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Il Decreto bollette non fermerà l'aumento dei costi di luce e gas: ecco di quanto saliranno nei prossimi mesi

Non bastano altri 5,5 miliardi di euro per frenare l'incremento delle spese.

Il Decreto bollette non fermerà l'aumento dei costi di luce e gas: ecco di quanto saliranno nei prossimi mesi
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Il Decreto energia è arrivato e il Governo ha messo sul piatto altri 5,8 miliardi di euro per frenare il caro bollette. Ma questo sforzo non basterà ad alleviare il peso del caro bollette su famiglie e imprese.

Cosa prevede il Decreto energia

Il Decreto è stato presentato dal premier Mario Draghi venerdì, ma cosa prevede in concreto? Si tratta di otto articoli per un investimento totale di 5,8 miliardi di euro. Ma cosa prevede di preciso sul fronte bollette? Vediamolo in modo chiaro:

  • Proroga dell’azzeramento delle aliquote relative agli oneri generali di sistema sia per le utenze domestiche e sia per le imprese;
  • Riduzione del 5% dell'Iva sul gas
  • Bonus sociale per le famiglie con ISEE di circa 8,625 euro o di 20.000 nel caso di famiglie numerose;
  • Credito d’imposta per le imprese energivore e gasivore pari al 20% delle spese sostenute per l’energia e al 15% di quelle per il gas metano acquistati nel secondo trimestre
  • Semplificazione per l’installazione di impianti fotovoltaici.
  •  Aumento della produzione nazionale di gas (l’obiettivo è passare dagli attuali 3,2 miliardi metri cubi annui ad almeno 5 miliardi portando  le capacità di stoccaggio nazionali disponibili  a un livello di riempimento di almeno il 90%  per aumentare la sicurezza delle forniture

Ma non basterà a frenare gli aumenti

Questo intervento, sommato ai precedenti, basterà  a frenare gli aumenti? La risposta purtroppo è no. A spiegare il perché è la Cgia di Mestre.

Rispetto al 2019, ha infatti stimato per il primo semestre di quest’anno un aumento del costo delle bollette di luce e gas di 44,8 miliardi di euro, di cui 15,4 in capo alle famiglie e 29,4 alle imprese. Se dall’importo complessivo (44,8 miliardi) storniamo le misure di mitigazione messe in campo con la legge di Bilancio 2022 (3,8 miliardi), quelle introdotte nel decreto per il contrasto ai rincari energetici del 21 gennaio scorso (1,7 miliardi) e i 5,5 miliardi dell'ultimo intervento (importo, quest’ultimo, al netto degli aiuti erogati a Regioni e enti locali), l’extra costo da pagare rimane di 33,8 miliardi di euro: 8,9 sulle spalle delle famiglie e 24,9 su quelle delle aziende.

Ma di quanto aumenteranno ancora le bollette? Nel secondo trimestre la Cgia stima che le famiglie spenderanno il 5,1% in più e le imprese l'11,9% considerando già le misure di mitigazione. Nel terzo trimestre, infine, l'aumento per le famiglie arriverà all'8,9% mentre le imprese vedranno un incremento dei costi del 24,9%.

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"Bisogna essere più incisivi"

Secondo la Cgia bisognerebbe essere più incisivi, seguendo l'esempio di altri Paesi europei:

"Sebbene in questo primo semestre dell’anno il Governo Draghi abbia erogato ben 11 miliardi di euro per raffreddare i rincari energetici a famiglie e imprese, gli incrementi di prezzo delle bollette sono talmente importanti che il saldo da pagare rimane comunque spaventosamente elevato. Per questo  il Governo dovrebbe essere più incisivo, così come hanno fatto molti altri Paesi europei. Spagna e Francia, ad esempio, hanno imposto dei tetti agli aumenti delle bollette per un periodo temporaneo. Polonia, Portogallo, Grecia, ed Estonia, invece, hanno previsto anche sconti o azzeramenti totali delle tariffe di rete, rinviandone nel tempo gli aumenti o ponendoli a carico del bilancio dello Stato".

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