piaga senza fine

Due femminicidi sventati in extremis in Lombardia e in Veneto. Aguzzini in arresto

Nel Pavese una donna aggredita dal compagno con un coltello è finita in ospedale in codice rosso. Nel Padovano un'altra vittima ha trovato la forza di denunciare

Pubblicato:
Aggiornato:

Potevano andare ad allungare la pesante lista dei femminicidi, questi due recenti fatti di cronaca che, fortunatamente, si sono invece conclusi con l’arresto degli aguzzini. E’ accaduto in Lombardia, nel Pavese, dove una donna gravemente aggredita dal fidanzato è riuscita a chiamare i soccorsi; ma anche in Veneto, nel Padovano, dove una vittima di stalking è stata condotta fuori dal baratro dalle forze dell’ordine.

Arrestato compagno violento: fidanzata in codice rosso

Arrestato per tentato omicidio della fidanzata, ferita sul corpo e alla testa con un coltello. E' successo a Pavia nella notte di venerdì 21 luglio 2023. Come racconta Prima Pavia, alle ore 3.18 di venerdì, la Sala Operativa della Questura pavese, ha inviato due equipaggi della Polizia in seguito alla segnalazione di un’aggressione ad una donna da parte del fidanzato. Un coinquilino della vittima ha riferito che l’aggressore si era allontanato pochi attimi prima dell’arrivo della polizia, fornendo una precisione descrizione che ha permesso di fermarlo a pochi passi dall’abitazione.

La donna è stata prontamente soccorsa per le gravi ferite da arma da taglio ricevute al corpo e alla testa e portata in codice rosso all’ospedale San Matteo. E' stato anche trovato e sequestrato il coltello  - dalla lunghezza complessiva di 19 cm - utilizzato per l’aggressione. L'uomo è stato arrestato per tentato omicidio e trasferito in carcere.

Denuncia e fa arrestare il compagno e convivente violento

Un altro salvataggio in extremis è avvenuto nel pieno della notte di sabato 22 luglio 2023, quando una donna di Teolo, nel Padovano, ha richiesto l’intervento dei Carabinieri perché aggredita per l’ennesima volta dal compagno convivente. Come racconta Prima Padova, gli agenti giunti sul posto hanno trovato la vittima con ematomi evidenti sul volto. In casa c’era il compagno che, incurante della presenza dei militari, continuava ad aggredirla verbalmente. La pattuglia ottiene l’autorizzazione telefonica del P.M. di turno, per disporre l’allontanamento d'urgenza dalla casa familiare.

La notte successiva, però, il copione si ripete: l’ex compagno pretende infatti di entrare in casa cercando di sfondare la porta. Immediatamente una pattuglia dei Carabinieri si precipita sul posto: fortunatamente, la situazione si è tranquillizzata poiché l’uomo si è allontanato. I Carabinieri, temendo per l’incolumità della donna, iniziano a vigilare sulla sua abitazione al fine di evitare altre incursioni. Nel pomeriggio del lunedì successivo, 24 luglio, scorgono l’auto dello stalker parcheggiata proprio nei pressi dell’abitazione della donna. I carabinieri suonano al citofono e la donna tarda ad aprire, non sembra serena: così scatta la perlustrazione del domicilio. Nascosto dietro il letto trovano l’aguzzino, che diventa aggressivo verbalmente anche nei confronti dei carabinieri. L’uomo è stato quindi arrestato per aver violato l’obbligo di avvicinamento alla donna e si trova ora in carcere.

I precedenti recenti

E per due vicende, seppure dolorose, concluse evitando il peggio, la cronaca recente continua a raccontare di donne che hanno trovato la morte per mani maschili. Nelle scorse ore ha sconvolto la piccola comunità di Fossombrone, nelle Marche, il terribile omicidio di Marina Luzi, freddata con un colpo in testa dal cognato che si è poi consegnato alle autorità.

Martina Luzi, la vittima

Soltanto poche settimane fa, il 6 luglio 2023, ad Agrigento (Sicilia), un 47 anni, ha prima soffocato la moglie 45enne poi si è tolto la vita impiccandosi. Una coppia tranquilla, come affermato da chi li conosceva, con i litigi che però sarebbero diventati sempre più frequenti negli ultimi tempi. L'ultimo nel cuore della notte. Tragedia nella tragedia: a rinvenire i corpi dei genitori il figlio 15enne della coppia. Come nel caso marchigiano, al dramma della privazione della vita, si aggiunge spesso il dolore dei figli che si vedono improvvisamente strappata una madre.

Ed è stato in questo torrido luglio 2023, precisamente sabato 22, che è stato spiccato un mandato di arresto per quattro persone accusate dell'omicidio di Margherita Ceschin, nel trevigiano, uccisa con un colpo alla tempia sinistra, sferrato con un oggetto ancora imprecisato, e poi soffocata con un cuscino. 

Margherita Ceschin

Hanno tentato di spacciarla per una rapina in casa finita male: gli inquirenti hanno invece scoperto che dietro al femminicidio ci sarebbe un piano ordito dall'ex marito della signora. Il presunto il mandante, Enzo Lorenzon, ex coniuge della 72enne, di 8 anni più anziano, avrebbe assoldato due persone per ucciderla (anch'esse fermate, insieme ad una terza che avrebbe fatto da tramite).

Seguici sui nostri canali