La Lombardia invita a rimettere la mascherina (ma niente restrizioni, per ora)
L'appello della vicepresidente Letizia Moratti: "Non abbassiamo guardia, in luoghi affollati usiamola".
"Non abbassiamo guardia, in luoghi affollati usiamo la mascherina".
E' l'invito che ieri, martedì 21 giugno 2022, la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti ha voluto lanciare ai cittadini.
Insomma, ci vuole ancora tanta prudenza (e pazienza). Quindi ancora "sì" alle mascherine: non abbassare la guardia rispetto a quelle che in questi due anni sono state "buone pratiche" di responsabilità e senso civico.
L'invito: nei luoghi affollati sì alle mascherine
Un invito non casuale nei tempi e nei contenuti, dal momento che in questi giorni (pur senza conseguenze significative nei ricoveri ospedalieri ordinari e di quelli delle terapie intensive) i contagi un po' in tutta la Regione hanno avuto una nuova accelerata.
Tanto che l'assessore in queste ore ha ritenuto opportuno lanciare un appello di sensibilizzazione:
“La crescita dell’incidenza dei contagi Covid ha avuto un rimbalzo negli ultimi dieci giorni in tutta Europa, anche in Lombardia. L’indice RT supera quota 1. Tutto questo ci induce ad assumere atteggiamenti di prudenza”.
Senza più restrizioni, tanta socialità, contagi e mascherine
Del resto, il rimbalzo dei contagi è forse stato solo inaspettato. Lo stop alle varie restrizioni tra inizio e metà giugno è andato di pari passo con i tanti appuntamenti di socialità che non solo a Milano (su tutti il Salone del Mobile, ma anche la "raffica" di concerti che stanno animando San Siro), ma in tutta la regione (sagre, mostre, concorsi, rassegne) stanno ritrovando spazio nei calendari.
Ecco allora spiegato il perché dell'intervento dell'assessore:
“Il Covid è una malattia multisistemica insidiosa che può causare danni di lungo periodo all’organismo. Utilizzare le mascherine negli ambienti affollati è una precauzione che ci costa poco e ci aiuta a non ammalarci e a non contagiare a nostra volta i nostri amici e i nostri cari. Una buona prassi che quindi continuo a raccomandare”.
Una posizione moderata, ma di rilievo, anche perché il dibattito sul tema (LEGGI ANCHE: Obbligo vaccinale, mascherine, Green pass: cosa resta in vigore dopo il 15 giugno) è sempre stato molto attuale e anche "acceso", anche e soprattutto a livello politico.
Dai Rolling Stones al supermercato, sì alla mascherina: è possibile?
Come detto, da fine maggio a questi giorni, tutte le realtà del territorio hanno ritrovato completamente la loro "socialità" senza più restrizioni.
A fronte di questa ritrovata quotidianità come si potrebbe collocare dunque l'appello dell'assessore al Welfare?
Il suo invito a tenere le mascherine alla fine è un segnale forte ed emblematico, per non rischiare di trovarci a ripartire daccapo. Del resto, val la pena ribadire che si tratta di un invito perché eventuali decisioni "coercitive" spettano solo al Ministero cui poi le Regioni si adeguano.
Ecco perché l'appello dell'assessore ha una valenza di responsabilità, di senso civico, "propedeutica" a quanto avverrà tra la fine dell'estate e l'autunno quando arriverà un nuovo vaccino "calibrato" sulle sottovarianti 4 e 5 di Omicron.
Ma l'appello dell'assessore è "figlio" anche appunto della "fotografia" di questi giorni: ovvero un un ampio bacino di persone infettabili e tra queste non solo "no vax". Secondo gli ultimissimi report della Regione, il 40% dei vaccinati può infettarsi perché le tre dosi non coprono bene dalle sottovarianti di Omicron.
Da qui l'appello a proteggersi soprattutto in luoghi affollati.
Certo, guardando alcune situazioni come appunto ieri sera a San Siro il concerto dei Rolling Stones, pensare a un uso della mascherina potrebbe sembrare forse utopistico, ma in altre circostanze l'appello della Moratti potrebbe cogliere nel segno: mentre si fa la spesa al supermercato ad esempio non sarebbe una tragedia tenerla (e infatti in moltissimi la indossano ancora anche se non è più obbligatorio).
Non solo mascherine, quarta dose ad anziani e fragili
Ma le considerazioni dell'assessore non si sono esaurite all'appello all'utilizzo delle mascherine, ma anche alla quarta dose ad anziani e fragili:
“La vaccinazione con quarta dose dei fragili e degli anziani con più di 80 anni è poi fondamentale per la loro protezione. Considerata la forte contagiosità delle varianti Omicron, non bisogna aspettare, confidando nell’estate”.
In questo senso, Regione Lombardia ha dalla sua i risultati:
“Regione Lombardia vanta una delle popolazioni più vaccinate al mondo con il 91,2% degli over 60 che ha ricevuto la terza dose. Non disperdiamo, con comportamenti di sottovalutazione o imprudenti, questo patrimonio di protezione che abbiamo acquisito grazie alla convinta adesione della popolazione lombarda e che si riflette in un basso numero di ricoverati in terapia intensiva e in reinfezioni con decorsi non particolarmente gravi, ma pur sempre insidiosi”.
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