Crisi di Governo, Draghi in Senato. La giornata in diretta
Il premier parlerà alle 9,30. Il dibattito inizierà alle 11, il voto di fiducia è previsto per le 18 e durerà un'ora. Domani si va alla Camera.
Crisi di Governo, oggi, mercoledì 20 luglio 2022, è il giorno della verità. Mario Draghi si prepara a parlare al Senato. E a incassare o meno il voto fiducia. Una maratona politica dove si deciderà il futuro del nostro Paese.
Crisi di Governo: cosa fanno Lega e M5s?
A colpire dopo le parole di Draghi sono state le reazioni del Movimento Cinque Stelle e - soprattutto - della Lega. Mentre da Italia Viva e Pd sono arrivati applausi convinti, Forza Italia è stata un po' incerta, dai grillini e dal Carroccio (oltre che da Fratelli d'Italia) è stato silenzio. Un silenzio che fa rumore, come si suol dire.
Il futuro del Governo è appeso soprattutto a quello che faranno Salvini e i suoi. Se la Lega dovesse negare la fiducia (dando per scontato il "no" pentastellato) allora le cose si farebbero "grigie" per Draghi.
La Lega ha annullato gli interventi in aula, incertezza su cosa farà Forza Italia. Nel Centrodestra ci sarebbe qualche tensione per la durezza delle parole del premier.
Misteriose parole di Matteo Salvini dopo la riunione della Lega:
"Tutto il centrodestra è compatto".
Se in questa compattezza ci sarà anche Fratelli d'Italia, il destino del Governo sarà segnato.
Attorno a mezzogiorno il centrodestra si è riunito per un vertice nella residenza romana di Silvio Berlusconi.
Crisi di Governo, Draghi in Senato: le parole del premier
ore 10,19 - Draghi lancia una stoccata ai partiti nel chiudere il suo intervento:
"Siete pronti a ricostruire questo patto? Siete pronti? Siete pronti? L'Italia, il governo, hanno tanti programmi, obiettivi, ma ci vuole un Parlamento coeso. Sono qui perché gli italiani me l'hanno chiesto. La risposta a queste domande non dovete darla a me, ma tutti gli italiani". (14° applauso, ma anche mugugni dall'Aula)
0re 10,12 - Draghi ha incassato il 12° e 13° applauso affrontando il tema della centralità del ruolo dell'Italia in Europa e della guerra in Ucraina con annessi i temi degli aiuti (armi) a Kiev, del grano e dell'approvvigionamento energetico:
"L'Unione europea è la nostra casa".
ore 10,10 - Nel suo intervento il primo ministro sta continuando a elencare programmi e obiettivi che devono caratterizzare l'azione del Governo: maggiore potere d'acquisto, attenzione alle fasce più deboli , le strategie di politica energetica con la questione dei rigassificatori, la riforma delle pensioni, il tormentone del reddito di cittadinanza ("E' uno strumento utile, ma va migliorato"). Proprio sul tema energie rinnovabili Draghi è stato molto duro. Il premier sta parlando anche di siccità, crisi idrica e bonus edilizia (nono, decimo e undicesimo applauso)
ore 10,06 - Nel delineare quelli che potrebbero essere gli obiettivi del Paese, il premier ha osservato:
"Dobbiamo tenere le mafie lontane dal Pnnr, è il modo migliore per onorare la memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino". (settimo e ottavo applauso al suo discorso)
ore 10,02 - Il premier "incassa" il quinto e sesto applauso dell'Aula (anche se inizia a sentirsi qualche mugugno). Nel ringraziare per il sostegno ricevuto, il presidente del Consiglio ha ringraziato i 2000 sindaci e il personale sanitario che gli hanno chiesto di rimanere.
ore 10,01 - Draghi "apre" alla possibilità di rimanere alla guida del Governo:
"L'unica strada per continuare a stare insieme è ricostruire questo patto, daccapo, con altruismo".
