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Contagiati dal Covid tra seconda e terza dose: quando fare il booster

Il contagio "vale" come una dose di vaccino. Dunque per il richiamo bisognerà attendere almeno 4 mesi.

Contagiati dal Covid tra seconda e terza dose: quando  fare il booster
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Partiamo da un paio di fatti oggettivi, che sanno tutti: i contagi sono in crescita e anche i vaccinati si ammalano e sono contagiosi (anche se in misura decisamente inferiore). Prendendo questi due assunti arriviamo alla situazione attuale, con l'Italia che si avvicina ai due milioni di positivi, cosa che potrebbe verificarsi dalla metà di gennaio secondo alcuni modelli matematici che studiano l'evolversi della pandemia. E tra questi due milioni di cittadini saranno certamente numerosi coloro che hanno contratto il Covid nell'intervallo tra la seconda e la terza dose, magari a pochi giorni dalla chiamata per la somministrazione del booster. Vediamo cosa occorre fare in questo caso.

Contagiati prima della terza dose, quando fare il booster

Da lunedì 10 gennaio 2022 i tempi per accedere alla terza dose saranno ulteriormente ridotti. Dagli iniziali 6 mesi dalla seconda inoculazione si è prima passati a 5 e ora si andrà a 4. Chi dunque si è ammalato ed è guarito (o guarirà nei prossimi giorni) dovrà quindi attendere almeno quattro mesi dalla data di avvenuto contagio (fa fede il primo tampone positivo) per sottoporsi alla dose booster. Dunque, se avete già fissato l'appuntamento per gennaio o febbraio, è il caso di cambiare la prenotazione.

Cosa succede con il Green pass

Una volta guariti, riceverete (salvo problemi burocratici che non sono mancati in questi mesi) il nuovo Green pass da guarigione, che funziona come "rafforzato" e consente di fare tutte le attività a cui hanno accesso i vaccinati. La durata è di sei mesi.
Dal 6 gennaio 2022 i tecnici del Governo dovrebbero (il condizionale rimane d'obbligo viste le difficoltà che si sono incontrate in queste settimane) aver sistemato i problemi tecnici che hanno creato una serie di disguidi e l'invio del Super Green pass dovrebbe avvenire automaticamente una volta guariti, senza bisogno del passaggio attraverso il  medico di base.

E chi si contagia dopo la prima dose?

Tra i contagiati, tanti sono anche quelli che hanno contratto il virus tra la prima e la seconda dose. In questi casi la norma dice che   "chi contrae l’infezione entro il quattordicesimo giorno dalla somministrazione della prima dose di vaccino, deve prima completare il ciclo vaccinale con una seconda dose entro sei mesi (180 giorni) dalla documentata infezione". Quattro mesi più tardi potrà fare il booster.

Positivi dopo il booster

Per chi si è invece contagiato pur avendo già fatto le tre dosi del vaccino non succede nulla. Anche in questo caso  otterrà un nuovo Green pass valido sei mesi. Sui passaggi futuri, invece, bisognerà attendere le decisioni del Governo. Israele è già partito con la quarta dose, ma soltanto per gli over 60. Al momento da noi non se ne parla.

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