Salvini a Pontida, Letta a Monza: scontro a distanza tra i leader
Il leghista: "Sogno che Mattarella mi nomini premier". Il segretario dem: "Qui è Europa, Pontida è provincia d'Ungheria".
La campagna elettorale è arrivata al rush finale. E domenica 18 settembre 2022 i leader dei partiti hanno sparato le ultime cartucce (anche se c'è da attendersi qualche altro "botto" negli ultimissimi giorni). A monopolizzare l'attenzione è stato soprattutto Matteo Salvini che con la Lega è tornato a Pontida. E con il segretario Pd Enrico Letta - impegnato a Monza - è stata sfida a (breve) distanza.
Salvini a Pontida: "Via il canone Rai"
Matteo Salvini e i governatori leghisti si sono concessi un bagno di folla sul "mitico" pratone di Pontida, dove la Lega - causa pandemia - era assente dal 2019. Tra i tanti argomenti hanno monopolizzato l'attenzione la richiesta di maggiore autonomia regionale (vecchio cavallo di battaglia del Carroccio), la flat tax al 15% e l'ultima promessa del Capitano: l'abolizione del canone Rai.
Nonostante gli accordi con il Centrodestra prevedano che "chi prende un voto in più sceglierà il premier" e i sondaggi premino oggi Fratelli d'Italia, Salvini ha rilanciato la sua candidatura a presidente del Consiglio dei ministri.
"Sarebbe un orgoglio essere scelto da voi e indicato da Mattarella come presidente del Consiglio di questo Paese".
Le immagini di Salvini a Pontida
Chissà cosa ne penserà Giorgia Meloni, che recentemente aveva citato il capo dello Stato in questi termini:
"Se Fratelli d'Italia dovesse essere il primo partito non vedo come Mattarella possa non nominarmi premier".
Letta a Monza: "Qui è Europa, Pontida è Ungheria"
A una trentina di chilometri di distanza, Enrico Letta arringava il "popolo dem" a Monza. E non è mancata una stilettata al "rivale", legandosi alla recente questione ungherese, con l'Europa intenzionata a sanzionare Orban, difeso invece da Lega e FdI.
"Monza è Europa, Monza è una città e capitale europea, non come Pontida dove invece oggi si riunisce chi non crede nell'Europa e chi vede nell'Europa una gabbia da cui scappare e che oggi diventa una "Provincia dell'Ungheria".