Giovani eroine

Amiche 13enni salvano la vita a un anziano colto da infarto col massaggio cardiaco imparato a scuola

Tre studentesse delle medie sono prontamente intervenute, salvando la vita a un 80enne colto da malore mentre era dal panettiere

Amiche 13enni salvano la vita a un anziano colto da infarto col massaggio cardiaco imparato a scuola
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Erano in attesa dell'autobus per andare a scuola e si sono fermate in coda fuori dal panificio per comprare la merenda. Quando all'improvviso hanno sentito la commessa urlare e chiedere aiuto. A quel punto, senza pensarci, sono entrate e hanno trovato un uomo a terra colto da un infarto. E loro si sono subito messe all'opera, chiamando i soccorsi e - in attesa dell'ambulanza - praticandogli il massaggio cardiaco e salvandogli la vita. Non stiamo parlando di navigate soccorritrici, ma di tre tredicenni, che non hanno avuto paura a mettere in pratica le lezioni di primo soccorso ricevute a scuola.

Anziano colto da infarto salvato da tre tredicenni

Erano circa le 7.30 del mattino e le tre ragazze, Azzurra, Emma e Sara, stavano aspettando il pullman a Villazzano, fuori dal panificio trentino, in attesa di andare a scuola a Gabbiolo, dove frequentano la terza media. A un certo punto la loro attenzione è stata attirata dalle grida di aiuto della commessa, dopo che un cliente ottantenne si era accasciato al suolo colto da un infarto.

A quel punto le tre ragazzine sono entrate in azione: una di loro ha allertato il 112 mentre le altre due a turno hanno praticato il massaggio cardiaco all'uomo.

L'arrivo dei soccorritori

Poco dopo è arrivata l'ambulanza e l'uomo è stato preso in carico dai soccorritori, che lo hanno accompagnato in ospedale, dove le sue condizioni sono state stabilizzate. Questione di pochi minuti, ma che sono risultati probabilmente decisivi per salvare la vita dell'anziano, come gli stessi operatori del soccorso hanno detto alle ragazze, ringraziandole.

Poi, ancora con l'adrenalina a mille, sono andate a scuola, per una giornata come tutte le altre...

Merito delle lezioni a scuola

Proprio grazie alla scuola le tredicenni sono riuscite a salvare la vita all'uomo. Il figlio di una delle professoresse è infatti un medico che ha tenuto dei corsi di primo soccorso agli alunni. E evidentemente loro tre erano state particolarmente attente...

Il bimbo di 7 anni che salva la vita al papà

Una vicenda che ne ricorda un'altra avvenuta sempre in Trentino, con un altro giovanissimo eroe protagonista.  E' successo ad agosto 2023 a Bolzano, dove un uomo di 58 anni ha accusato un infarto mentre si trovava in auto con il figlio. Il bimbo - forse con l'incoscienza tipica della sua età - quando ha visto il padre avere un malore al volante ha tirato il freno a mano della vettura, preso il cellulare e chiamato il 112, salvandogli di fatto la vita.

Erano circa le 17 di Ferragosto quando padre e figlio stavano viaggiando in auto in via Milano a Bolzano. All'improvviso, però, il padre  ha accusato un malore e si è di fatto accasciato sul volante. Immaginate di trovarvi al posto del passeggero: difficile pensare di non farsi prendere dal panico per un adulto, figurarsi per un bambino così piccolo. Eppure lui ha agito come un esperto del settore. In un lampo si è gettato sui pedali, togliendo il piede del padre dall'acceleratore, poi, ha schiacciato con le mani il pedale del freno e infine ha bloccato l'auto tirando il freno a mano.

La chiamata al 112

E fin qui già staremmo parlando di qualcosa di eccezionale. Ma poi si va decisamente oltre. Sì, perché il bambino ha preso il cellulare del papà - in quel momento privo di sensi - e ha composto il 112 sulla tastiera spiegando agli operatori cosa era successo dando la posizione esatta in cui si trovavano e permettendo così l'invio immediato di un'ambulanza e un'automedica e l'immediato trasporto in ospedale che ha salvato la vita del papà.

