scatta l'obbligo

Over 50 non vaccinati: dall'1 febbraio scattano le multe. Chi controlla, come si paga e cosa succede per i guariti

Dal 15 febbraio, poi, servirà il Super Green pass per i lavoratori. Chi è esente deve dare comunicazione alla propria Asl di riferimento.

Over 50 non vaccinati: dall'1 febbraio scattano le multe. Chi controlla, come si paga e cosa succede per i guariti
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Dall'1 febbraio scatta l'obbligo vaccinale per gli over 50. Tutti coloro che hanno raggiunto  il mezzo secolo di vita dovranno obbligatoriamente avere iniziato il ciclo di vaccinazione con una dose e, nel caso abbiano fatto le prime due, completarlo nei termini previsti con la dose booster (cioè entro sei mesi dal richiamo). La sanzione, di cui tanto si è discusso, è di 100 euro, cui però se ne aggiungono altre.

Over 50 non vaccinati: dall'1 febbraio scattano le multe

Come detto, l'obbligo vale sia per chi deve avviare sia per chi deve completare il ciclo vaccinale. Chi ha ricevuto due dosi sarà considerato non vaccinato se superata la "scadenza" del Green pass. La multa per chi non si sottoporrà al vaccino (si calcola che siano circa 2 milioni gli over 50 che ancora non si sono messi in regola) sarà di 100 euro. 

Come funzionano le multe

Ma come funziona la multa? A comminarla sarà l'Agenzia delle Entrate su mandato del Ministero della Salute, risalendo agli inadempienti attraverso  il Sistema Tessera Sanitaria (gestito da Sogei, la piattaforma del Ministero del Tesoro) e le anagrafi vaccinali regionali. Una volta individuati coloro che non si sono messi in regola, sarà compito dell'Agenzia delle Entrate inviare una cartella esattoriale con la sanzione da pagare.

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Cosa succede sul lavoro?

Oltre alla sanzione, però, ci saranno anche conseguenze decisamente più pesanti. Gli ultracinquantenni non vaccinati, infatti, dal 15 febbraio non potranno più recarsi sul posto di lavoro, dove sarà indispensabile possedere il Super Green pass (l'unica alternativa è la guarigione dal Covid).  Per chi non ha il certificato rafforzato scatta in un primo momento un periodo di cinque giorni di assenza giustificata, dopodiché la sospensione dal lavoro e naturalmente anche dello stipendio.

Le sanzioni sono le medesime che sono state applicate sino a oggi per la mancanza di Green pass sul lavoro: multa da 600 a 1.500 euro per il lavoratore "pizzicato" senza Green pass e da 400 a 1.000 euro per i datori di lavoro che non controllano.  

Esentati e guariti

Ci sono poi due categorie di ultracinquantenni che possono (almeno per il momento) evitare il vaccino. Si tratta di coloro che sono guariti e di coloro che sono esentati.

Chi ha contratto il Covid negli ultimi sei mesi, infatti, riceve il Super Green pass e può continuare dunque a fare la sua vita normale. Al momento non è dato sapere cosa succederà una volta scaduta la certificazione. L'obbligo vaccinale scade infatti a giugno e dunque prima dei sei mesi dalla positività per chi si è ammalato a gennaio (o si ammalerà a febbraio). Sicuramente l'argomento sarà discusso prossimamente dal Governo e verranno prese delle decisioni in base all'andamento della pandemia.

Altra situazione è invece quella di chi è esente dalla vaccinazione. Innanzitutto è bene chiarire subito un aspetto burocratico: spetterà al cittadino comunicare l'esenzione, e bisognerà farlo entro dieci giorni dalla ricezione dell'avviso della cartella esattoriale. A quel punto dovranno comunicare alla Asl del territorio l'esenzione e presentare tutta la documentazione. Dopodiché l'Asl spedirà la documentazione all'Agenzia delle Entrate, che però potrebbe prevedere ulteriori accertamenti nel tempo.

 

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