La reazione degli amici del giovane No vax che si strappava il casco
Luigi Cossellu è morto a 28 anni. Chi gli voleva bene ricorda sui social che il Covid esiste eccome: "Non è solo un'influenza". E a Ferrara è deceduto Roberto Marescotti, medico 64enne che definiva i virologi "pseudoscienziati".
Luigi Cossellu, 28enne di Terracina, in provincia di Latina, era arrivato il 16 gennaio 2022 in ospedale in condizioni già molto gravi, a causa del Covid. Il giovane, convinto No vax, inizialmente aveva anche rifiutato le cure. Nei giorni successivi la situazione è ulteriormente precipitata: i medici hanno tentato il possibile, ma dopo pochi giorni di terapia intensiva nel reparto del Santa Maria Goretti a Latina, dove era stato trasferito, ha perso la vita per un’embolia polmonare generata dal virus. Di questa morte incomprensibile e difficile da accettare resta ora il ricordo dei suoi tantissimi amici, che sui social affollano la bacheca del giovane, non nascondendo anche l'amarezza verso coloro che negano ancora l'esistenza o la gravità di questa malattia.
Muore a 28 anni di Covid: non era vaccinato
Luigi non era vaccinato nonostante alcune condizioni di fragilità che lo ponevano fra i soggetti a rischio. Medesima scelta fatta anche dal padre 55enne del ragazzo, anche lui ricoverato in gravi condizioni a causa del Covid.
Gigi, come lo chiamavano gli amici, si sarebbe anche strappato il casco per l'ossigeno, ma i medici sarebbero riusciti a convincerlo a rimetterlo.
"Quando i no vax giungono in ospedale non sono mai ai primi sintomi. Sono già gravi perché c’è da parte loro la negazione della malattia", ha commentato il direttore generale della Asl di Latina, Silvia Cavalli.
Gli amici: "Non è un'influenza"
I tantissimi amici di Terracina di Luigi stanno affollando i social con messaggi di cordoglio per il 28enne. Ermanno scrive:
"Gli amici muoiono. Nonni papà ragazzi amici portati via dal Covid tanto non esiste è solo un influenza ditelo alle famiglie che hanno perso un parente caro, potete fare quello che volete il risultato è la fine della vita. Che la terra ti sia lieve Luigi".
Chi gli voleva bene sta organizzando una raccolta fondi per il funerale. Sui social network sono state indicate le modalità per inviare i soldi per la cerimonia funebre. Accanto alle condoglianze, però, sono tanti i conoscenti che hanno ribadito l'importanza del vaccino, sempre con toni rispettosi nei riguardi della tragedia.
Il medico che definiva il virus "una fantasia" e l'appello per i suoi cani
A Ferrara, invece, è deceduto Roberto Marescotti, 64 anni, medico, che aveva definito il virus "una fantasia" e sui palchi delle manifestazioni No vax e in Rete chiamava i colleghi "pseudoscienziati". Aveva scritto un volume chiamato "Un mostro chiamato virus" e faceva parte del movimento "No paura day".
Era stato sospeso dall'Ordine e una volta che si era contagiato aveva iniziato a curarsi con metodi "artigianali". Una volta che si è aggravato, però, i parenti hanno allertato il 118.
Portato in ospedale, è stato ricoverato in Terapia intensiva al Sant'Anna di Cona, ma le sue condizioni sono rimaste gravissime sino al decesso, sopravvenuto il 18 gennaio.
Sui social network è scattato il tam tam per adottare i suoi due cani, rimasti privi del padrone.
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