Lo scout 17enne eroe col defibrillatore

Un altro episodio simile era avvenuto in estate 2023 in Toscana. Era il 7 luglio 2023 e nei locali della parrocchia di San Marco, provincia di Arezzo, si stava svolgendo una festa.

Un gruppo di scout, bambini e genitori, stava festeggiando, quando uno dei genitori, Marcello di 55 anni, si è accasciato colpito da infarto. Tutti si sono subito resi conto del dramma. Ma a prendere subito la situazione in mano sono stati i giovanissimi dello staff scout, che si sono coordinati per dare soccorso.

In particolare un 15enne ha chiamato il 118 e l'ambulanza, una 17enne ha preso i bambini più piccoli spaventati e li ha allontanati, mentre Alessandro Dioni, quasi 17 anni, ha afferrato un defibrillatore, attaccato al muro della chiesa, ha fatto allontanare tutti per agire in sicurezza ed ha eseguito le pratiche imparate a scuola.

 

Il cuore è ripartito, ma solo per un attimo. Di scariche ne serviranno altre due, fino all'arrivo del 118:

"Ho effettuato tre scariche - ha raccontato il 17enne - il cuore di questo signore ha ripreso a battere, poi ho praticato un massaggio cardiaco mentre contemporaneamente è arrivato il mezzo del 118. Ho fatto come ho imparato al corso che ho frequentato".

Il racconto di quegli attimi

Alessandro Dioni, pochi giorni dopo quanto accaduto, durante un'intervista a Italia 7, ha raccontato la grande paura di quegli attimi, ma anche il sangue freddo con cui è stata affrontata e gestita la situazione.

"Eravamo tutti insieme a parlare in fondo al parcheggio della chiesa, quando abbiamo sentito gridare - ha ricordato Alessandro ai microfoni di Italia 7 - Io e miei amici siamo corsi a vedere. Io sono andata subito da Marcello, mentre un altro animatore è andato a portare via i bambini per metterli al sicuro. Mi sono avvicinato e ho sentito il polso. Il battito debolissimo".

"Non faccio il volontariato, ha raccontato alle telecamere di Italia 7. Ha la voce ferma Alessandro, anche se dall'emozione nel ricordare quei momenti si percepiscono tutti i suoi 16 anni di coraggio e di intraprendenza.

"Sono un ragazzo che frequenta il liceo classico di Arezzo. Lì sono tre anni che facciamo il Bls. Ho agito semplicemente. Ho pensato che qui se non si fa qualcosa finisce in tragedia".

Lucidità e determinazione.

"Ho iniziato prima con il massaggio cardiaco, poi ho chiesto se ci fosse un defibrillatore - ha spiegato ancora - Sono corso al muro della chiesa per prenderlo. Ho applicato le placche e avviato la macchina. Ho premuto il pulsante e ho sentito il corpo vibrare".

La commozione per quanto accaduto è arrivata dopo che il 55enne è stato portato in ospedale:

"Lì per lì non ci ho pensato molto. Ho iniziato a realizzare quando l'hanno portato via. Mi sono commosso. Poi dopo c'è stata grande preoccupazione. Quella notte non sono riuscito a dormire. Sono crollato a notte fonda e mi sono svegliato con una foto di Marcello e i suoi figli".

Marcello ha mandato una foto dall'ospedale per dire che sta bene e che gli sarà applicato un pacemaker, poi è stato dimesso dall'ospedale.

"E' stato un intervento provvidenziale - ha commentato il responsabile del 118 dell'ospedale di Arezzo, Massimo Mandò - ma non mi stupisce perché con i nostri corsi abbiamo creato una bella sensibilità e soprattutto persone anche giovanissime in grado di salvare una vita".

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