Aggressione omofoba a dei minorenni con petardi e inni al duce
Le vittime hanno intenzione di sporgere denuncia.
"Conoscete Benito Mussolini? Sapete che vi brucerebbe tutti?". E' iniziata così l'aggressione omofoba nei confronti di un gruppo di minorenni a Ferrara. L'episodio, successo pochi giorni dopo lo stop al Ddl Zan, riporta all'attenzione dell'opinione pubblica l'argomento della tutela degli omosessuali.
Aggressione omofoba a Ferrara
Le immagini sono state postate in un video su TikTok e hanno fatto immediatamente il giro del web, innescando un'inevitabile discussione.
IL VIDEO DELL'AGGRESSIONE:
L'aggressione non si è limitata alle parole. In sottofondo al video si sente il rumore di alcuni petardi che scoppiano, lanciati contro le vittime, tutte minorenni e omosessuali.I fatti sono avvenuti in pieno pomeriggio. Un gruppo di ragazzini della comunità Lgbt si trovava in zona Duomo, quando è stata aggredita da altri giovani, che hanno iniziato a insultare e a inneggiare al duce.
Le vittime sono riuscite a dileguarsi prima che la situazione degenerasse, ma una di loro ha registrato un video che sui social ha fatto decisamente scalpore.
La testimonianza di una mamma
A ricostruire la vicenda ci ha pensato una mamma di una delle ragazzine aggredite: secondo il suo racconto gli aggressori sarebbero alcuni ragazzi più grandi - tra i 17 e i 25 anni - che generalmente stazionano nelle zone del centro cittadino, dove è avvenuto il fatto.
La donna ha raccontato l'accaduto ai Carabinieri, intervenuti sul posto, e ha portato la questione all'attenzione dell'Arcigay Ferrara che si è messa a disposizione per eventuali supporti legali, visto che c'è l'intenzione di presentare denuncia.
Il Ddl Zan bocciato
La vicenda non può che rimandare alle recentissime polemiche sullo stop al Ddl Zan. Da una parte c'è chi sostiene fosse necessario per prevenire le aggressioni omofobe, dall'altro chi invece ritiene che gli omosessuali siano già tutelati dalla legge. Dopo lo stop - con voto segreto in Senato - a Milano diecimila persone si sono radunate all'Arco della pace per protestare, e anche sui social numerosi vip (e non solo) hanno espresso contrarietà. La questione è comunque destinata a far discutere ampiamente.
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