situazione critica

Gran Bretagna verso i 100mila contagi al giorno: e c'è una nuova variante (già arrivata pure in Italia)

Boris Johnson pensa a un piano B, con ripresa dell'uso delle mascherine e... Green pass.

Gran Bretagna verso i 100mila contagi al giorno: e c'è una nuova variante (già arrivata pure in Italia)
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Nonostante Boris Johnson si ostini a dichiare che "è tutto sotto controllo", la Gran Bretagna sta viaggiando a un ritmo di oltre 40 mila contagi Covid al giorno, mentre la cifra dei morti ha raggiunto i livelli dei primi di marzo. Allo scenario, già poco rassicurante, si aggiungono le recenti dichiarazioni del ministro della Salute britannico, Sajid Javid, che non esclude si possa arrivare a 100mila contagi quotidiani. A chiudere il quadro anche l'affacciarsi di AY4.2: un nuovo sotto-tipo della variante Delta.

Gran Bretagna verso i 100mila contagi al giorno

Il capo della Confederazione del servizio sanitario nazionale, che rappresenta operatori ed enti della sanità, ha chiesto con forza la reintroduzione con urgenza di misure restrittive per evitare di "precipitare in una crisi" . Già, perché dal 19 luglio 2021, gli inglesi sono tornati a vivere come se la pandemia non esistesse più: via mascherine, distanziamento e restrizioni; forti dei numeri della campagna vaccinale. E il timore, adesso, è che il sistema sanitario collassi.

"Nella gara tra il virus e il vaccino siamo in vantaggio, ma il nostro margine si sta riducendo" ha chiarito Javid.

Il ministro della Sanità britannica ha anche parlato della nuova variante:

"Una nuova variante si sta diffondendo: non c’è ragione di credere che la AY4.2 costituisca una minaccia più grande, ma la prossima variante o quella successiva ancora potrebbero farlo".

Si moltiplicano gli appelli ai cittadini a farsi avanti una volta contattati dai centri di vaccinazione, per sottoporsi alla terza dose del siero vaccinale anti-Covid.

Cosa sappiamo di AY.4.2: sottovariante di Delta

La sotto-variante di Delta - che rappresenta già quasi il 10% dei casi sequenziati nel Paese - sarebbe in ascesa: si chiama AY.4.2. Chiariamo subito che non è l’unico sotto-tipo di Delta diffuso in UK, dove è presente da mesi, ma gli scienziati stanno monitorando la sua capacità di trasmissione. Secondo le prime evidenze sembrerebbe essere dal 10 al 15% più trasmissibile di Delta, ma servono ulteriori accertamenti. Ciò che invece è certo è che la prevalenza di AY.4.2 sta aumentando rapidamente, ma ha impiegato diversi mesi per raggiungere quasi il 10% delle nuove infezioni e il suo tasso di crescita è molto variabile nelle differenti regioni. Inoltre, non è ancora molto diffuso al di fuori del Regno Unito: negli Stati Uniti la prevalenza è aumentata, ma in seguito è diminuita o si è attestata a livelli costanti.

AY.4.2 porta due mutazioni caratteristiche nella proteina spike con cui il virus infetta le cellule umane, chiamate Y145H e A222V. Entrambe le mutazioni sono già state registrate individualmente in precedenti linee di coronavirus, anche se non in "varianti di preoccupazione": non sappiamo se abbiano caratteristiche tali da rendere il virus più infettivo, più virulento o più resistente ai vaccini.

A fronte di questi primi dati gli scienziati non ritengono che AY.4.2 sia direttamente la causa dei livelli elevati di casi di Covid, ricoveri e decessi nel Regno Unito. Si tratta piuttosto di un concorso di ragioni: l’abbandono di ogni restrizione, l’immunità vaccinale che è in calo dopo sei mesi e la scarsa copertura vaccinale della popolazione 12-17 anni. Sul tema si è espresso anche il ministro Javid:

"Non c'è ragione di credere che la AY4.2 costituisca una minaccia più grande. La prossima variante o quella successiva ancora potrebbero farlo".

BoJo cosa intende fare? Pare vi sia un piano B in serbo, nel caso in cui la situazione dovesse sfuggire di mano, che prevede la reintroduzione delle mascherine al chiuso, la raccomandazione a lavorare da casa e forse anche il ricorso al Green pass per grandi eventi. Ma niente lockdown.

Nove casi in Italia

Al momento sono 1.860 le sequenze genetiche di questa nuova variante depositate nella banca internazionale Gisaid. Analizzandole, gli esperti del Ceinge-Biotecnologie avanzate di Napoli, hanno visto che per la maggior parte provengono dalla Gran Bretagna, ma fra i pochi casi restanti segnalati da una decina di Paesi, tutti europei, c'è anche l'Italia. Qui al momento i casi segnalati nelle sequenze depositate sono nove e sono stati identificati fra settembre e ottobre 2021.

"E' un possibile esempio, ma va dimostrato, di come il virus AY.4.2. provi a sfuggire ai vaccini con tutto il suo carico mutazionale", osserva il genetista Massimo Zollo, dell'Università Federico II di Napoli e coordinatore della Task force Covid-19 del Ceinge. "Se l'ipotesi dovesse essere confermata, la situazione epidemiologica potrebbe peggiorare nel caso in cui dovesse restare ancore elevato il numero delle persone non vaccinate, Potrebbero essere colpite anche le persone già vaccinate con una risposta anticorpale bassa o assente".

L'ipotesi di alcuni ricercatori è che la nuova variante possa essere dal 10% al 15% più aggressiva della Delta, ma i dati in possesso della comunità scientifica non sono ancora sufficienti.

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