Il verdetto: le Regioni che passano in zona arancione e in zona gialla da lunedì. Solo tre restano zona bianca
Soltanto Molise, Basilicata e Umbria restano nella fascia con le restrizioni più soft.
E' venerdì, e come da tempo siamo abituati, è il giorno del monitoraggio settimanale e dell'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che ha deciso il colore delle Regioni a partire dal prossimo lunedì. In attesa che il sistema venga rivisto - come chiedono a più voci i governatori - ci sono ben quattro Regioni che passano in arancione e due in giallo.
Quali regioni passano in zona arancione
Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Abruzzo e Sicilia si aggiungono i alla Valle d'Aosta in arancione. Proprio la situazione di quest'ultima regione era tenuta sotto stretta osservazione. In settimana si era parlato addirittura di rischio passaggio in zona rossa, con l'allarme del governatore: "Se chiudiamo gli impianti da sci sarà un disastro". Poi la situazione si è normalizzata.
La partita, è stata aperta fino all'ultimo. La gran parte delle Regioni ha raggiunto i livelli da zona arancio per percentuali minime. E' il caso ad esempio del Piemonte, dove il cambio di colore avviene per uno 0,3% in più di occupazione dei reparti ordinari.
Come riporta Prima Torino, lo avevano spiegato il governatore Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi
“Nonostante un quadro complessivo che dimostra sia nella diffusione del virus che nel numero di nuove ospedalizzazioni una situazione in costante miglioramento, il Piemonte ha superato in piccolissima percentuale (0,3%) uno dei parametri per il passaggio in arancione e su questo ha inciso evidentemente il ricovero delle persone non vaccinate, che continuano a occupare i 2/3 delle nostre terapie intensive e più della metà dei posti letto ordinari, ponendo il Piemonte così come altre regioni in Italia sopra la soglia di allerta. È bene però precisare che l’ingresso in zona arancione per le persone vaccinate non porterà nessuna privazione e ulteriori restrizioni nelle loro attività quotidiane e nella loro socialità”.
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Solo tre Regioni in bianco
Ci sono poi anche due Regioni che passano in zona gialla: si tratta della Puglia e della Sardegna. Restano dunque soltanto in tre in zona bianca: Molise, Basilicata e Umbria.
I dati Agenas di tutte le Regioni
Di seguito i dati Agenas sull'occupazione degli ospedali. Per capirci, secondo le regole attualmente in vigore, la zona arancione scatta quando l’incidenza dei contagi è uguale a superiore a 150 casi settimanali ogni 100.000 abitanti e nelle regioni vengono superate contemporaneamente due soglie per i ricoveri: 30% dei posti letto occupati nei reparti ordinari e 20% per le terapie intensive. Se questi indicatori salgono rispettivamente sopra il 40% e il 30% si finisce invece in zona rossa.
Abruzzo: 33% (area non critica), 22% (terapie intensive);
Basilicata: 26% (area non critica), 5% (terapie intensive);
Calabria: 40% (area non critica), 17% (terapie intensive);
Campania: 30% (area non critica), 14% (terapie intensive);
Emilia-Romagna: 27% (area non critica), 17% (terapie intensive);
Friuli Venezia Giulia: 34% (area non critica), 23% (terapie intensive);
Lazio: 30% (area non critica), 21% (terapie intensive);
Liguria: 40% (area non critica), 19% (terapie intensive);
Lombardia: 36% (area non critica), 15% (terapie intensive);
Marche: 29% (area non critica), 20% (terapie intensive);
Molise: 10% (area non critica), 3% (terapie intensive);
P.A. Bolzano: 21% (area non critica), 16% (terapie intensive);
P.A. Trento: 28% (area non critica), 22% (terapie intensive);
Piemonte: 30% (area non critica), 23% (terapie intensive);
Puglia: 24% (area non critica), 13% (terapie intensive);
Sardegna: 17% (area non critica), 15% (terapie intensive);
Sicilia: 37% (area non critica), 20% (terapie intensive);
Toscana: 26% (area non critica), 22% (terapie intensive);
Umbria: 31% (area non critica), 13% (terapie intensive);
Valle d’Aosta: 55% (area non critica), 18% (terapie intensive);
Veneto: 26% (area non critica), 18% (terapie intensive)
Da giallo ad arancione: cosa cambia
Mentre il passaggio da zona bianca a zona gialla non comportava praticamente nessuna modifica, quello in zona arancione dà il la a una serie di importanti restrizioni per chi non è vaccinato.
Per coloro che possiedono il Super Green pass, ovvero chi si è sottoposto alla vaccinazione o è guarito dal Covid, non cambia nulla. Diversa la questione per chi ha il certificato "base" (cioè ottenuto soltanto con il tampone) o addirittura non lo possiede.
La questione principale riguarda gli spostamenti: chi non ha il certificato "rafforzato" infatti potrà spostarsi al di fuori del proprio Comune soltanto per lavoro, necessità, salute o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio Comune (con autocertificazione). Restano consentiti invece gli spostamenti da comuni di massimo 5.000 abitanti, verso altri comuni entro i 30 chilometri, eccetto il capoluogo di provincia.
Solo chi ha il Green pass "rafforzato" potrà:
- Muoversi liberamente, anche fuori dalla propria regione
- Andare al bar e al ristorante
- Andare in palestra e nelle piscine al chiuso
- Andare al cinema e al teatro
- Utilizzare gli impianti da sci
- Entrare alle fiere e ai convegni
- Andare nei parchi di divertimento
- Andare alle terme
Tutti gli altri potranno semplicemente andare a lavorare e a fare la spesa.
QUI LA TABELLA DELLE ATTIVITA' CONSENTITE IN ZONA BIANCA, GIALLA E ARANCIONE
Con l'entrata in vigore del Dpcm sull'utilizzo del Green pass nei negozi, però, la divisione potrebbe essere superata. Ameno così sostengono le Regioni, che chiedono dunque di modificare il sistema di gestione della colorazione. Cosa che potrebbe avvenire nelle prossime settimane.