Doppia aggressione a Firenze

Picchia il compagno e pure il soccorritore 18enne che lo sta caricando sull'ambulanza

Il volontario 18enne si è frapposto tra i due rimediando una frattura del bacino e un rigonfiamento della milza. Prognosi di 25 giorni (di cui 15 immobile a letto)

Picchia il compagno e pure il soccorritore 18enne che lo sta caricando sull'ambulanza
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Un violento litigio, finito con un confronto fisico piuttosto acceso, tanto che lui ha avuto bisogno di essere soccorso da un'ambulanza. Ma lei aveva ancora qualcosa da dirgli ed è salita sul mezzo di soccorso. E a farne le spese è stato un volontario diciottenne del 118, colpito a sua volta e finito in ospedale con una prognosi di 25 giorni. E' successo a Firenze.

Picchia il compagno e pure il soccorritore dell'ambulanza

La chiamata ai soccorsi era scattata nella serata di domenica 4 settembre 2022. Al termine di una violenta lite tra due conviventi, lui aveva avuto la peggio. Sul posto è quindi stata inviata un'ambulanza della Pubblica assistenza Humanitas Firenze Nord, sulla quale - tra gli altri - c'era in servizio il volontario diciottenne.

Quando i soccorritori hanno stabilizzato il paziente e lo stavano caricando sull'ambulanza, però, è ricomparsa la donna che ha tentato di salire sul mezzo di soccorso per proseguire nella lite. Il volontario, d'istinto, si è frapposto tra i due, beccandosi un pugno all'addome che lo ha fatto cadere a terra.

Prognosi di 25 giorni

Il ragazzo è stato dunque caricato a sua volta sull'ambulanza e trasferito dai colleghi al Pronto soccorso di Careggi. Qui i medici gli hanno diagnosticato una frattura del bacino e un rigonfiamento della milza. La prognosi è di 25 giorni, di cui 15 da trascorrere immobilizzato nel letto.

Soccorritori aggrediti, un problema da risolvere

Quello delle aggressioni ai danni dei soccorritori è un problema che spesso torna ciclicamente. Da Nord a Sud non si contano gli episodi, tanto che anche le associazioni del soccorso e i medici degli ospedali chiedono a gran voce più sicurezza. Un passo in avanti è stato fatto in tal senso da Regione Lombardia, che ha deciso di dotare i propri soccorritori di bodycam. Uno strumento che può essere utile non solo per ricostruire eventuali aggressioni, ma anche funzionare da deterrente.

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