Allerta del Ministero della Salute

Listeria nel salmone e larve vive nelle alici: i prodotti ritirati

Ritirati alcuni prodotti che vanno per la maggiore durante le feste natalizie.

Listeria nel salmone e larve vive nelle alici: i prodotti ritirati
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E' ancora allerta listeria, ma non solo. Nuovi prodotti ritirati dal mercato da parte del Ministero della Salute. Questa volta, dopo prosciutto, salame, dolci e formaggi, è toccato al pesce. Per presenza del pericoloso batterio (che da mesi spaventa i consumatori e che nei wurstel ha provocato anche tre morti e una sessantina di ricoveri) sono state ritirate delle confezioni di salmone. Ma l'allerta riguarda anche le alici marinate, nelle quali sono state trovate larve vive.

Nuova allerta listeria: questa volta nel salmone

Il salmone affumicato è uno dei prodotti che vanno per la maggiore in questo periodo. A Natale e Capodanno, infatti, sulle tavole di milioni di italiani è facile trovare le tartine col salmone affumicato. Ma se avete comprato quello in questione fareste meglio a restituirlo. Il prodotto "incriminato" sono i ritagli di salmone affumicato pronti da cucinare a marchio Poseidon prodotto da Sofia Srl nello stabilimento di Pianoro (Bologna).

I lotti di produzione a rischio listeria sono i seguenti:

  • 22248E - SOLA - 2094 confezione da 150 grammi con scadenza 12 dicembre 2022
  • 22248E - SOLA - 2092 confezione da 150 grammi con scadenza 10 dicembre 2022
  • 22248E - SOLA - 1995 confezione da 150 grammi con scadenza 12 dicembre 2022

 

 

Le alici marinate... alle larve

Non solo listeria, però. Tra i prodotti ritirati dal Ministero della Salute ci sono anche alcune confezioni ai alici marinate dolci e piccanti, nelle quali sono state trovate larve vive di Anisakis.

Si tratta del prodotto a marchio Corcione Ingross di Cinzia Genovese, prodotto da Panico Filomena nello stabilimento di Somma Vesuviana (Napoli). Si tratta delle confezioni da 200 grammi, con lotto di produzione 261022 e data di scadenza 26 giugno 2023.

Cosa è l'Anisakis

L'Anisakis  è un genere di vermi nematodi, parassiti di diversi organismi marini. Le larve di Anisakis possono costituire un rischio per la salute umana in due modi:

  • parassitosi causata da ingestione di pesci crudi contenenti le larve
  • reazione allergica ai prodotti chimici liberati dalle larve nei pesci ospiti

Molti prodotti ittici possono essere interessati dall'infestazione da anisakis. Quelli più a rischio sono pesce sciabola, ricciola, lampuga, pesce spada, tonno, sardina, aringa, acciuga, nasello, merluzzo, rana pescatrice, sgombro e salmone.

L'allerta listeria: un po' di storia recente

L'allerta listeria è iniziata qualche mese fa con la contaminazione di alcuni wurstel. Prodotti che avevano portato alla morte di tre persone (un quarto caso era invece poi stato smentito) e al ricovero di una sessantina. Poi era toccato ad altri alimenti, tutti o quasi di largo consumo: tramezzini, gorgonzola, pancakes, prosciutto cotto. 

Così i controlli si sono intensificati e hanno portato alla luce anche una serie di pratiche scorrette nella segnalazione (o non segnalazione) di potenziali prodotti pericolosi.

Listera: cosa è e quali sono i rischi

La gravità della sintomatologia varia sensibilmente in funzione della dose infettante e dello stato di salute dell’individuo colpito. Si va da forme simil-influenzali o gastroenteriche, accompagnate a volte da febbre elevata fino, nei soggetti a rischio, a forme setticemiche, meningiti o aborto.

Listeria monocytogenes resiste molto bene alle basse temperature e all’essiccamento, in alimenti conservati a temperatura di refrigerazione (4°C). È invece molto sensibile alle usuali temperature di cottura domestica degli alimenti.

Listeria: cosa fare per prevenire

Per prevenire è necessario prestare massima attenzione alle corrette modalità di conservazione, preparazione e consumo degli alimenti indicate in modo preciso nell'etichetta presente sulla confezione, che normalmente comportano la cottura prima del consumo.

L’adozione di semplici regole di igiene nella manipolazione degli alimenti, anche a livello domestico, riduce infatti il rischio di contrarre la malattia.

In particolare serve:

  • lavarsi spesso le mani, pulire frequentemente tutte le superfici e i materiali che vengono a contatto con gli alimenti (utensili, piccoli elettrodomestici, frigorifero, strofinacci e spugnette);
  • conservare in frigorifero gli alimenti crudi, cotti e pronti al consumo in modo separato e all’interno di contenitori chiusi;
  • cuocere bene gli alimenti seguendo le indicazioni del produttore riportate in etichetta;
  • non preparare con troppo anticipo gli alimenti da consumarsi previa cottura (in caso contrario conservarli in frigo e riscaldarli prima del consumo);
  • non lasciare i cibi deperibili a temperatura ambiente e rispettare la temperatura di conservazione riportata in etichetta

 

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