Eccellenza medica

Asportato un tumore da 13 centimetri dal torace: l'intervento eseguito da un robot

Alle Molinette di Torino salvata una donna di 39 anni con un intervento straordinario

Asportato un tumore da 13 centimetri dal torace: l'intervento eseguito da un robot
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Un tumore di grosse dimensioni, 13 centimetri, che occupava gran parte del torace di una donna di 39 anni, rimosso con un intervento eccezionale, eseguito con un robot. L'ennesimo esempio di sanità all'avanguardia arriva dalla  Chirurgia Toracica universitaria della Città della Salute di Torino.

Grosso tumore asportato con un robot

L'operazione - che rappresenta un altro passo in avanti nel campo della chirurgia - è stata effettuata su una paziente di 39 anni di Torino, affetta da un tumore di 13 centimetri che occupava gran parte del torace, un tumore tale che finora non era mai stato asportato con una tecnica chirurgica mini invasiva robotica.

"Con tre piccole incisioni sul torace di circa un centimetro – spiega il dottor Paraskevas Lyberis - abbiamo portato a termine l’intervento di timo-timomectomia, che con le tecniche tradizionali avrebbe richiesto un taglio di circa quindici-venti centimetri sul torace ed una sternotomia con un decorso postoperatorio più lungo e doloroso".

I robot in sala operatoria

Sempre più spesso si utilizzano robot in sala operatoria per rendere gli interventi meno invasivi, più sicuri e senza complicanze. In questo caso la sfida era riuscire a  asportare un tumore di così grandi dimensioni, localizzato sopra il cuore e l’aorta, mediante l’utilizzo del robot, guidato dal chirurgo toracico.

I dottori Paraskevas Lyberis e Francesco Guerrera, della Chirurgia Toracica universitaria (diretta dal professor Enrico Ruffini), hanno utilizzato una tecnica chirurgica modificata, avvalendosi del robot, mediante l’utilizzo di nuovi traccianti fluorescenti che hanno consentito di asportare la grossa massa toracica, senza lasciarne alcun residuo né danneggiare polmoni e cuore.

La piccola incisione

Viste le grosse dimensioni del tumore è stato necessario eseguire una piccola incisione aggiuntiva sottosternale per poterlo estrarre, grazie alla collaborazione del dottor Simone Arolfo della Chirurgia Generale universitaria (diretta dal professor Mario Morino). Questo intervento così complesso è stato portato a termine con le tecnologie avanzate robotiche in dotazione all'ospedale Molinette, che garantiscono in primis grande precisione chirurgica e riduzione dei rischi di sanguinamento per rottura di grossi vasi.

La tecnica, essendo mini-invasiva, offre inoltre il vantaggio di ridurre il dolore postoperatorio, i giorni di ricovero e l’impatto estetico. La paziente operata è tornata a casa dopo appena tre giorni dall’intervento ed in ottime condizioni generali.

Un altro esempio di eccellenza

Si tratta, come detto, dell'ennesimo intervento delicatissimo e innovativo che  viene eseguito nel nostro Paese, sempre più all'avanguardia dal punto di vista medico. Una delle ultime operazioni straordinarie che avevamo raccontato risale ai primi di luglio a Monza, dove una donna di 66 anni è stata sottoposta a un duplice intervento durato dieci ore di rimozione di tumori al seno e alla lingua.

Ma i casi sono- fortunatamente - sempre di più, e Torino è spesso terra di "miracoli" (medici). Qualche mese fa la giovane Cristina Jovanovic, che era affetta da un tumore maligno aggressivo, un sarcoma del torace, una massa che stava crescendo al centro del petto comprimeva metà del polmone sinistro e il cuore. Cristina però ha voluto lo stesso diventare mamma e non solo è riuscita a partorire, ma poche settimane più tardi il cancro è stato estirpato.

Cristina Jovanovic

Pochi giorni prima, invece, il caso di una donna che all'improvviso aveva iniziato a ingrassare, passando in brevissimo tempo da 78 a 120 chili.  Poi la scoperta shock: l'aumento di peso era dovuto a una massa tumorale di ben 42 chilogrammi, che è stata rimossa con un intervento eccezionale alla Mangiagalli di Milano.

Un'altra operazione da record era avvenuta sempre  al Bambino Gesù di Roma. Qui una bambina di dieci mesi e del peso di 8 chili è stata sottoposta all'asportazione di un tumore da 2 chili, in pratica un quarto del suo peso.

Precedentemente un'altra operazione da record  era stata eseguita al Policlinico San Marco di Zingonia (Bergamo), dove una donna di 55 anni era stata sottoposta all'asportazione di una massa tumorale da 8 chili all'addome.

La massa tumorale, della grandezza di 50 centimetri per 25 centimetri, occupava totalmente l’addome della donna, schiacciando lo stomaco, i reni, il fegato e la vescica, oltre ai vasi sanguigni principali. La diagnosi arrivò nel  2021 quando la donna notò una protuberanza al centro dello stomaco.

Anche il decorso post-operatorio è stato eccezionale: dopo soli quattro giorni di ricovero la donna è stata dimessa dall'ospedale ed è tornata a casa.

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