E' arrivato il momento

Quando si può accendere il riscaldamento: le date in tutti i Comuni d'Italia

Se avete freddo dovrete attendere ancora soltanto poche ore...

Quando si può accendere il riscaldamento: le date in tutti i Comuni d'Italia
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Il maltempo degli ultimi giorni, soprattutto al Nord, ha fatto battere i denti dal freddo. E così in molti Comuni (principalmente in Lombardia, dove è stata sfruttata una possibilità concessa dalla Regione da qualche anno in occasione di eventi atmosferici particolari) l'accensione dei riscaldamenti è partita con qualche giorno d'anticipo. Ma ora anche i più freddolosi potranno finalmente stare tranquilli: è (quasi) arrivato il momento di accendere il riscaldamento.

E' bene sapere che ci sono delle regole per il funzionamento dei riscaldamenti, e ci sono delle date (e degli orari) ben precisi.

Quando si può accendere il riscaldamento nei vari Comuni d'Italia

La questione che riguarda sia coloro che hanno il riscaldamento autonomo sia coloro che vivono in condomini con il centralizzato.

Quello che è importante conoscere è la divisione in zone dell'Italia. Sei fasce climaticamente differenti, a seconda delle quali cambiano le date di accensione e spegnimento dei caloriferi.

Vediamo quali sono con le relative date di accensione e spegnimento dei caloriferi:

  • Zona F: all'interno della Zona F rientrano i Comuni più freddi, tra cui le province di Cuneo, Belluno e Trento. Qui gli impianti di riscaldamento centralizzati possono essere accesi (e spenti) senza alcuna limitazione.
  • Zona E:  rientrano alcuni Comuni di Lombardia e Piemonte, dell'Emilia-Romagna  e tutte le città con Gradi Giorno compresi tra 2.101 e 3.000. Ad esclusione delle province già citate, la Zone E include tra le principali: Alessandria, Aosta, Bergamo, Brescia, Como, Bolzano, Modena, Parma, Padova, Reggio Emilia, Rimini, Trieste, Gorizia, Piacenza, Ravenna, Venezia, Udine, Verona, Perugia, Rieti, Frosinone, Campobasso, L’Aquila e Potenza. Questi Comuni non sono freddi come i precedenti, ma comunque le temperature tendono a  essere molto basse. Proprio per questo motivo, la Legge prevede la possibilità di tenere accesi i riscaldamenti centralizzati dal 15 ottobre 2024 al 15 aprile 2025  per una durata giornaliera massima di 14 ore.
  • Zona D: include province con Gradi Giorno tra 1.401 e 2.100 per le quali è prevista la possibilità di tenere accesi i riscaldamenti dall'1 novembre 2024 al 15  aprile 2025 per una durata giornaliera massima di 12 ore. Nella Zona D rientrano, tra le principali, le province di: Roma, Ancona, Genova e Firenze, Pescara, La Spezia, Livorno, Grosseto, Lucca, Macerata, Pisa, Pesaro, Viterbo, Avellino, Siena, Chieti, Foggia, Matera, Teramo e Vibo Valentia.
  • Zona C:   contraddistinta da un clima più mite rispetto alle precedenti, include tutte le province con Gradi Giorno tra 901 e 1.400. Il riscaldamento può essere acceso dal 15  novembre 2024 al 31 marzo 2025, con una durata massima giornaliera di 10 ore. Tra le principali province che rientrano in questa zona ci sono Napoli, Latina, Caserta, Salerno, Bari, Brindisi, Benevento, Catanzaro, Cagliari, Lecce, Ragusa, Cosenza, e Taranto.
  • Zona B:  fascia climatica dal clima piuttosto caldo ed include le province con Gradi Giorno tra 600 e 900. I termosifoni qui possono essere accesi dall'1 dicembre 2024 al 31 marzo 2025 per un totale di 8 ore al giorno. All'interno della zona B rientrano, tra le altre, le province di: Palermo, Siracusa, Trapani, Reggio Calabria, Agrigento Messina, e Catania.
  • Zona A: in questa particolare fascia climatica rientrano  le province italiane più calde, con Gradi Giorno inferiori a 600. La Legge prevede la possibilità di accendere i riscaldamenti solamente dall'1 dicembre 2024 al 15  marzo 2025, per 6 ore al giorno. Qui rientrano solo tre Comuni: Lampedusa, Linosa, Porto Empedocle.

Non tutte le province però sono omogenee dal punto di vista climatico e dunque capita che Comuni confinanti siano inseriti in fasce diverse.

Clicca qui per l'elenco completo e scoprire quando si accendono i riscaldamenti nel tuo Comune.

Riscaldamenti accesi: le multe per chi non rispetta le regole

Chi avesse troppo freddo e decidesse di accendere prima i riscaldamenti rischia una sanzione pesante. Le multe per chi non rispetta le regole possono andare da un minimo di 500 a un massimo di 3000 euro. Ma c'è di più: a queste infatti possono essere aggiunte altre sanzioni da parte del Comuno e del condominio, per rendere ancora più pesante il conto.

Commenti
Marco

Bene. Mi farebbe piacere capire quali sarebbero le sanzioni da parte del condominio, visto che il mio amministratore continua a dire di non avere nessun potere

Beppe

Io lo accendo quando voglio.

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