In Brianza

Intimidazione No Vax: feci sull'auto di una dottoressa e di una farmacista

"E’ stato un gesto contro la nostra categoria, nessuno merita questo trattamento".

Intimidazione No Vax: feci sull'auto di una dottoressa e di una farmacista
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Due vetture imbrattate di feci nella stessa sera a Bovisio Masciago, in provincia di Monza e Brianza: "E’ stato un gesto contro la nostra categoria, però nessuno merita questo trattamento", l'amara reazione di una dottoressa e di una farmacista.

Imbrattate di feci le auto di una dottoressa e di una farmacista

E' successo martedì sera in un parcheggio. Una scena inquietante che ha suscitato nelle due donne paura e sconcerto.

"C’erano feci dappertutto, sotto la maniglia della portiera e su tutto il parabrezza – ha spiegato la farmacista  rimasta vittima di questo vandalismo, preferendo restare anonima – In quel momento non mi sono fermata a guardare chi ci fosse vicino. Ho pensato inizialmente si fosse trattato di una ragazzata. Così ho preso un fazzoletto, ho pulito quello che riuscivo e sono entrata in macchina. A quel punto ho azionato i tergicristalli e sono andata alla ricerca di un autolavaggio aperto 24 ore su 24".

Un gesto che fa male

Come racconta Prima Monza, solo successivamente la farmacista ha scoperto che la dottoressa Elisabetta Comelli, medico di famiglia, che ha lo studio proprio a fianco, aveva subito lo stesso attacco:

"A quel punto  ho pensato che non si è trattato di una casualità, di uno scherzo di cattivo gusto – ha ammesso la donna – La cosa che mi preoccupa è che sicuramente le due auto non sono state scelte a caso. Qualcuno ha controllato i nostri spostamenti e ha compiuto questo gesto a colpo sicuro".

"E’ stato un gesto contro la nostra categoria. E’ un periodo difficile, di stress per tutti, anche per noi che lavoriamo in questo ambito. Mi è sembrato che qualcuno volesse trovare un capro espiatorio. Non abbiamo fatto male a nessuno, però, e nessuno merita questo trattamento" ha concluso la farmacista amareggiata.

Non è la prima volta

Nel corso dei mesi sono diversi i blitz messi a segno da contestatori: si va dal sabotaggio di qualche hub vaccinale a vandalismi assortiti, come nell'ultimo caso a Nembro, paese della bergamasca Val Seriana che durante la prima pandemia è divenuto simbolo del martirio del Covid: Anonimi No vax hanno prima imbrattato il cimitero del Paese, con scritte contro il vaccino e, successivamente, hanno rivolto la loro frustrazione contro la pagina Facebook del Comune: circa 1.500 messaggi tra insulti, teorie del complotto e frasi fatte contro autorità e vaccini.

In genere si tratta di episodi isolati, malgrado a settembre Polizia Postale e Digos avessero perquisito alcune abitazioni a  Milano, Roma, Bergamo, Reggio Emilia, Venezia e Padova a seguito di un'indagine condotta dalla Procura di Milano per stanare il gruppo Telegram “I guerrieri” che progettava azioni violente da realizzare, anche con l’uso di armi ed esplosivi rudimentali, in occasione delle manifestazioni "No Green pass” organizzate in tutta Italia.

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