TRAPPOLE DELLA RETE

Nonnina amica su Facebook finta, raggiro vero: per un soffio schivata truffa da 375mila euro

La richiesta di amicizia di una dolce e innocua nonnina, poi la richiesta di un'ingente somma di denaro. Le raccomandazioni delle forze dell'ordine.

Nonnina amica su Facebook finta, raggiro vero: per un soffio schivata truffa da 375mila euro
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L'innocua nonnina "amica" su Facebook era finta, il raggiro invece assolutamente vero: tanto che alla fine è stata sventata una truffa da 375mila euro.

Il canovaccio della truffa, la richiesta di amicizia di una nonnina

Il canovaccio della truffa, rispetto ai cliché ormai consolidati è stato abbastanza singolare, anche se, come in altre occasioni puntava molto a colpire sull'emotività del momento, sui sentimenti.

Come racconta Prima il Chianti tutto è nato da una richiesta di amicizia arrivata su Facebook da un'anziana nonnina che appariva con volto dolce e rassicurante sulla foto profilo.

Una richiesta accettata in assoluta buona fede da una donna residente sul posto (a San Casciano in Val di Pesa è un comune italiano di 16 703 abitanti della città metropolitana di Firenze in Toscana), prima però che si concretizzasse il tentativo di raggiro.

L'amicizia sui social, i messaggi, la richiesta di denaro

E così le due donne hanno iniziato a parlare su Facebook, scambiarsi messaggi. "Buona giornata", "Buona domenica, tutto bene?".

Uno scambio di convenevoli favorito proprio dall'aspetto così dolce e familiare della "nonnina" nella forse la vittima "individuata" sui social vedeva l'immagine rassicurante della madre o di un familiare.

Fatto sta però che tanto generoso affetto era destinato a essere deluso amaramente.

La truffa: un'amicizia delusa, la richiesta di 375mila euro

Dopo l'instaurarsi di una solida amicizia, alla donna "vittima" della truffa è arrivata però la richiesta del prestito di una somma di denaro, non certo indifferente.

La "nonnina" come grimaldello ha usato la sua condizione di anziana, forse intenzionata a dare una mano al figlio o a un nipote.

Ma sebbene l'intento fosse stato descritto con le più nobili intenzioni, la donna ha iniziato a sospettare che la cosa "puzzasse" un po' e ha respinto ogni altra richiesta della "simpatica" nonnina.

Fine dell'amicizia? No, non c'era probabilmente mai stata. Di certo, truffa sventata.

Le truffe sui social

Quel che è certo è che il fenomeno delle truffe on line è in continua ascesa ed evoluzione. Comprese quelle cosiddette "romantiche", che fanno appunto leva sull'empatia, sull'ingenuità, sulla buona fede delle persone.

Queste ultime nel 2021 hanno avuto un incremento del 118 % rispetto ai casi trattati nel 2020.
Si tratta di uno dei raggiri più dolorosi di cui si può cader vittima in quanto, colpendo la sfera dei sentimenti, ferisce il desiderio di felicità, lasciando l’amaro in bocca per essere stati manipolati nel peggiore dei modi, creando un danno psico-fisico oltre a quello economico.

Le vittime "prescelte"

In generale i criminali contattano la vittima sui social, inviando una richiesta di amicizia ed utilizzando immagini di uomini e/o donne molto avvenenti che si presentano spesso come imprenditori o militari in servizio in Paesi territori di guerra, o comunque con posizioni lavorative di alto livello, e che fanno credere alla vittima di essere single, vedovi/e  o separati/e.

In altri casi si presentano come persone che hanno bisogno di cure e quindi richiedono denaro.

Le raccomandazioni delle forze dell'ordine tengono conto anche dell'evoluzione dei tempi. Eccole riassunte:

  • controllare su un comune motore di ricerca il nome e le immagini del profilo delle persone che ci richiedono questo tipo di attenzioni, verificando che non vi siano già segnalazioni da parte di altri utenti;
  • diffidare di coloro che inviano messaggi utilizzando un italiano spesso sgrammaticato;
  • non fidarsi di chi chiede denaro con insistenza; denunciare ciò che sta accadendo, astenendosi dal pagare qualsiasi somma di denaro.
  • di essere estremamente cauti con le persone che non si conoscono fisicamente chiedendo, eventualmente, un parere ad una persona di fiducia su quanto sta accadendo e ci vede coinvolti direttamente.
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