Ergastolo per Impagnatiello, Miatello, Seung e Hutter? Cos'è successo a processo
Da Impagnatiello, accusato dell'omicidio della compagna incinta, giudicato in grado di intendere e di volere, all'ergastolo a Gianluca Seung che ha ucciso la sua psichiatra
Nelle ultime ore, diversi casi di cronaca nazionale, di grande eco mediatica, hanno visto significative svolte a livello giudiziario.
Omicidio Tramontano: "Impagnatiello capace di intendere e volere"
Alessandro Impagnatiello era capace di intendere e di volere quando uccise, nell'appartamento di Senago, provincia di Milano, dove viveva, la compagna incinta al settimo mese Giulia Tramontano.
Come riporta Prima Milano Ovest, questa la valutazione dello psichiatra forense Pietro Ciliberti e del medico legale Gabriele Rocca nella perizia disposta e depositata nel processo a carico del 31enne ex barman che, il 27 maggio 2023, ha ucciso la donna con 37 coltellate.
La difesa dell'uomo aveva parlato di tratti di personalità di tipo paranoide e ossessivo, puntando alla grave psicopatologia. I legali della famiglia Tramontano, anche alla luce del fatto che Impagnatiello somministrò per mesi veleno alla sua fidanzata, avevano parlato di "lucido delirio".
Accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dalla crudeltà, dai futili motivi e dall'aver ucciso la convivente, di interruzione di gravidanza non consensuale e di occultamento di cadavere, Alessandro Impagnatiello rischia adesso concretamente la condanna all'ergastolo, soprattutto considerando che questa perizia ha accertato che non ci sono vizi di mente. E' attesa la sentenza, che dovrebbe arrivare nel mese di novembre 2024.
Per Angelika Hutter libertà vigilata e divieto di uscire di notte
Non andrà in carcere, ma Angelika Hutter rimarrà comunque in libertà vigilata con il divieto nelle ore notturne di uscire dalla struttura in cui è ricoverata.
Come racconta Prima Belluno, per la 33enne tedesca che il 6 luglio 2023, mentre era alla guida di un’Audi a Santo Stefano di Cadore, investì una famiglia veneziana uccidendo in un colpo solo tre persone: il figlio di due anni Mattia, il papà Marco Antoniello di 47 e la nonna Maria Grazia Zuin di 64.
Hutter, che inizialmente aveva parlato di un guasto tecnico all’auto, era stata definita dai periti del giudice “socialmente pericolosa” e affetta da un “vizio parziale di mente” ma comunque capace di partecipare al processo. Proprio questa seminfermità mentale ha permesso all’imputata di patteggiare, tramite il suo avvocato, 4 anni e 8 mesi di reclusione e sfuggire alle porte del carcere (avendo già scontato parte della pena nel carcere femminile della Giudecca e nella struttura psichiatrica veronese).
A causa della sua pericolosità sociale, tuttavia, il giudice ha disposto l’applicazione della misura di sicurezza della libertà vigilata con obbligo di soggiorno nella “Casa don Giuseppe Girelli”, in provincia di Verona, dove già si trovava ricoverata. Inoltre, Hutter dovrà seguire un programma terapeutico specifico e non potrà uscire dalla struttura nelle ore notturne, dalle 20 alle 8. Questo, almeno, finché sarà ritenuta socialmente pericolosa.
Diletta Miatello condannata per l'omicidio dei genitori
Diletta Miatello, ex vigilessa di 53 anni, è stata condannata a 28 anni di carcere per l’omicidio dei suoi genitori, avvenuto il 26 dicembre 2022 nella loro abitazione a San Martino di Lupari, provincia di Padova.
La sentenza è stata pronunciata dalla Corte d'Assise di Padova, che ha così chiuso il processo, respingendo la una richiesta di ergastolo da parte dell'accusa. Durante il processo, l'ex vigilessa aveva negato di essere la responsabile dell’aggressione, ma ha comunque ammesso il rapporto estremamente conflittuale con i genitori. La perizia psichiatrica ha evidenziato che la donna soffre di un disturbo della personalità di tipo paranoide, ma è stata ritenuta capace di intendere e di volere al momento dei fatti. La brutalità dell'omicidio è emersa chiaramente dall'autopsia, che ha rilevato numerose lesioni e fratture sul corpo della madre, colpita ripetutamente al volto e al torace, e gravi ferite al cranio del padre.
La tragedia si consumò nella casa dei genitori di Diletta, Maria Angela Sarto, 84 anni, e Giorgio Miatello, 89 anni. La donna li aggredì con estrema violenza, colpendo la madre con i cocci di un piatto rotto fino a causarne la morte per dissanguamento. Il padre, gravemente ferito durante l'attacco, è deceduto dopo due mesi di agonia in ospedale a causa delle lesioni riportate. Durante il ricovero, con un ultimo filo di voce, sarebbe riuscito a fare una rivelazione determinante alla sorella, Chiara, confermando che le accuse nei confronti dell'ex vigilessa.
Il movente del duplice omicidio sembra essere legato a delle tensioni familiari, aggravate dal ritorno di Diletta a vivere con i genitori dopo la separazione dal marito e la perdita della custodia del figlio. Le continue liti in casa, anche per questioni economiche, hanno creato un ambiente carico di tensione, testimoniato dalla badante che si prendeva cura dei genitori. Dopo aver fatto perdere le proprie tracce, l'ex vigilessa era stata rintracciata in un albergo nel Vicentino.
Omicidio della psichiatra Capovani a Pisa, ergastolo per l'ex paziente Seung
Gianluca Paul Seung, il 34enne a processo per l'omicidio di Barbara Capovani, la psichiatra aggredita nell'aprile 2023 all'esterno del Servizio psichiatrico diagnosi e cura di Pisa dove lavorava, è stato condannato all'ergastolo.
Come racconta Prima Firenze, la decisione è arrivata dopo circa due ore di camera di consiglio. Gli avvocati della difesa, Gabriele Parrini e Andrea Pieri, avevano sostenuto l’incapacità di intendere del loro assistito, chiedendo quindi una sentenza assolutoria. In subordine, se giudicato capace, chiedevano di derubricare il reato da omicidio volontario in preterintenzionale e di escludere l'aggravante della premeditazione.
Richieste non accolte dai giudici, che quindi hanno deciso per il carcere a vita. Seung è stato anche interdetto in perpetuo dai pubblici uffici ed è stato condannato al pagamento delle spese per migliaia di euro così ripartite: 220mila euro alla mamma, 300mila al compagno, 350mila alla figlia maggiore e 400mila agli altri due figli. Risarcimenti anche alle altre parti civili come la Regione, l’Asl e l’ordine dei medici.
Il videoservizio di Italia7, televisione del nostro gruppo editoriale Netweek:
In mattinata l'imputato aveva confessato, per la prima volta di fronte ai giudici, il delitto, mantenendo la linea complottista che da sempre l'aveva contraddistinto:
"Sono stato io, l’ho uccisa perché trafficava organi e aveva rapporti con la mafia. L’ho segnalato - le sue parole davanti ai giudici - ma nessuno mi ha ascoltato e allora ho deciso di fare così. Confermo con coraggio, non con spavalderia, di essere l'aggressore e di averla portata alla morte il 21 aprile 2023 a Pisa nell'ospedale Santa Chiara di fronte al reparto di Psichiatria. Ricordo anche l'orario preciso - ha detto concludendo Seung - erano le 17,53".