Da maggio il Green pass non sarà più richiesto (ma continuerà a esistere)
Lo ha anticipato il sottosegretario alla Salute Costa. Attese in questi giorni novità sulle mascherine al chiuso.
Il Green pass c'è... ma non si vede. Settimana decisiva per le restrizioni Covid: in questi giorni il Governo prenderà una posizione sull'allentamento delle misure a partire da maggio. Mascherine al chiuso e certificazione verde sono quelle che interessano maggiormente gli italiani. E se sulle prime il dibattito è ancora aperto, sul Green pass si arriverà probabilmente a una soluzione di "mediazione": il certificato continuerà a esistere, ma non sarà più richiesto praticamente per nulla. Lo ha anticipato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa.
Cosa succede sull'obbligo di mascherine da maggio
Il tema è al centro del dibattito da qualche giorno: l'obbligo di indossare la mascherina al chiuso sarà certamente rimodulato, ma quello che resta in bilico sono i luoghi dove saranno comunque da mettere. Secondo Costa - che già qualche settimana fa aveva espresso questo parere - si può passare dall'obbligo alla raccomandazione, puntando sul senso di responsabilità degli italiani.
"Sono convinto che in questi due anni gli italiani abbiano preso una consapevolezza diversa, come è successo le mascherine all’aperto, dato che vedo cittadini che le indossano ancora".
Più cauto il ministro della Salute Roberto Speranza, che giorni fa aveva parlato del ruolo ancora fondamentale dei dispositivi di protezione.
Servirà dunque una sintesi. Probabile che resistano solo sui mezzi pubblici e in luoghi affollati come cinema e teatri.
Altro nodo da sciogliere è quello delle scuole: secondo Costa è possibile togliere l'obbligo durante le lezioni, quando i bambini sono distanziati. L'ultimo decreto, però, prevede che la norma valga sino a giugno. Ed è uno dei temi più "caldi" da discutere. Una decisione arriverà a giorni.
Il Green pass c'è... ma non si vede
Curioso, invece, cosa ha anticipato Costa sul Green pass parlando all'Ansa. Il certificato continuerà a esistere, ma di fatto non verrà più richiesto. Anche qui, dunque, si punta sul senso di responsabilità degli italiani.
"I criteri non cambiano: di fatto c’è sempre, solo che dal primo di maggio non verrà più richiesto per nessun tipo di attività, e noi confidiamo e auspichiamo che non ce ne sia più bisogno. Non è che sparisce, semplicemente non viene più richiesta e non viene più utilizzata, così come peraltro accaduto con la struttura commissariale: non c’è più il commissario straordinario (il generale Francesco Paolo Figliuolo, ndr) ma c’è sempre una struttura pronta per l’evenienza".
Estate senza restrizioni
Secondo Costa, poi, possiamo legittimamente pensare a un'estate senza particolari preoccupazioni:
"E' necessario lanciare dei messaggi di fiducia e di speranza ai cittadini. Dopo due anni di regole e restrizioni, soprattutto dopo che gli italiani si sono vaccinati, e hanno rispettato tutte le indicazioni del Governo, è giusto dare in questo momento messaggi positivi, ed è giusto dire che ci sono le condizioni per un’estate senza nessun tipo di restrizioni".