Omicron è salita rapidamente: la discesa potrebbe essere altrettanto veloce
Intanto Palù (Aifa) annuncia l'arrivo di un antivirale per le cure domiciliari da febbraio.
Il numero dei contagi e dei decessi continua a salire, eppure, osservando quanto accaduto nei Paesi che prima dell'Italia hanno conosciuto la variante Omicron, la curva potrebbe essere altrettanto veloce (o quasi). In Gran Bretagna i casi crollano, tanto che il Governo è pronto a eliminare il Green pass e le misure restrittive, e anche i dati del Sudafrica dicono che la discesa è stata rapida. E a febbraio è in arrivo "un'arma" in più: un nuovo antivirale. Lo ha spiegato il presidente dell'Aifa (Agenzia italiana del farmaco), Giorgio Palù.
Omicron scenderà velocemente?
Nonostante il numero dei contagi e dei decessi continui a salire giorno dopo giorno, molto probabilmente, stando all'andamento della curva, non siamo molto lontani dal raggiungimento del picco dei casi. Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ha spiegato che stiamo vivendo il picco dei contagi, che in alcune province potrebbe già essere stato superato.
Ad alimentare le speranze è stato anche il virologo e presidente dell'Aifa (Agenzia italiana del Farmaco), Giorgio Palù.
Le sue dichiarazioni in merito giungono sulla base dell'analisi di che cosa è accaduto nei Paesi dove la variante Omicron è stata registrata prima dell'Italia. In questi contesti, l'ultima mutazione del virus ha avuto un andamento accelerato: ad una grande ascesa dei contagi è seguita una rapida diminuzione.
"L'Italia può sperare in un'evoluzione simile - afferma il presidente dell'Aifa, Giorgio Palù - I calcoli previsionali sembrano indicare che alcune Regioni stiano arrivando al culmine della curva. C'è un certo appiattimento. Se il trend sarà quello previsto, può darsi che noi seguiamo il comportamento del Regno Unito e dell'Olanda e speriamo del Sudafrica che ha già avuto un'inversione della curva e i casi stanno nettamente diminuendo".
In arrivo un antivirale specifico per cure a casa
Il presidente dell'Aifa, inoltre, interpellato sulle armi a nostra disposizione per fronteggiare la pandemia da Covid-19 e la possibile positività al virus, ha dichiarato che, insieme ai vaccini, è in arrivo da febbraio un farmaco antivirale molto specifico per le cure a domicilio:
"I monoclonali sono stati efficacissimi e poco utilizzati: 36mila dosi in complesso. Il Veneto è la Regione che gli ha utilizzati più di altre. Cominciamo ad avere antivirali specifici e uno in particolare il Paxlovid, sarà un'arma potentissima soprattutto se somministrata con terapia domiciliare".
In tal senso, secondo il virologo Palù, sarà necessario fornire un decalogo ai medici di base nel quale verrà spiegato il modo in cui somministrare questo nuovo antivirale per la cura domiciliare.
Sull'utilizzo dei monoclonali, invece, non è mancata una critica:
"Sono state efficacissimi, ma poco impiegati: ne sono state usate solo 36.000 dosi".