Un autunno così freddo non si vedeva da 30 anni: no, non è un ritorno a "quando si stava meglio"
Gli esperti concordano: questo clima ricorda le temperature degli anni Novanta (che poi dovrebbero essere quelle "giuste")
Un'autunno freddo. Più freddo delle medie a cui ci siamo abituati negli ultimi anni - con quelle ottobrate miti dove, alla prima occhiata di sole pomeridiano, si poteva ancora azzardare una T-shirt. L'autunno 2024, invece, sempre riportare indietro le lancette del tempo a quegli "altri autunni", quelli rigidi, dove le caldarroste erano una scusa per attaccarsi alla stufa già a metà ottobre.
In arrivo l'autunno più freddo degli ultimi 30 anni
Settembre 2024 è stato fra i più freddi degli ultimi trent’anni, con un termometro che anche nei primi giorni di ottobre ha fatto segnare minime al di sotto dei dieci gradi. Gli esperti concordano: questo clima ricorda le temperature degli anni Novanta (che poi dovrebbero essere quelle "giuste"). A conferma dell'eccezione arriva anche la neve a Nordest: montagne già imbiancate; lì è già l’autunno con più precipitazioni dal 1994.
Molti climatologi, date le premesse, si aspettano un autunno particolarmente freddo e piovoso, più simile a quelli di qualche decennio fa, quando l’autunno si manifestava con temperature più rigide già da settembre. Negli ultimi anni, a causa dei cambiamenti climatici, l’Italia ha vissuto estati più lunghe e autunni più miti, ma la situazione attuale suggerisce che potremmo essere di fronte a un’inversione di tendenza. Gli esperti sono preoccupati che questo raffreddamento precoce possa protrarsi per tutto l’autunno, soprattutto se l’alta pressione continuerà a rimanere lontana dal territorio italiano, favorendo l’arrivo di altre perturbazioni.
Il risultato dei cambiamenti climatici
Stagioni impazzite, bruschi cali (o innalzamenti) della temperatura, siccità imperterrita in alcune Regioni, danni alle colture con nubifragi improvvisi e allagamenti in altre, come dimostrano le recenti devastazioni in Emilia Romagna, Lombardia e Toscana.
Il freddo non farà che peggiorare le cose
E per coloro che sono tentati di derubricare il fenomeno in chiave ottimistica "sono finalmente tornati gli autunni rigidi", no, purtroppo non è così. Questa tendenza, infatti, determinerà un'accensione massiccia, e in alcuni casi preventiva rispetto ai calendari nazionali, del riscaldamento.
Provocando, ca va sans dire, ulteriore inquinamento. In Italia il riscaldamento degli edifici residenziali, commerciali e pubblici pesa sulle emissioni di CO2 per oltre il 17,7%, secondo i dati di Ispra. 17,5 milioni di abitazioni sono riscaldate con gas metano. Dal settore residenziale proviene il 53% delle emissioni di PM10, dagli edifici il 18% delle emissioni climalteranti.
Non è decisamente un ritorno "a quando si stava meglio". A confermare il fatto che stiamo toccando troppi estremi, un altro dato da non dimenticare: gli scorsi mesi di giugno e agosto sono stati i più caldi mai registrati e nel complesso, l'estate boreale 2024 (ovvero giugno-luglio-agosto) è stata la più calda di sempre. E' quanto ha confermato Samantha Burgess, vicedirettrice del Copernicus Climate Change Service, il servizio europeo sul clima.