delirio social

La morte di Luc Montagnier scatena i complottisti: "Ucciso da Big Pharma"

Da coloro che paragonano la morte dell'89enne al suicidio dei De Donno a chi offende la memoria di Falcone ipotizzando un "omicidio fotocopia".

La morte di Luc Montagnier scatena i complottisti: "Ucciso da Big Pharma"
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Nella giornata di ieri, 10 febbraio 2022, è arrivata la conferma ufficiale della morte dell'89enne Luc Montagnier, premio Nobel per la medicina nel 2008 e, negli ultimi anni, spirito guida della galassia No vax. Dopo un giorno intero vissuto nel dubbio, in cui le voci sul decesso del professore si rincorrevano senza conferme ufficiali, è arrivata l'ufficialità della notizia. In maniera, purtroppo, prevedibile i negazionisti del Covid e complottisti di varie fogge e misure hanno reagito al decesso dell'uomo accusando Big Pharma. Secondo loro, infatti, lo scienziato sarebbe stato ucciso dalle case farmaceutiche, all'interno di un piano diabolico oscuro teso a "zittire" i portatori di verità che sfidano il sistema.

Montagnier, secondo i complottisti "ucciso da governi e Big Pharma"

Poco importa la logica. Poco importa che il medico e ricercatore francese avesse 89 anni. La versione più probabile, secondo i complottisti, è che vi fosse un non meglio definito piano, ordito da non definite "organizzazioni potenti", riassunte in un generico "Big Pharma" e "governi", teso a uccidere il premio Nobel.

I social si sono scatenati:

"E' morto proprio dopo aver fatto il vaccino anti-Covid", sostiene parte della platea No vax, attingendo a un grande classico.

E ancora:

"L’hanno ucciso i governi pro-pharma".

"Vogliamo sapere se è morto e come è morto" chiedono in diversi.

Non manca chi propone un paragone con il dottor Giuseppe De Donno (morto suicida e considerato il “padre” della terapia col plasma iperimmune, assurto al ruolo di eroe per complottisti e No vax):

Il “silenzio complice” che sta avvolgendo la scomparsa di Montagnier, che fa seguito al semi silenzio per la morte di De Donno la dicono lunga sul fatto che il regime apolide ufficiale si sia tolto di mezzo due figure scomodissime e ingombranti!

Un altro tweet, particolarmente deprimente, ipotizza che i mandanti dell'omicidio di Giovanni Falcone siano i medesimi che avrebbero "condannato a morte" il medico francese.

In realtà fra i primi a non confermare, né smentire, la notizia del decesso dell'89enne — alimentando così il mistero - sono stati i familiari dello stesso.

La deriva antiscientifica

Montagnier è una figura tanto cara ai complottisti dopo essersi reso protagonista di una vera e propria deriva antiscientifica negli ultimi anni della sua carriera. Già nel 2010 lo scienziato aveva suscitato l'indignazione della comunità scientifica dopo aver asserito che l'Hiv poteva essere annientato con un particolare schema nutrizionale. E poi le ricerche sulla "memoria dell'acqua", principio alla base dell'omeopatia, e ancora l'utilizzo della papaya contro la Sars e il Parkinson (consigliata anche a Papa Wojtyła). A chiudere il cerchio le sue posizione sul Covid: Montagnier ha sostenuto molte tesi alla base dei movimenti No vax e vari complottismi annessi.

A proposito di polemiche No vax, nella giornata di sabato 15 gennaio 2022, a Milano, a infiammare la piazza contro vaccini e Green pass, c'era proprio Luc Montagnier. Alla manifestazione organizzata da Gianluigi Paragone, il premio Nobel e grande accusatore dei vaccini Covid non ha risparmiato teorie complottiste:

"Chiedo a tutti i miei colleghi di fermare le vaccinazioni contro il Covid con questo tipo di vaccini. Ne va del futuro dell’umanità. La proteina utilizzata è tossica. Il dopo dipende da voi, soprattutto dai non vaccinati che un domani potranno salvare l’umanità, mentre i vaccinati dovranno essere salvati dai centri medici", erano state le sue parole.

Si è trattato di uno degli ultimi eventi pubblici a cui ha preso parte.

A ridicolizzare la grottesca deriva social, relativa alle strampalate accuse e teorie del complotto, ci ha pensato un tweet del sito satirico Spinoza:

"La coerenza di Luc Montagnier: persino della sua morte non ci sono prove a supporto".

La fiaccolata di Milano

Sabato 12 febbraio intanto l'universo No vax si prepara a commemorarlo. Gianluigi Paragone ha infatti organizzato una fiaccolata in sua memoria, con ritrovo alle 17 all'Arco della Pace.

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