Questo passaggio del premier raccoglie il quarto applauso dei senatori.
ore 9,59 - Draghi tranciante e scatta il terzo applauso del Senato:
"Il voto di giovedì scorso ha segnato la fine del patto di fiducia che ci ha contraddistinto".
ore 9,56 - Il premier sta elogiando i parlamentari per quanto fatto finora dal Governo nella gestione della pandemia, nella campagna vaccinazioni, nell'accoglienza ai profughi ucraini, raccogliendo il secondo applauso dell'Aula:
"E' merito vostro. Mai come in questi momenti sono stato orgoglioso di essere italiano. L'Italia è forte quando sa essere unita. Ma poi questa unione ha lasciato il posto alle divisioni, sia in politica interna, sia in quella estera".
ore 9,54 - Draghi "incassa" il primo applauso del suo discorso nel passaggio dove ha evidenziato il ruolo dell'Italia nel G7 e nelle dinamiche economiche e politiche dell'Unione Europea
ore 9,48 - Il premier dimissionario Mario Draghi ha iniziato a informare il Parlamento:
"E' stata una decisione sofferta, ma dovuta: il presidente della Repubblica mi aveva affidato l'incarico per contrastare la crisi pandemica ed economica. Un Governo di unità nazionale dove è fondamentale che il presidente del Consiglio abbia un consenso vastissimo".
ore 9,46 - La presidente Casellati sta illustrando ai senatori quale sarà l'ordine dei lavori di giornata.
ore 9,44 - In leggero ritardo rispetto alla "tabella di marcia" si è aperta in questo momento la seduta del Senato dedicata alle comunicazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi. A coordinare i lavori c'è la presidente Casellati.
Crisi di Governo, Draghi in Senato
Si comincia dal Senato dove il premier Mario Draghi è atteso per le comunicazioni dopo che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rifiutato le su dimissioni in seguito al "non voto" del Movimento 5 Stelle al Decreto aiuti.
C'è attesa per le parole del presidente del Consiglio, ma anche per quello che sarà l'atteggiamento di Lega, Forza Italia, ma soprattutto Movimento 5 Stelle.
Le riunioni dei pentastellati da giovedì scorso a ieri sono state continue e frenetiche.
Da indiscrezioni di corridoio sembra che il presidente Giuseppe Conte abbia deciso per votare contro la fiducia al Governo, ma sul M5S c'è lo spauracchio di un'ulteriore scissione, quella dei "governisti", che sembrano intenzioni a votare sì al proseguimento dell'Esecutivo.
Crisi di Governo, cosa dirà oggi Draghi
Ma cosa dirà oggi Draghi alle Camere? Nelle ultime ore sembra aver clamorosamente preso quota l'idea di ritirare le proprie dimissioni.
Il pressing di Mattarella, del Pd, Italia Viva, Di Maio e Insieme per il futuro, Azione. Senza contare i sit in, gli appelli dei sindaci, le raccolte firme di associazioni, rettori e presidi. Per non parlare, a sorpresa, il presunto sostegno dei governatori leghisti (Zaia del Veneto su tutti, mentre poi Fontana della Lombardia ha ridimensionato la cosa).
E c'è anche un altro indizio. Nelle scorse ore Draghi ha telefonato al presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky. Secondo i bene informati per tranquillizzarlo sulla posizione dell'Italia nelle dinamiche internazionali di questo periodo.
Gli scenari per il Draghi bis
A quel punto resta da capire se il Governo proseguirà con o senza il M5S, con o senza la Lega. Se dunque ci sarà o meno un rimpasto.
Ad ogni modo, le insidie saranno sempre dietro l'angolo, nel caso soprattutto nel periodo autunnale quando si inizierà a parlare di Finanziaria.
In quel caso, Draghi avrebbe confidato ai suoi collaboratori di temere che il ruolo di "guastafeste" del M5S possa essere preso dalla Lega.
Senza fiducia, la parola tornerebbe agli italiani.
La giornata di oggi
Come detto Draghi parlerà alle 9,30 per circa un'ora. Poi la seduta verrà sospesa per mezz'ora e il premier andrà a Montecitorio per consegnare le comunicazioni scritte.
Presumibilmente alle 11, rientrato in Sento, inizierà la discussione generale che durerà per cinque ore. Subito dopo le repliche, per le 18,30 è in agenda "la chiama" per il voto di fiducia.
I senatori dovranno sfilare uno alla volta davanti al banco della presidenza per esprimere il proprio voto ad alta voce. Le operazioni di voto sono stimate in un'ora.
Domani si replica poi alla Camera.