Grazie a un macchinario innovativo

Trapianto con un cuore non compatibile, salvo un bambino di 5 mesi

Il miracolo della scienza al Regina Margherita di Torino

Trapianto con un cuore non compatibile, salvo un bambino di 5 mesi
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Miracolo della scienza a Torino: un bimbo di 5 mesi è stata salvato grazie a un trapianto di cuore, nonostante l'organo non fosse compatibile. A fare la differenze è stato l'utilizzo - per la prima volta al mondo in un paziente pediatrico - di una rivoluzionaria macchina per l’Extra-Corporeal Membrane Oxygenation (ECMO), l’EcmoLife.

Trapianto di cuore non compatibile salva bimbo di 5 mesi

Il piccolo, un paziente torinese di 5 mesi, è stato salvato grazie ad un trapianto di un cuore, nonostante fosse incompatibile, proveniente dalla Germania.

Come spiega Prima Torino, il neonato era affetto da grave cardiopatia congenita, era portatore anche di una anomalia genetica che non consentiva all’unico ventricolo di funzionare correttamente. L’équipe della Cardiochirurgia pediatrica e delle Cardiopatie congenite (diretta dal dottor Carlo Pace Napoleone) dell'ospedale Regina Margherita della Città della Salute di Torino ha tentato con due interventi di stabilizzare la situazione, che, alla fine, è precipitata ugualmente.

Una macchina rivoluzionaria

A questo punto è stata utilizzata una nuova macchina per l’ECMO, l’EcmoLife, che ha consentito di far sopravvivere il piccolo fino all’arrivo di un cuore idoneo. Questa apparecchiatura, prodotta dalla ditta Eurosets di Medolla, in provincia di Modena, è in grado di sostituire temporaneamente le funzioni del cuore e del polmone, si presenta come rivoluzionaria in quanto dotata di un avanzatissimo sistema di monitoraggio che permette una continua verifica dell’efficacia del trattamento. Inoltre, la macchina è caratterizzata da una pompa centrifuga che riproduce la funzione meccanica del cuore, la cui girante ruota a velocità che può raggiungere i 4500 giri al minuto sospesa nel flusso del sangue grazie ad un campo magnetico.

Questo garantisce l’assenza di contatto diretto tra le parti in movimento in modo da evitare il generarsi di calore che danneggerebbe le cellule del sangue. Un dispositivo all’avanguardia, progettato da un team di ingegneri italiani, che è stato destinato in anteprima alla Cardiochirurgia pediatrica del Regina Margherita per eseguire il primo impianto di questa novità tecnologica in un paziente pediatrico.

L'operazione

Dopo 8 giorni di assistenza extra-corporea che, grazie all’EcmoLife, ha consentito una eccellente stabilizzazione emodinamica, il piccolo paziente è stato sottoposto al trapianto di cuore con un organo proveniente dalla Germania, accettato, vista l’emergenza, nonostante fosse di un gruppo sanguigno incompatibile. L'intervento effettuato dal dottor Carlo Pace Napoleone e dalla sua équipe, è durato circa 8 ore ed è tecnicamente riuscito. Il bimbo è tuttora degente presso la Terapia Intensiva cardiochirurgica, afferente alla Rianimazione pediatrica.

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