caduta dell'impero

Chiara Ferragni: perdite milionarie e patrimonio azzerato. Oggi le assemblee decisive

Fenice ha registrato ricavi per 11-12 milioni di euro nel 2023, ma nel 2024 il fatturato sarebbe crollato sotto i 2 milioni, accumulando perdite complessive di 10 milioni in due anni

Chiara Ferragni: perdite milionarie e patrimonio azzerato. Oggi le assemblee decisive
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Giornata decisiva per il futuro delle società dell'imprenditrice digitale che, dopo il padoro-gate, hanno registrato perdite milionarie.

Chiara Ferragni: perdite milionarie e patrimonio azzerato

Oggi, 10 marzo 2025, si terranno due assemblee cruciali per Fenice, la società che detiene i marchi di Chiara Ferragni. Durante gli incontri, si procederà all'approvazione del bilancio 2023 e si discuterà di una possibile ricapitalizzazione, necessaria per far fronte alle perdite subite nell'ultimo anno.

L'appuntamento si preannuncia complesso per l'imprenditrice, il cui impero è stato scosso dal cosiddetto "pandorogate" e dalla controversia legata alla sponsorizzazione delle uova di Pasqua.

Pandoro, Ferragni

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, Fenice ha registrato ricavi per 11-12 milioni di euro nel 2023, ma nel 2024 il fatturato sarebbe crollato sotto i 2 milioni, accumulando perdite complessive di 10 milioni in due anni. La proprietà della società è suddivisa tra Chiara Ferragni, che detiene il 32,5% delle azioni, l'imprenditore Paolo Barletta con il 40% e Pasquale Morgese con il 27,5%. Tuttavia, non è scontato che i soci siano allineati sulla necessità di una ricapitalizzazione.

Attualmente, Fenice è amministrata da Claudio Calabi. Il nodo principale, secondo il Corriere, è la possibilità di garantire la continuità aziendale. I documenti che verranno presentati in assemblea sembrerebbero indicare che l'azienda possa proseguire la propria attività, ma uno dei soci non sarebbe pienamente convinto, viste le difficoltà che Ferragni sta affrontando nel recuperare la propria immagine, elemento centrale del business.

La crisi

La crisi ha avuto un impatto evidente sui conti della società. Il brand dell'influencer ha generato meno di 2 milioni di euro di fatturato nel 2024, con perdite che si aggirano intorno ai 10 milioni. La necessità di contenere i costi ha portato a un drastico ridimensionamento dell'organico, con il numero di dipendenti dimezzato da sedici a otto. Inoltre, Fenice ha abbandonato i suoi uffici per trasferirsi nella sede della holding Sisterhood, di proprietà dell'ex moglie di Fedez.

Pasquale Morgese, in particolare, nutre dubbi sul futuro della società, considerando che il marchio Chiara Ferragni rappresenta il suo unico asset. Nonostante i documenti ufficiali garantiscano la continuità aziendale, alcuni soci suggeriscono nuove strategie per rilanciare il brand. Tra le ipotesi al vaglio vi è l'espansione nei settori del make-up, della gioielleria e della pelletteria, con un focus sui mercati internazionali.

12 mesi in caduta

Il 2024 è stato un anno turbolento per Chiara Ferragni, segnata non solo dallo scandalo del "pandorogate", ma anche dalla separazione dal marito Fedez.

cosa è successo tra chiara ferragni e fedez a sanremo
Lite Ferragni Fedez a Sanremo

Questi eventi hanno avuto un impatto significativo sulla sua popolarità, con una continua perdita di follower e collaborazioni. Nei dodici mesi successivi alla sanzione dell’Autorità della Concorrenza e del Mercato, l'influencer ha perso oltre un milione di follower su Instagram, mentre Fedez ne ha persi circa 850 mila. Anche Balocco, l’azienda produttrice dei pandori al centro della vicenda, ha registrato un calo significativo di seguaci, come evidenziato dallo studio di Arcadia intitolato "Cosa rimane del pandoro-gate".

Commenti
Antonio

Dalle stelle alle stalle.....nulla dura x sempre

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