ucciso da un missile russo

Ucraina, morto un altro italiano al fronte: è la settima vittima

Artiom Naliato, nato in Ucraina ma cresciuto nel cuore del Veneto, a Tribano, ha perso la vita a 21 anni

Ucraina, morto un altro italiano al fronte: è la settima vittima
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Aveva solo 21 anni Artiom Naliato, nato in Ucraina ma cresciuto nel cuore del Veneto, a Tribano, dove era stato adottato da una famiglia italiana all’età di nove anni. Lunedì 21 luglio 2025, il giovane ha perso la vita in un bombardamento russo che ha colpito in pieno la mensa di un centro di addestramento militare a pochi chilometri da Kiev.

Con lui sono morti anche altri volontari della Legione Internazionale, l’unità in cui si era arruolato all’inizio di giugno.

Ucraino di nascita, padovano d’adozione: muore a 21 anni a Kiev

Artiom era partito il 1° giugno 2025, lasciando la vita tranquilla costruita nel Padovano per rispondere a una chiamata interiore: quella della sua terra natale, alla quale era rimasto sempre profondamente legato. Aveva già fatto in passato viaggi in Ucraina per sostenere lo sforzo bellico e la popolazione civile, ma questa volta la scelta era definitiva. Voleva combattere, e lo ha fatto con determinazione, fino alla fine.

Appena completato l’addestramento, stava per essere destinato al fronte. Poi l’attacco: un missile ha colpito il campo militare dove si trovava, ponendo tragicamente fine alla sua vita e ai suoi sogni. Un gesto estremo, che ha lasciato senza parole la comunità di Tribano, dove Artiom era conosciuto e benvoluto.

Il dolore di una comunità

Come riporta Prima Padova, a Tribano, in provincia di Padova, la notizia della sua morte ha scosso tutti. Il sindaco Massimo Cavazzana ha voluto ricordare Artiom con parole toccanti:

“Con immensa tristezza salutiamo Artiom Naliato, che ha scelto di combattere una guerra che portava nel cuore per la libertà del suo Paese d’origine, a cui si sentiva profondamente legato. Ci stringiamo attorno al dolore della famiglia per il vuoto che lascia.”

Anche gli amici lo ricordano con affetto, primo fra tutti Kevin Maneo, collega e amico, che ha scritto un lungo e sentito messaggio:

“Ciao amico mio, sei stato un grande collega e fratello. Non ti dimenticherò mai. Sei morto difendendo la tua Patria, come mi dicevi sempre che avresti voluto fare, ma speravo davvero di vederti tornare con il tuo sorriso e la tua voglia di spaccare il mondo. Da oggi saremo sempre un uomo in più in ogni servizio, perché lassù ci sarai tu a vegliare su di noi. La tua luce illuminerà anche la notte più buia. Rimarrai un esempio per tutti. Anche se chiedevi sempre consigli, sono io ad aver imparato tanto da te. Mi mancherai, vola alto Artiom.”

Una veglia per l’ultimo saluto

Per ricordarlo e accompagnarlo simbolicamente nel suo ultimo viaggio, la comunità si ritroverà venerdì alle 21 nel Duomo di San Lorenzo a Conselve, per una veglia di preghiera aperta a tutti coloro che lo hanno conosciuto, voluto bene o che semplicemente vogliono rendere omaggio.

La storia di Artiom Naliato è quella di un ragazzo sospeso tra due mondi, che aveva trovato una nuova casa in Italia ma non aveva mai dimenticato le sue origini.

Gli italiani morti in Ucraina dall'inizio della guerra

  • Edy Ongaro – 46 anni, originario di Portogruaro (Venezia), noto come “Bozambo”. Ucciso nell’aprile 2022 nel Donbass da una bomba a mano
  • Benjamin Giorgio Galli – 27 anni, di Varese. Morto a settembre 2022 dopo essere ferito nel corso di combattimenti a fianco dell’esercito ucraino
  • Elia Putzolu – 27 anni, nato a Roma e cresciuto in Toscana. Schierato con forze filorusse (secondo una fonte giornalistica, errando combattendo nella regione di Donetsk) ed ucciso circa un mese dopo la morte di Galli
  • Manuel Mameli – 25 anni, cagliaritano di Selargius. Considerato disperso in azione dal maggio 2025, ma la sua morte è ritenuta probabile: sarebbe stato colpito da un drone russo nei pressi di Pokrovsk
  • Antonio Omar Dridi – 34 anni, originario di Palermo. Risultava disperso dal marzo 2025; successivamente confermata la sua morte dal gruppo volontario Memorial
  • Thomas D'Alba - 40 anni, di Rescaldina (Milano). Musicista e insegnante, si era arruolato per combattere in Ucraina contro l'invasione russa. È morto nella regione di Sumy.

Morto in Ucraina anche Massimiliano Galletti: 59 anni, volontario soccorritore, non combatteva ma prestava servizio vicino a Kiev. Morto nel novembre 2024 per le ferite causate da munizioni RPG.

Incerta ancora la sorte di Angelo Costanza, 42 anni, di Favara ma residente in Belgio. Arruolato nell’esercito ucraino, la sua morte è stata annunciata nel novembre 2024. Secondo alcune versioni, sarebbe stato catturato anziché ucciso.