giovani rassegnati

"Gli Indifferenti" di Alberto Moravia: la traccia più attuale che potesse capitare alla prima prova della Maturità 2023

Incapacità di prendere in mano le redini della propria vita, schiacciati dalle menzogne sociali in cui conta l'apparire: tra Neet e filtri Instagram

"Gli Indifferenti" di Alberto Moravia: la traccia più attuale che potesse capitare alla prima prova della Maturità 2023
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Gli Indifferenti, romanzo di esordio - nel 1929 di Alberto Moravia - ha fatto capolino fra le tracce della prima prova dell'esame di maturità 2023. Una scelta quantomai moderna, scopriamo la grande attualità del tema che governa l'opera.

"Gli Indifferenti" di Alberto Moravia: una traccia moderna

Una famiglia borghese: una madre, il suo giovane amante e i due figli della donna. Indifferenti, appunto. Apatia, incomunicabilità, incapacità di questi due giovani di prendere in mano le redini della propria vita (e le sorti familiari, opponendosi a Leo, l'amante materno tutt'altro che in buona fede). Un romanzo ambientato in spazi sempre chiusi, a sottolineare l'alienazione derivata dalle maglie della società borghese degli anni Trenta, sempre più distante dalla naturalità; dalla verità. Una società che va verso la menzogna, l'artificio: l'accento viene posto sulla totale mancanza di capacità, da parte dei due giovani, di assumere un ruolo attivo nella propria vita. In totale balia di una corrente avvelenata, alla quale non oppongono resistenza.

Non ci vuole un fine critico letterario per cogliere il forte parallelismo con la realtà attuale: l'Italia - rispetto al resto d'Europa - può infatti vantare il triste primato dei NEET (giovani tra i 15 ed i 24 anni in che non lavorano, non studiano e non sono attivi in alcun modo). Una sorta di rassegnazione passiva in cui si accetta il fallimento senza nemmeno tentare di darsi uno scopo.

Menzogne borghesi e social

Altro tema che ben si declina nella contemporaneità è quello dell'artificio, della menzogna sociale. Nell'opera di Moravia tutto ruota intorno a un’apparenza che bisogna mantenere: l'alta borghesia con i conti in rosso che continua a recitare il ruolo di famiglia bene, e facoltosa. Siamo un Paese composto, per la maggior parte, da lavoratori che faticano ad arrivare a fine mese in pari - considerando anche l'inflazione galoppante e tutte le incertezze sociali connesse al periodo storico - eppure, accedendo ai social è un'esibizione continua (e sempre meno credibile, ma piuttosto grottesca) di fotografie in cui l'italiano medio si mostra in luoghi prestigiosi, con piatti gourmet immortalati a favore di Instagram. Tutto volto a suggerire che "io faccio la bella vita". Una tendenza che ha portato alcune località - come la celebre, e assai esclusiva Portofino - a vietare gli ingorghi per la processione di selfie nelle zone più rinomate della cittadina.

Insomma, Moravia - come tutti i veri grandi - aveva già intuito dove si stava andando a parare...chissà se i ragazzi che oggi saranno obbligati a cimentarsi con questo mostro sacro della letteratura del Novecento, coglieranno la sua modernità: che mette in guardia anche loro.

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