20enne colpito da meningite: ricoverato a Cagliari dopo una manifestazione sportiva
Tanti i casi recenti: ecco i 3 sintomi tipici che devono far scattare l'allarme
E' grave, ma le sue condizioni sono stabili e in lento miglioramento. Questo il quadro clinico di un giovane 20enne sardo, originario di Olbia ma che si trovava a Cagliari per una manifestazione sportiva, quando si è sentito male. Trasportato all'ospedale Santissima Trinità, è stato ricoverato d'urgenza per una meningite di tipo B.
20enne sardo ricoverato per meningite
Il giovane stato ricoverato domenica 15 aprile 2024, nel reparto di Rianimazione e in serata a causa di un peggioramento è stato trasferito per alcuni accertamenti all'ospedale Brotzu di Cagliari. Fortunatamente il suo quadro clinico si è ristabilito e già ieri notte è tornato al Santissima Trinità dove è tenuto costantemente sotto osservazione.
La Asl di Cagliari e la Asl Gallura hanno avviato gli accertamenti per ricostruire i contatti del giovane, capire dove ha contratto la meningite, e avviare la profilassi.
"Il servizio di Igiene e Sanità Pubblica della Asl Gallura - fanno sapere - ha avviato tempestivamente l'inchiesta epidemiologica con la ricerca dei contatti stretti del ragazzo, la profilassi di familiari e conoscenti e la sorveglianza sanitaria, informando e collaborando anche con le Asl dei territori frequentati dal giovane negli ultimi giorni. Al momento i soggetti sottoposti a profilassi nel Nord Sardegna sono circa trenta". Analoga la posizione della Asl di Cagliari che ha avviato "tutte le misure preventive profilattiche nei confronti dei contatti stretti" del giovane.
I precedenti
Soltanto pochi giorni fa, un giovane di 17 anni residente nel piacentino, in Valtidone, è stato colpito da meningite, causata da un'infezione da meningococco. In risposta a questo caso, l'Azienda Sanitaria Locale di Piacenza ha avviato immediatamente una campagna di profilassi per tutti i contatti stretti del ragazzo, compresi familiari, amici e compagni di scuola.
Quasi in contemporanea, ad inizio aprile 2024, la meningite batterica ha colpito una bimba molisana di due anni, trasferita d'urgenza nel reparto di rianimazione del Policlinico Gemelli di Roma. La diagnosi – informa una nota dell’Aserm – è stata eseguita dai medici della Pediatria dell’ospedale Cardarelli di Campobasso, che dopo aver stabilizzato la piccola paziente ne hanno disposto il trasferimento nella capitale. Gli specialisti del Gemelli hanno confermato che la bambina è stato colpita da sepsi meningite meningococcica.
In meno di due settimane, spostandoci in Veneto, si sono verificati due episodi ravvicinati - nella stessa provincia, il Bellunese - di meningite.
A Pasquetta si era registrato un altro caso a Merate, in provincia di Lecco, Lombardia, mentre a gennaio un bimbo di 7 mesi era morto a Latina e un 27enne della provincia di Treviso (Veneto) era deceduto, sempre per meningite, in Toscana dove si era recato per festeggiare il capodanno.
I genitori non sanno identificare i 3 sintomi tipici
Veniamo a qualche informazione utile sul tema. In occasione della Giornata mondiale della meningite – che cade il 5 ottobre – è stato organizzato un sondaggio internazionale di Ipsos condotto su oltre 4mila persone in sei Paesi: USA, Brasile, Germania, Francia, Spagna, Regno Unito e Italia.
Il 79% degli italiani riconosce la malattia e ne percepisce la gravità, 9 genitori su 10 seguono il pediatra per le scelte vaccinali e si affidano alle sue indicazioni. Ma salta all’occhio anche un altro dato preoccupante: su scala internazionale, ben il 93% dei genitori non è in grado di identificare i tre sintomi più comuni della meningite.
I sintomi a cui prestare attenzione la “triade clinica” indica: febbre alta improvvisa; rigidità nucale; vomito. Due dei tre sintomi della “triade clinica” si manifestano in circa il 95% dei pazienti; il 41-51% dei pazienti mostra tutti e tre i sintomi.