Femminicidio

Spara in testa alla cognata poi va dai carabinieri con la pistola in mano e confessa

Una vicenda che ha sconvolto la piccola comunità di Fossombrone, in provincia di Pesaro Urbino

Spara in testa alla cognata poi va dai carabinieri con la pistola in mano e confessa
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Un altro omicidio, che si aggiunge alla lunga lista di femminicidi nel nostro Paese, si è consumato ieri, 25 luglio 2023, nella tranquilla campagna marchigiana di Fossombrone, in provincia di Pesaro Urbino. Andrea Marchionni, 47 anni, ex falegname disoccupato e conosciuto per la sua riservatezza, è uscito di casa ed è sceso nell'appartamento al piano inferiore al suo, per sparare in testa alla cognata - Marina Luzi, una geometra di 40 anni che viveva con il compagno e la loro figlia piccola al piano terra della villetta bifamiliare - freddandola sul colpo. Le ragioni, al momento, restano una mistero.

Uccide la compagna del fratello e confessa

Il compagno di Marina si trovava nel giardino poco distante e ha sentito il colpo. Accorso immediatamente, ha trovato la donna riversa a terra; ha tentato disperatamente di rianimarla, ma purtroppo senza successo: la vittima è morta sul colpo. Il movente di questo femminicidio rimane oscuro e la comunità di Fossombrone, una piccola cittadina dove tutti si conoscono, è profondamente scossa da questo atto di violenza.

Marina Luzi, la vittima

Andrea Marchionni si è costituito subito dopo l'omicidio e ha consegnato la pistola semiautomatica utilizzata ai carabinieri, i quali stanno indagando sulla vicenda insieme alla Procura di Urbino. Non sono state segnalate precedenti problematiche psicologiche riguardanti l'assassino, ma le autorità stanno esaminando attentamente la vita dei protagonisti per cercare elementi che possano far luce sulle ragioni di questo terribile gesto. Un uomo “solitario, riservato” viene definito, ma non risulta che avesse problemi psicologici, né che fosse in cura. Se ci fossero elementi di questo tipo, osserva una fonte investigativa, “non avrebbe avuto l’arma. Ma anche questo è un aspetto da approfondire”. Appassionato di pittura, aveva allestito nel 2019 una mostra in paese con suoi dipinti, copie di opere celebri come “Il bacio“ di Hayez, “I bari“ di Caravaggio o “La Ragazza con l’orecchino di perla“ di Vermeer.

La bifamiliare teatro dell'omicidio

Le indagini

Marina Luzi lascia oltre alla figlia di due anni e il compagno, anche una sorella gemella e la madre. In seguito all'arresto, i carabinieri hanno iniziato a interrogare i familiari dell'assassino e della vittima, compreso Enrico, il compagno di Marina. Anche amici e vicini stanno collaborando per cercare di comprendere cosa abbia potuto portare l'ex falegname allo scellerato gesto.

“E’ una tragedia, una cosa totalmente inaspettata, delirante – ha commentato all’Ansa il sindaco Massimo Berloni -. Quello che ha fatto Andrea Marchionni non ha niente di razionale. Eppure a noi non erano mai giunte segnalazioni di situazioni disagio o di difficoltà”.

I casi recenti

Una piaga, quella dei femminicidi, difficile da estirpare. Soltanto poche settimane fa, il 6 luglio 2023, ad Agrigento (Sicilia), un 47 anni, ha prima soffocato la moglie 45enne poi si è tolto la vita impiccandosi. Una coppia tranquilla, come affermato da chi li conosceva, con i litigi che però sarebbero diventati sempre più frequenti negli ultimi tempi. L'ultimo nel cuore della notte. Tragedia nella tragedia: a rinvenire i corpi dei genitori il figlio 15enne della coppia. Come nel caso marchigiano, al dramma della privazione della vita, si aggiunge spesso il dolore dei figli che si vedono improvvisamente strappata una madre.

Ed è stato in questo torrido luglio 2023, precisamente sabato 22, che è stato spiccato un mandato di arresto per quattro persone accusate dell'omicidio di Margherita Ceschin, nel trevigiano, uccisa con un colpo alla tempia sinistra, sferrato con un oggetto ancora imprecisato, e poi soffocata con un cuscino. Hanno tentato di spacciarla per una rapina in casa finita male: gli inquirenti hanno invece scoperto che dietro al femminicidio ci sarebbe un piano ordito dall'ex marito della signora. Il presunto il mandante, Enzo Lorenzon, ex coniuge della 72enne, di 8 anni più anziano, avrebbe assoldato due persone per ucciderla (anch'essi fermati insieme a un uomo che avrebbe fatto da tramite).

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