Allerta continua

Nuovo allarme listeria nel salame: quali sono i prodotti ritirati

Altri prodotti ritirati dal Ministero della Salute per la presenza del pericoloso batterio.

Nuovo allarme listeria nel salame: quali sono i prodotti ritirati
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Non sembra finire l'allarme listeria. Il Ministero della Salute ha ritirato ancora un salame per la presenza del batterio che già da qualche mese "infetta" vari alimenti, dai wurstel al prosciutto, dal gorgonzola ai dolci. 

Listeria nel salame: altri prodotti ritirati

Questa volta a finire nel mirino del Ministero è il salame morbido prodotto dalla Sa.Mo.Srl di Matelica (Macerata). Il lotto di produzione è 27/10/2022 e il marchio di identificazione a cui dovete fare attenzione è IT9-118LCE.

Come sempre l'invito è a non consumare il prodotto e a restituirlo al punto vendita dove è stato acquistato.

L'allerta listeria: un po' di storia recente

L'allerta listeria è iniziata qualche mese fa con la contaminazione di alcuni wurstel. Prodotti che avevano portato alla morte di tre persone (un quarto caso era invece poi stato smentito) e al ricovero di una sessantina. Poi era toccato ad altri alimenti, tutti o quasi di largo consumo: tramezzini, gorgonzola, pancakes, prosciutto cotto. 

Così i controlli si sono intensificati e hanno portato alla luce anche una serie di pratiche scorrette nella segnalazione (o non segnalazione) di potenziali prodotti pericolosi.   

Listeria: di cosa parliamo

Listeria monocytogenes, responsabile della listeriosi, è un batterio che può essere presente nel suolo, nell’acqua e nella vegetazione e può contaminare diversi alimenti:  latte, verdura, formaggi molli, carni poco cotte, insaccati poco stagionati.

La principale via di trasmissione per l’uomo è quella alimentare. Bambini e adulti sani  raramente sviluppano una malattia grave a differenza di soggetti debilitati, immunodepressi e  donne in gravidanza, per i quali la malattia può svilupparsi in forme decisamente più preoccupanti.

La gravità della sintomatologia varia sensibilmente in funzione della dose infettante e dello stato di salute dell’individuo colpito. Si va da forme simil-influenzali o gastroenteriche, accompagnate a volte da febbre elevata fino, nei soggetti a rischio, a forme setticemiche, meningiti o aborto.

Listeria monocytogenes resiste molto bene alle basse temperature e all’essiccamento, in alimenti conservati a temperatura di refrigerazione (4°C). È invece molto sensibile alle usuali temperature di cottura domestica degli alimenti.

Cosa fare per prevenire

Per prevenire è necessario prestare massima attenzione alle corrette modalità di conservazione, preparazione e consumo degli alimenti indicate in modo preciso nell'etichetta presente sulla confezione, che normalmente comportano la cottura prima del consumo.

L’adozione di semplici regole di igiene nella manipolazione degli alimenti, anche a livello domestico, riduce infatti il rischio di contrarre la malattia.

In particolare serve:

  • lavarsi spesso le mani, pulire frequentemente tutte le superfici e i materiali che vengono a contatto con gli alimenti (utensili, piccoli elettrodomestici, frigorifero, strofinacci e spugnette);
  • conservare in frigorifero gli alimenti crudi, cotti e pronti al consumo in modo separato e all’interno di contenitori chiusi;
  • cuocere bene gli alimenti seguendo le indicazioni del produttore riportate in etichetta;
  • non preparare con troppo anticipo gli alimenti da consumarsi previa cottura (in caso contrario conservarli in frigo e riscaldarli prima del consumo);
  • non lasciare i cibi deperibili a temperatura ambiente e rispettare la temperatura di conservazione riportata in etichetta

 

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