Allerta al Viminale

Studenti in piazza, torna la protesta contro alternanza scuola-lavoro e maturità 2022

C'è preoccupazione dopo gli scontri che hanno segnato le manifestazioni dei giorni scorsi dopo la morte di Lorenzo Parelli.

Studenti in piazza, torna la protesta contro alternanza scuola-lavoro e maturità 2022
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Studenti in piazza, torna la protesta. Quella di oggi, venerdì 4 febbraio, si annuncia una giornata "calda" per quanto concerne la protesta studentesca.  E già cresce la tensione e la paura per il timore di possibili scontri e cariche come accaduto recentemente in alcune città italiane.

Studenti in piazza, torna la protesta

Dopo la drammatica morte, nell'ultimo giorno di stage, di Lorenzo Parelli, il 18enne "schiacciato" da una putrella in una fabbrica di Udine (i funerali si sono svolti proprio  mercoledì 2), gli studenti di tutta Italia tornano  a far sentire la loro voce.

Sotto la lente appunto la protesta contro il progetto didattico dell'alternanza scuola-lavoro che i queste settimane si è drammaticamente presentato più come un'esposizione gratuita al rischio-pericolo di morte che come un'opportunità di formazione lavoro.

Ma non solo. Gli studenti protesteranno anche contro la maturità 2022 appena presentata dal ministro all'Istruzione, Patrizio Bianchi, che a sorpresa ha ripristinato le prove scritte.

Studenti in piazza, la paura di scontri

Le suggestioni legate alla morte di Lorenzo Parelli nei giorni scorsi sono state caratterizzate da manifestazioni di pazza e cortei che si sono concretizzati in scontri e tensioni con la Polizia. E' accaduto a Torino dove una studentessa del liceo Gioberti (occupato) ha denunciato di essere stata picchiata dagli agenti, mentre altri studenti si sono presentati a una conferenza stampa davanti alla scuola con gessi e stampelle.

Ma tensioni, scontri e denunce di cariche, ferite e manganellate ci sono state anche a Milano, Napoli e Roma. Qui qualche studente ha denunciato ferite alla testa per i colpi subiti negli scontri.

 

La nota del ministro, il Governo cerca di stemperare gli animi

Anche per questo, il ministro Luciana Lamorgese (sempre nell'occhio del ciclone quando si parla di cortei e manifestazioni pubbliche) ha diramato nelle scorse ore una nota. Da una parte "giocando" sulla difensiva, dall'altro cercando di stemperare gli animi e creare un clima di distensione.

In vista della nuova protesta degli studenti in piazza, la titolare degli Interni ha infatti evidenziato come gli scontri e i tafferugli di fine gennaio siano "attribuibili per lo più a infiltrati e non alle Forze dell'ordine e tanto meno dagli studenti che si sono mossi in buona fede".

Fatto sta che nella nota Lamorgese ha ribadito di aver dato indicazioni precisi a prefetti e questori all'insegna della sensibilizzazione al buon senso. Tradotto, secondo quanto trapelato dal Viminale, l'invito piuttosto chiaro a evitare l'uso di manganelli e "cariche a freddo".

 

 

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