ANCORA PAURA

Casi aumentati del 79% e vaccinazioni mancate: torna l'allarme morbillo

A lanciare l'allarme sono in queste ore l'Organizzazione mondiale della sanità e l'Unicef.

Casi  aumentati del 79% e vaccinazioni mancate: torna l'allarme morbillo
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Dopo il Covid c'è un nuovo allarme: ora è il morbillo a far paura con un  aumento dei casi del 79%. A lanciare l'allarme sono in queste ore l'Oms, l'Organizzazione mondiale della sanità, e l'Unicef.

Epidemie, allarme senza fine: ora fa paura il morbillo

Non bastavano due anni dove siamo stati messi a dura prova dalla pandemia Covid. Nemmeno il tempo di "salutare" la fine dello stato di emergenza (a fine marzo) e l'allentarsi delle ultime restrizioni (dal 1 maggio riguardo mascherine e green pass) che ecco che un nuovo spauracchio epidemiologico fa tremare il mondo.

Un nuovo allarme per rischio epidemie è stato infatti lanciato dall’Oms e dall’Unicef dopo l’aumento del 79% nei primi due mesi del 2022 dei casi di morbillo in tutto il mondo.

Un report che  va  ad aggiungersi a una diffusione del Covid che comunque rimane ancora abbastanza alta (l'impatto come conseguenze si è ridotto, ma il virus continua a circolare) e i nuovi casi di epatite acuta pediatrica che tanta preoccupazione stanno suscitando per i bambini.

Il report: allarme morbillo nei primi due mesi del 2022

Come detto, con 21 "grandi e dirompenti focolai", l’Oms e l’Unicef lanciano l’allarme sulle condizioni per possibili gravi epidemie. I dati parlano chiaro: sono quasi 17.338 i casi di morbillo riportati in tutto il mondo a gennaio e febbraio 2022, in netto aumento rispetto ai 9.665 dei primi due mesi del 2021.

Anche in questo caso, l'incidenza può farsi risalire al Covid. Nel 2020, infatti, secondo le indagini portate avanti da Oms e Unicef 23 milioni di bambini hanno saltato le vaccinazioni di base, il numero più alto dal 2009.

Sempre colpa del... Covid

Del resto, l’aumento della diffusione del morbillo è ormai appurato sia stato causato dalla mancanza della vaccinazione, passata decisamente in secondo piano durante la pandemia da Covid.

In molti Stati   (il pensiero va evidentemente all'Ucraina, ma anche a Etiopia, Somalia e Afghanistan) sono numerosissime le campagne vaccinali rinviate. Al primo aprile 2022, secondo i dati raccolti da Organizzazione mondiale della Sanità e da Unicef, sono state rimandate almeno 57 campagne per le malattie prevenibili con vaccino in 43 Paesi con un impatto su 203 milioni di persone, per la maggior parte bambini.

Di questi appuntamenti rinviati, 19 erano campagne contro il morbillo: una situazione di criticità che ora espone al rischio 73 milioni di bambini.

Perché il morbillo fa paura

Ma perché il rischio di un ulteriore esponenziale aumento dei contagi fa paura? Per le conseguenze di questa malattia sul nostro corpo.

Detto che in alcuni casi il morbillo può essere letale, più in generale si tratta di una malattia infettiva che indebolisce il nostro sistema immunitario e rende il soggetto più vulnerabile ad altre patologie infettive, tra cui la diarrea e la polmonite.

Con una criticità ulteriore: queste conseguenze, spesso "compaiono" mesi dopo. Così come ci sono alcuni sintomi che vanno tenuti sotto osservazione e che suonano come "campanello d'allarme": stanchezza, febbre alta, rinorrea, starnuti, perdita di appetito, tosse secca, dolori diffusi.

Oltre naturalmente al segno distintivo, più conosciuto, l’eruzione cutanea con le macchie rosse.

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