Scivola durante l'escursione in montagna: 26enne muore sotto gli occhi della fidanzata
Ad Auronzo un giovane slovacco ha perso l'equilibrio ed è scivolato in un dirupo. Purtroppo per lui non c'è stato nulla da fare
Una gita sui monti del Cadore, un momento di pace e relax, poi all'improvviso la tragedia. Un giovane di 26 anni, di nazionalità slovacca, è morto dopo essere precipitato dal Sentiero Bonacossa sotto gli occhi della fidanzata.
Scivola in montagna: muore a 26 anni davanti alla fidanzata
La tragedia si è consumata nel pomeriggio di martedì 8 agosto 2023. Come racconta il nostro portale locale Prima Belluno, i due ragazzi si trovavano sul sentiero quando all'improvviso lui è scivolato, perdendo la vita.
Ad allertare i soccorsi è stata proprio la compagna. Subito in cielo si è alzato l'elicottero del Suem, che è andato alla ricerca del giovane straniero. Arrivato prima di Forcella Rin Bianco, il personale del 118 ha notato il corpo del ragazzo, che si trovava una quarantina di metri sotto il sentiero nel tratto non autorizzato. Sbarcati con il verricello tecnico di elisoccorso ed equipe medica, non è restato altro che constatare il decesso del ragazzo, dovuto ai traumi riportati.
Con il supporto di due soccorritori della Guardia di finanza di Auronzo trasportati in quota dall'eliambulanza, la salma è stata imbarellata, recuperata e portata a valle per essere affidata al carro funebre.
Tragedia in montagna: precipita escursionista a Brescia
Nelle stesse ore, un'altra tragedia si è verificata in montagna, questa volta in Lombardia. In provincia di Brescia, un escursionista di cinquant'anni è morto precipitando in una gola di circa 10 metri. L'uomo stava percorrendo un sentiero nel comune di Borno a est della Cima Moren quando per cause da chiarire è precipitato.
Ad intervenire sul posto l'elisoccorso alzatosi in volo da Sondrio e i tecnici del Cnsas. Purtroppo però l'intervento dei soccorritori è stato vano: l'escursionista è deceduto.
La tragedia di Andrea Mazzetto
La storia del 26enne slovacco ne ricorda un'altra dell'estate scorsa accaduta sempre in Veneto, ad Asiago. Lì il 30enne Andrea Mazzetto aveva perso la vita dopo essere precipitato in un dirupo sotto gli occhi atterriti della compagna.
La vicenda, oltre alla sua grande drammaticità, era giunta all'attenzione dell'opinione pubblica per la dinamica con cui si era verificata: il 30enne originario di Rovigo era deceduto dopo che si era proposto di andare a recuperare il cellulare (che inizialmente si credeva fosse della fidanzata, ma che invece era suo) che era caduto poco prima.
Il giovane era precipitato per circa 200 metri, e per lui non c'è stato nulla da fare.