Miracoli del progresso

Tumore distrutto in soli 3 minuti con il laser: il paziente se ne va a casa dopo poche ore

È stata utilizzata per la prima volta in Puglia una procedura micro-invasiva che utilizza una guida ecografica ed energia laser

Tumore distrutto in soli 3 minuti con il laser: il paziente se ne va a casa dopo poche ore
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Un tumore distrutto in soli 3 minuti con il laser: intervento record su un paziente di 60 anni operato per cancro tiroideo di 5 millimetri. È stata utilizzata per la prima volta in Puglia una procedura micro-invasiva che utilizza una guida ecografica ed energia laser che potrebbe davvero rivoluzionare il mondo della chirurgia oncologica.

Tumore distrutto in 3 minuti con il laser

E' il primo intervento con l'echolaser che ha portato alla termoablazione di un tumore tiroideo di 5 millimetri. Il paziente sta bene ed è stato dimesso dopo qualche ora. L'intervento è stato eseguito dal dottor Gaetano Achille, dell'unità operativa Otorinolaringoiatria e Chirurgia cervico-maxillo facciale dell'Istituto Tumori Giovanni Paolo II a Bari.

"Questo nuovo macchinario - spiega Achille - produce attraverso la fibra ottica un calore di 110 gradi che si sviluppa su un diametro di un centimetro. In passato, secondo le linee guida, era applicabile solo sui tumori tiroidei benigni, mentre adesso è possibile intervenire anche su quelli maligni. Si tratta di un intervento micro-invasivo che ha numerosi vantaggi: in caso di recidiva il paziente è comunque operabile chirurgicamente perché la termoablazione è internodulare e non altera la ghiandola. Inoltre, dà una possibilità ai pazienti inoperabili e offre una alternativa a quelli che invece si rifiutano di sottoporsi a un intervento chirurgico demolitivo".

Altre operazioni record

La medicina in cooperazione con la robotica sta facendo passi da gigante. Che dire del tumore di grosse dimensioni, 13 centimetri, che occupava gran parte del torace di una donna di 39 anni, rimosso con un intervento eccezionale, eseguito con un robot. L'ennesimo esempio di sanità all'avanguardia arriva anche dalla  Chirurgia Toracica universitaria della Città della Salute di Torino.

Sempre più spesso si utilizzano robot in sala operatoria per rendere gli interventi meno invasivi, più sicuri e senza complicanze. In questo caso la sfida era riuscire a  asportare un tumore di così grandi dimensioni, localizzato sopra il cuore e l’aorta, mediante l’utilizzo del robot, guidato dal chirurgo toracico.

Ma i casi sono- fortunatamente - sempre di più, e Torino è spesso terra di "miracoli" (medici). Qualche mese fa la giovane Cristina Jovanovic, che era affetta da un tumore maligno aggressivo, un sarcoma del torace, una massa che stava crescendo al centro del petto comprimeva metà del polmone sinistro e il cuore. Cristina però ha voluto lo stesso diventare mamma e non solo è riuscita a partorire, ma poche settimane più tardi il cancro è stato estirpato.

Cristina Jovanovic parto con tumore molinette torino

Che dire della donna che all'improvviso aveva iniziato a ingrassare, passando in brevissimo tempo da 78 a 120 chili.  Poi la scoperta shock: l'aumento di peso era dovuto a una massa tumorale di ben 42 chilogrammi, che è stata rimossa con un intervento eccezionale alla Mangiagalli di Milano.

Intervento record Mangiagalli

Il caso più recente, tornando in Piemonte, è stato il miracolo della scienza a Torino: un bimbo di 5 mesi è stata salvato grazie a un trapianto di cuore, nonostante l'organo non fosse compatibile. A fare la differenze è stato l'utilizzo - per la prima volta al mondo in un paziente pediatrico - di una rivoluzionaria macchina per l’Extra-Corporeal Membrane Oxygenation (ECMO), l’EcmoLife.

Questa apparecchiatura è in grado di sostituire temporaneamente le funzioni del cuore e del polmone, si presenta come rivoluzionaria in quanto dotata di un avanzatissimo sistema di monitoraggio che permette una continua verifica dell’efficacia del trattamento. Inoltre, la macchina è caratterizzata da una pompa centrifuga che riproduce la funzione meccanica del cuore, la cui girante ruota a velocità che può raggiungere i 4500 giri al minuto sospesa nel flusso del sangue grazie ad un campo magnetico.

Miracoli della medicina, dunque, e dell'ingegneria.

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