Reddito di cittadinanza, la Lega insiste: "E' da rivedere". E il Pd si divide (ancora)
Intanto a Catania scoperti nuovi truffatori, che usavano i soldi dello strumento di sostegno per le scommesse.
Sul reddito di cittadinanza, arriva la stroncatura di Giancarlo Giorgetti, "il cervellone" della Lega in tema di finanze, crescita e mondo produttivo.
Una bocciatura destinata a riaprire un dibattito in seno alla maggioranza di Governo che, unitamente alla questione Superbonus, non ne vuole sapere di esaurirsi.
Reddito di cittadinanza, il flop: "Strumento da rivedere"
Il ministro allo Sviluppo Economico (tra l'altro alle prese con l'ennesimo scontro con il leader Matteo Salvini per via dell'annunciato viaggio del "capitano" in Russia a mediare con Putin sulla guerra in Ucraina) non ha usato mezze misure per stroncare lo strumento di sostegno alla povertà, da sempre "biglietto da visita" del Movimento 5 Stelle:
"E' uno strumento tutto da rivedere. Tutti i bonus, compreso il reddito di cittadinanza, non servono nella logica dello sviluppo, in qualche caso servono per aiutare alcuni settori e aiutare situazioni di povertà. Nel caso del reddito di cittadinanza c'è anche un effetto distorsivo rispetto alla predisposizione ad accettare offerte di lavoro. Quindi bisognerà perfezionare lo strumento, evidentemente non funziona".
Cosa ne pensano i partiti
Come detto, le parole del ministro leghista vanno ad ulteriormente ad alimentare il dibattito sullo strumento di sostegno economico introdotto con il Governo Conte dall'allora asse M5S-Lega.
Uno strumento sempre osteggiato da Fratelli d'Italia, "metabolizzato" con sofferenza dalla Lega (ed ecco appunto l'uscita delle scorse ore di Giorgetti), ma attaccato pesantemente nei giorni scorsi anche da Matteo Renzi e Italia Viva che hanno organizzato una raccolta firme per chiederne l'abolizione.
Come se non bastasse, nelle scorse settimane a Napoli, sul tavolo della Prefettura era arrivata la richiesta di sospendere il reddito di cittadinanza per quelle famiglie che hanno figli che non vanno a scuola.
Una proposta appoggiata anche dal presidente della Campania, Vincenzo De Luca, del Partito democratico. Uno posizione che ha creato qualche mal di pancia tra i dem.
Le parole di Letta
In queste ore è arrivata infatti la stoccata, in difesa del reddito di cittadinanza, del segretario dem, Enrico Letta:
"Quanto ascoltato contro il reddito rappresenta un’idea di disprezzo nei confronti delle persone che noi dobbiamo rigettare".
I problemi che si trascina dietro il reddito di cittadinanza sono ormai noti: il sussidio, unito a qualche "lavoretto" per lo più part time e in nero, hanno quasi completamente "impantanato" in molte zone d'Italia le prospettive di trovare un lavoro.
E in difesa del reddito di cittadinanza si è speso anche il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, anche se ha ammesso la necessità di miglioramenti e correttivi:
"Senza il reddito di cittadinanza questo Paese durante la pandemia avrebbe avuto un disastro di carattere sociale".
L'ammissione di Confindustria
E del resto, al di là di queste anomalie, anche la disamina del presidente di Confindustria Carlo Bonomi è stata eloquente al riguardo, quasi una vera e propria ammissione di colpa:
"Siamo in un periodo storico ed economico dove molti imprenditori pagano i giovani così poco che i 500 euro del reddito di cittadinanza in effetti fanno concorrenza".
La proposta di Conte e quella leghista
Ecco perché a fronte di una tale "fotografia", l'ex premier Giuseppe Conte è tornato alla carica, chiedendo alla maggioranza di Governo "una prova di responsabilità e coesione, per approvare tutti insieme il salario minimo".
Nel frattempo, in attesa di vedere chi risponderà all'appello dell'attuale leader del Movimento 5 Stelle, la Lega attraverso il ministro al Turismo Massimo Garavaglia ha rilanciato l'idea del "cumulo parziale":
"La proposta è di dimezzare il reddito di cittadinanza se si fa un lavoro stagionale, non perderlo del tutto, così non ci sono più scuse".
Un'altra mazzata: il blitz della Guardia di Finanza
Intanto, un'altra mazzata al reddito di cittadinanza è arrivata dall'operazione conclusa nelle scorse ore dalla Guardia di Finanza di Catania.
Le Fiamme Gialle dell'isola hanno denunciato 21 persone che hanno percepito indebitamente il reddito di cittadinanza, per un danno alle casse dello Stato stimato in oltre 225 mila euro.
Sotto la lente le scommesse on line. Secondo quanto emerso dalle indagini, le persone denunciate "avrebbero movimentato sui conti di gioco online a loro intestati rilevanti somme di denaro, ritenute dagli investigatori non congrue rispetto al loro reddito e avrebbero omesso di dichiarare vincite ottenute per oltre 3,7 milioni di euro".