliaia di bambini, il vaccino si è dimostrato efficace al 90,7% contro le forme sintomatiche della malattia. Fra i benefici attesi, oltre a prevenire la malattia, c'è anche una diminuzione del numero di chiusure delle classi e una possibile riduzione della trasmissione dell'epidemia a livello generale.
L'ipotesi di vaccinare le fasce pediatriche ha creato discussioni non soltanto a livello politico: il dibattito nell'opinione pubblica è aperto.
La Società italiana di Pediatria è assolutamente d'accordo sulla vaccinazione. La presidente Annamaria Staiano ha spiegato che non si possono escludere manifestazioni severe nei più piccoli. Da inizio pandemia sono stati quasi 800.000 i casi tra individui tra 0 e 19 anni, di cui circa 190.000 tra i 5 e gli 11 anni. Così come non va sottovalutata la protezione dei bimbi più fragili e che vivono comunque a stretto contatto con i loro coetanei a partire dall’ambito scolastico.
Sul tema si sono già espressi anche molti esperti. Walter Ricciardi, consulente del Ministero della Salute, ha già sgombrato il campo dagli equivoci, escludendo l'obbligo per i bambini.