Scadenza in arrivo

Bollette energia elettrica e luce: chi deve passare al mercato libero ad aprile 2023

Condomini e microimprese dovranno fare il passaggio prima delle utenze domestiche, che hanno tempo sino al 31 dicembre 2023

Bollette energia elettrica e luce: chi deve passare al mercato libero ad aprile 2023
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Per il gas il passaggio è già avvenuto, per l'energia elettrica e la luce invece dovrà essere formalizzato entro il 31 dicembre 2023. Ma ci sono alcune categorie di utenze per cui i tempi sono molto più stretti e che dovranno passare al mercato libero obbligatoriamente entro l'1 aprile 2023. Si tratta delle microimprese e dei condomini.

Bollette e condomini: chi deve passare al mercato libero ad aprile 2023

Il tempo a disposizione è davvero poco. Da aprile 2023 condomini e microimprese dovranno passare al mercato libero dell'energia elettrica. E' stato infatti bocciato un emendamento al decreto Milleproroghe che chiedeva di posticipare la scadenza a fine anno, equiparando questi soggetti alle utenze domestiche.

Non si tratterà di spese folli in realtà. Perché il passaggio riguarda soltanto le parti comuni: dunque l'illuminazione dei pianerottoli e degli spazi esterni e il funzionamento dell'ascensore e dei cancelli elettrici. Non cambia nulla per le utenze domestiche, per le quali la data del passaggio è il 31 dicembre 2023.

Mercato libero: come cambia la bolletta dell'energia

Ma quali sono le novità legate al mercato libero? Innanzitutto una notizia importante: il passaggio è gratuito e non prevede interruzioni di servizio o interventi sui contatori. L'utente avrà la possibilità di scegliere la tariffa più conveniente sul mercato (clicca qui per capire come confrontare le offerte dei vari operatori), ma anche quella di avere un unico fornitore per le utenze di luce e gas.

Qualche differenza sarà anche nelle bollette, a partire dallo stop al cambio trimestrale delle tariffe dell’energia elettrica e a quello mensile del gas, previsti dal mercato tutelato.

Tra le modifiche che troveremo in bolletta ci saranno il nome del nuovo fornitore al posto di quello vecchio e le voci di spesa già presenti nell’attuale fattura, e cioè spesa materia energia, che rappresenta il 41,6 per cento dell’importo totale; commercializzazione al dettaglio (8,2 per cento del totale); spesa di trasporto e gestione del contatore (18 per cento del totale); oneri di sistema (19,4 per cento del totale); imposte e Iva (12,8 per cento del totale).

Dal 2018 esistono anche le offerte Placet, create per agevolare il consumatore nel passaggio: alcune rispecchiano le condizioni della maggiore tutela (è l’Autorità a definire le condizioni contrattuali); altre riportano quelle del mercato libero (il prezzo viene stabilito dal fornitore).

Cosa succede se non si passa al mercato libero di luce e gas

E se per un motivo o per l'altro non si passa al mercato libero cosa succede? Niente paura, nessuno staccherà contatori e forniture. I clienti che non avranno effettuato la transizione al mercato libero entro la scadenza verranno assegnati al servizio di salvaguardia e, dopo aver selezionato tra le offerte disponibili quella più adatta alle proprie esigenze, stipuleranno un nuovo contratto di fornitura.

Insomma, una sorta di "paracadute", per permettere di non rimanere senza utenze, anche se non è consigliabile attendere oltre la scadenza, soprattutto per non farsi prendere dalla fretta.

I consigli di Adiconsum sulla scelta dell'operatore

Per coloro che devono ancora scegliere il nuovo operatore, ecco alcuni consigli di Adiconsum:

  • Fai attenzione che assistenza clienti e servizi post vendita siano sempre gratuiti;
  • verifica il costo unitario dell’energia (espresso in €/kWh per la luce e €/Smc per il gas) e il modo in cui questo varia nel corso del tempo, se si tratta di tariffa a prezzo bloccato oppure tariffa a prezzo indicizzato e il costo fisso della fornitura, indipendente dal consumo;
  • scegli un gestore che ti offra un’app o uno sportello online per gestire i tuoi consumi;
  • scegli un gestore con un numero verde gratuito e gestito in Italia;
  • cerca di capire se la tariffa offerta sia comprensiva di deposito cauzionale, costo componente e Iva;
  • nel passaggio fai lettura del contatore con una foto datata per evitare errori di lettura;
  • non avere fretta, leggi sempre attentamente le condizioni di contratto prima di sottoscrivere.
  • Controlla sempre i consumi sul contatore se sono in linea con quelli fatturati, spesso le letture presunte sono superiori ai reali consumi, sarebbe buona norma comunicare sempre le letture per tempo.
  • Con queste oscillazioni dei  costi dell’energia la scelta tra mercato tutelato e libero appare difficile e non deve mai considerarsi definitiva se si vogliono sfruttare le opportunità offerte dal mercato, per la concorrenza fra i vari gestori. Ogni tanto facciamo delle verifiche per capire se le nostre condizioni sono ancora convenienti.
  • Per combattere il caro bolletta alle famiglie con Isee sotto i 15 mila euro o sotto i 20 mila con 4 figli a carico vengono riconosciuti i bonus energia sotto forma di sconto in bolletta
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