Morto per listeria: non sono stati i wurstel di Verona a uccidere un 83enne di Alessandria

Allerta altissima dopo gli ultimissimi casi di listeria in gorgonzola, tramezzini e pancake, seguiti al primo caso dei wurstel contaminati dal batterio che avevano portato al decesso di quattro persone.

Allarme listeria, ma i morti del Piemonte non c'entrano col batterio

C'è però un distinguo di rilievo, almeno rispetto all'83enne di Alessandria registrato come quarto morto di listeria nella ferale serie dell'ultimo periodo: non sono stati infatti i wurstel di Verona che hanno innescato il caso, a ucciderlo.

Lo ha confermato l'Asl di Alessandria, contattata da News Prima. Anche nel territorio della cittadina piemontese era infatti scattata la preoccupazione dopo la tragica notizia delle morti dopo aver mangiato i wurstel contaminati (gli altri tre decessi si erano verificati ancora in Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna).

Listeria, la nota dell'Asl di Alessandria

In una nota stampa l'ufficio relazioni con il pubblico dell'Asl di Alessandria comunica:

"Gli esami effettuai dall'Istituto Zooprofilattico di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta hanno permesso di isolare ed identificare il ceppo di Listeria individuato dal paziente inizialmente ricoverato all'ospedale di Novi Ligure e successivamente trasferito presso il reparto di Malattie Infettive dell'Ospedale di Alessandria. Il batterio identificato non appartiene allo stesso ceppo di Listeria che ha generato l'allerta dell'Istituto Superiore di Sanità a seguito del riscontro di un focolaio epidemico di listeriosi alimentare con casi registrati in diverse regioni italiane.  Non si tratta quindi del ceppo (ST-155) per cui è stata rilevata una correlazione tra alcuni dei casi clinici recenti e la presenza dello stesso ceppo in wϋrstel a base di carni avicole, ma di un ceppo differente, identificato come Serotype: 4b,4d,4e, MLST:ST ST-1, SPECIE: Listeria monocytogenes".

"Solo casi isolati ed episodici"

L'Azienda sanitaria locale di Alessandria ha aggiunto:

"Questo caso di listeriosi registrato nel territorio di ASL AL, quindi, va inquadrato nell'ambito dei casi isolati ed episodici che si registrano, pur non frequentemente ma ordinariamente con pochi casi ogni anno, a carico di soggetti fragili e/o anziani. In tali casi isolati ed episodici l’origine dell’infezione si rivela difficile da definire e ricostruire, come riportato dalla letteratura scientifica, a causa del lungo periodo di incubazione della malattia (3/4 settimane)".

Insomma una coincidenza - almeno una - all'interno di una tragica serie, fatale almeno per tre consumatori a causa del ceppo St 155, che in un primo momento si pensava fosse all'interno del formaggio Asiago, invece poi era emersa una correlazione tra alcuni dei casi clinici e la presenza del ceppo di Listeria in wurstel a base di carni avicole prodotti dalla azienda Agricola Tre Valli, confermata anche da campionamenti effettuati presso lo stabilimento.

L’azienda di San Martino Buon Albergo (in provincia di Verona) aveva avviato tutte le misure a tutela del consumatore con il ritiro dei lotti risultati positivi (1785417 e 01810919) del wurstel di pollo e tacchino al formaggio, marca Tobias, commercializzato da Eurospin e, in applicazione del principio di massima precauzione, di tutti quelli prodotti prima del 12 settembre 2022. Aveva inoltre messo in atto una comunicazione rafforzativa di quanto già indicato sui prodotti direttamente nei punti vendita.

L'ultimo caso: allarme listeria nel Gorgonzola

Il clima d'allarme si è alimentato ancor di più nelle ultime ore dopo le segnalazioni arrivate sul Gorgonzola con il ritiro da parte del Ministero della Salute di prodotti con il marchio Pascoli Italiani.

Nello specifico, l'allarme del Ministero è arrivato per il lotto 218246252 prodotto dal Caseificio Gelmini Carlo di Besate (Milano) e venduto in confezioni da 300 grammi, sempre presso i supermercati Eurospin.