Ancora polemiche in Lombardia

Turbigo, i musulmani cercano spazi per il Ramadan, ma il Comune fa orecchie da mercante. Il Tar: "Dovete rispondere"

Il diritto alla preghiera e alla propria identità religiosa è costituzionalmente garantito a tutte le minoranze religiose

Turbigo, i musulmani cercano spazi per il Ramadan, ma il Comune fa orecchie da mercante. Il Tar: "Dovete rispondere"
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Ancora querelle intorno al Ramadan. Dopo i casi, con relative polemiche, della chiusura della scuola di Pioltello e dell'oratorio brianzolo che offrirà gli spazi, è la volta, sempre in Lombardia del piccolo centro di Turbigo. Il tar ha ordinato al Comune in provincia di Milano, amministrato dal centrodestra, di dare una risposta ai musulmani, che avevano chiesto uno spazio per riunirsi e festeggiare l'evento.

Il Tar ordina al comune di Turbigo di rispondere ai musulmani che avevano chiesto uno spazio per il Ramadan

L'associazione musulmana 'Essa', aveva chiesto al Comune di Turbigo, amministrato dal centrodestra, uno spazio nel quale poter festeggiare la fine del Ramadan il 9 e 10 aprile tra le 7 e le 11. Nonostante 3 richieste in tre mesi, le istituzioni non hanno mai risposto.

Adesso la palla è passata al Tar, che ha invitato il Comune "a rispondere alla locale comunità musulmana entro le ore 14 del giorno 5 aprile 2024 alla richiesta di concessione di un luogo al chiuso o all'aperto per celebrare la festa di fine Ramadan e, nel caso di risposta negativa, avrà cura di indicare eventuali spazi che sarebbero stati idonei all'utilizzo e le ragioni della loro indisponibilità". Questo perché il diritto alla preghiera e alla propria identità religiosa è costituzionalmente garantito a tutte le minoranze religiose.

La decisione del giudice si fonda sullo statuto del Comune, secondo cui a ogni istanza gli uffici devono rispondere entro 30 giorni dalla data del protocollo. Poiché l'istanza è stata presentata il 26 febbraio, i termini sono scaduti.

La replica del sindaco di FdI

Di fronte a questa sentenza, il sindaco di Turbigo, Fabrizio Allevi, membro del partito Fratelli d’Italia, ha espresso la sua posizione:

Se la legge ce lo impone, elimineremo qualche altro evento. Ma serve anche un piano per la sicurezza,” ha dichiarato, sottolineando l’importanza di garantire un equilibrio tra le esigenze della comunità e la sicurezza pubblica.

Sindaco Allevi

La scuola di Pioltello e l'oratorio brianzolo

E come non citare la vicenda - assurta a dibattito politico nazionale con ira del tandem Salvini-Valditara e, al contrario, endorsement del presidente della Repubblica Mattarella - della scuola nell'hinterland milanese che chiuderà per il fine Ramadan?

La scuola di Pioltello

Nonostante la battaglia politica, alla fine, l'istituto è andato dritto per la propria strada.

Dopo pochi giorni dalla conferma della decisione presa dalla scuola dell'hinterland milanese, è scoppiato un nuovo caso. "Una serata di Ramadan insieme". Si intitola così l’evento organizzato dall’associazione islamica "La Pace" negli spazi dell’oratorio di via Vittorio Emanuele a Renate, comune brianzolo con meno di 4mila anime. Bufera e polemiche...ma anche un cortocircuito: Regione Lombardia è contraria all’organizzazione della cena di fine Ramadan all’oratorio...ma a proporre lo spazio ai cittadini musulmani, dove festeggiare la festività di Eid-al-Fitr, è stato il Comune guidato dalla Lega...

Don Claudio amministra due parrocchie: Renate e Veduggio

L’associazione musulmana, infatti, si era rivolta al Comune di Renate (amministrato dalla Lega). La risposta del Municipio è stata chiara: non abbiamo spazi comunali disponibili, rivolgetevi alla parrocchia dei Santi Donato e Carpoforo. A quel punto, don Claudio Borghi ha offerto la disponibilità del cortile dell’oratorio.

Quando il Carroccio ha levato gli scudi, infiammando le polemiche, il parroco ironicamente, ha ribattuto ai leghisti

"Prima me li mandate e poi mi chiedete perché li accetto? Va bene che siamo in campagna elettorale…".

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